venerdì 21 dicembre 2012

SNAMI SI RIVOLGE DIRETTAMENTE ALLA POLITICA. INCONTRIAMOCI PER PARLARE DELLA MEDICINA GENERALE.


“Il governo tecnico con la legge Balduzzi ha bombardato il nostro comparto.

Tutto è sanabile, ma non aspettiamo che sia troppo tardi, basta avere la forte volontà di volerlo fare”
 
Il sindacato autonomo si rivolge ai politici Italiani, nessuno escluso, perché si apra un dialogo da subito per affrontare e contenere le disfunzioni che deriverebbero al sistema sanitario nazionale se venissero applicate le norme della disastrosa legge Balduzzi. Il sindacato Snami ha iniziato in questi giorni sul proprio sito web nazionale un dibattito aperto a tutti e che andrà avanti sino alla fine del mese sulle soluzioni possibili per contrastare la fine della medicina generale che il governo appena dimessosi ha posto in essere e che qualcuno ha salutato con entusiasmanti assensi.
Angelo Testa, Presidente dello Snami< Dobbiamo far capire che non si risolvono i problemi con la decretazione d'urgenza in sanità, che la mancanza di concertazione e confronto non pagano e portano a risultati disastrosi, che senza soldi non si possono rinnovare i contratti e che razionalizzare e migliorare non vuol dire rifondare, termine tanto caro a qualcuno, che applicato al contesto dei nostri tempi ha il significato concreto di distruggere. Le numerose mail che ci sono arrivate in questi tre giorni trascorsi dall'inizio dal dibattito proposto sul nostro sito web ci fanno percepire l'inquietudine dei colleghi, qualche volta lo sconcerto, la consapevolezza delle precise responsabilità di chi ha voluto tutto ciò, ma soprattutto la voglia di reagire.
Abbiamo pensato di incontrare la politica che si appresta alla campagna elettorale per le prossime elezioni per rappresentare le nostre esigenze che in buona parte coincidono con quelle dei nostri pazienti: prima di tutto scongiurare la fine della medicina generale e sicuramente lavorare insieme per migliorarla. Consideriamo la parentesi Balduzzi breve e degna di cadere presto nel dimenticatoio. Sta a noi, agli altri sindacati sani, alla società civile ed al mondo medico far capire alla politica che solo gli stupidi non cambiano idea e che il modello di cure domiciliari volute dal governo tecnico è inapplicabile e dannoso perché figlio del pressapochismo e della non conoscenza delle problematiche del comparto perché nascono dal “non vissuto” sul campo dei consigliori del ministro che non esercitano la professione reale da anni.>
Conclude Angelo Testa <Ripartiamo dall'idea che bisogna contrastare una sanità a due velocità, una per i ricchi e una per i poveri e dalla forte consapevolezza che molti vorrebbero “sguazzare” in un falso rinnovamento in cui assicurazioni, finanziatori e mutue private farebbero affari sulla testa dei pazienti e dei professionisti che oggi mandano avanti decorosamente il sistema sanitario nazionale. Questo diremo ai politici e ribadiremo loro che i Medici se lo ricorderanno quando andranno a votare!>

venerdì 7 dicembre 2012

APERTURA PREFESTIVI: ATTENZIONE ALLE INTERPRETAZIONI DI COMODO

 
Dopo la comunicazione ASL questo pomeriggio, ci giungono interrogativi sul comportamento da attuare nei prossimi giorni prefestivi, in merito all'obbligo di tenere aperto lo studio.

A prescindere da ogni interpretazione "di comodo", suggeriamo di attenersi rigorosamente a quanto stabilito dalle norme:

Per chi non ha aderito al fondo di Qualificazione dell'offerta previsto dall'AIR
in vigore fino al 31dicembre 2012,vale quanto previsto dall' ACN per qualsiasi giorno prefestivo che preceda o meno più giorni festivi.

Ovvero:
 
 

Quindi, chi di norma svolge attività ambuatoriale al mattino in quel giorno della settimana, anche se nella data in questione è prefestivo, deve effettuare attività ambulatoriale . Il comma 7 dell'art. 47 non prevede che il medico sia obbligato a svolgere la consueta attività ambulatoriale nei consueti orari.

prevede che il medico svolga " attività ambulatoriale", che di norma viene svolta su prenotazione.
Nei giorni prefestivi è attivo anche il servizio di Continuità Assistenziale.


Per chi ha aderito al fondo di Qualificazione dell'offerta previsto dall'AIR
in vigore fino al 31dicembre 2012,vale oltre che quanto previsto dall' ACN per qualsiasi giorno prefestivo, quanto previsto dall' AIR in questione.

Ovvero:


Quindi, nel giorno prefestivo che precede più di un giorno di festività, ( 7 dicembre e 24 dicembre pp.vv..) il Medico che ha aderito al fondo di qualificazione dell'offerta (quota A e/o Quota B) deve aprire lo studio.L'art. 3 dell' AIR non prevede che il medico sia obbligato a svolgere la consueta attività ambulatoriale nei consueti orari.

Prevede solo che il medico apra lo studio.

Ricordiamo che l' attività ambulatoriale, secondo l'ACN, di norma viene svolta su prenotazione, e nei giorni prefestivi è attivo anche il servizio di Continuità Assistenziale.

La circolare Regionale "esplicativa" del 17.01.12
recita:


Tale "dettato" non fa parte di alcun accordo né di alcun contratto. E solo un "desideratum" della Regione Lombardia che ritiene di poter integrare unilateralmente quanto concordato (da altri), aggiungendo incombenze non previste con una circolare "esplicativa".

Pertanto non vi è alcun obbligo di rispettare i normali orari di apertura per il giorno della settimana in cui cade il prefestivo che precede due o più festività (7 dicembre e 24 dicembre pp.vv.) ma, solo per chi ha aderito al fondo di qualificazione dell'offerta, l'obbligo di tenere aperto lo studio, anche se di norma un quel giorno della settimana non effettua attività ambulatoriale al mattino.

Il Medico è libero di aprire lo studio solo al mattino, informando opportunamente gli assistiti del cambio provvisorio di orario, anche se abitualmente in quel giorno effettua attività nel pomeriggio.

giovedì 6 dicembre 2012

APOCALISSE DELLA MEDICINA GENERALE


GRANDI PROVE DI APPLICAZIONE DELLA LEGGE BALDUZZI

Snami boccia senza appello il diktat delle regioni e denuncia l'autore ed i correi dello scippo agli stipendi dei medici di famiglia. “Saremo costretti a licenziare le segretarie. Da subito stato di agitazione permanente”

Durissima presa di posizione dello SNAMI dopo che dalla stampa emergono indiscrezioni che le regioni hanno emanato una bozza di indirizzo per la Sisac dove esplicitano le loro condizioni per l'applicazione del decreto Balduzzi. Angelo Testa, Presidente Nazionale del sindacato autonomo <Come stiamo denunciando da tempo si sta paventando un epilogo amaro per la medicina generale e le cure primarie. Non più "solo" cambiamenti peggiorativi ad isorisorse, ampiamente annunciate e paradossalmente gradite dai soliti dirigenti sindacali, ma addirittura tagli importanti agli stipendi dei medici del territorio. Secondo Domenico Salvago, Addetto stampa Nazionale dello Snami, non bisogna cessare di sottolineare in tutte le sedi e in tutte le maniere possibili che c'è chi ha voluto questo scempio. Un ministro che senza alcuna concertazione e con evidente scarsa conoscenza della medicina generale che promulga cambiamenti impossibili perché senza alcun finanziamento, un sindacato che plaude ad un decreto che prevede irrealistiche forme di assistenza con medici-marziani stakanovisti e con il dono dell'ubiquità e, dulcis in fundo, le regioni, a cui non sembrerà vero di porre condizioni capestro: esclusività del rapporto di lavoro e taglio economico delle indennità percepite dai medici a vario titolo>. Salvatore Santacroce, Vicesegretario Nazionale <I nostri emolumenti comprendono più voci che corrispondono alla articolazione della nostra attività. Nel tempo i nostri accordi nazionali e regionali hanno previsto una serie di istituti per migliorare l'assistenza ai cittadini. Forme associative di vario livello per cui i medici hanno investito nel tempo energie e parte dei loro stipendi per creare gruppi e reti per una più organica e capillare migliore organizzazione, per un'assistenza sanitaria di qualità. Ora, dopo che i Colleghi hanno investito dei soldi solo parzialmente rimborsati da quelle indennità, che oggi la Parte Pubblica vorrebbe cancellare con un colpo di spugna, si innesta una retromarcia dequalificante per il livello di assistenza al Cittadino. Tra le altre indennità sparirà anche quella informatica e quella per la segretaria. Saremo costretti a licenziare migliaia di segretarie in tutta Italia perché i nostri stipendi, ormai all'osso, non ci permetteranno di avere personale di studio dipendente.> Conclude Angelo Testa <Lo Snami denuncia gli stravolgimenti delle cure primarie normati e voluti da un Ministro nonostante le regioni abbiano ribadito più volte che non hanno i soldi per finanziare le necessarie strutture che quindi si vorrebbero porre a carico economico dei Medici. Denunciamo le gravi responsabilità di chi si è sempre dichiarato favorevole al decreto Balduzzi, primum movens delle prossime decurtazioni degli emolumenti dei medici di medicina generale. Lo Snami proclama da subito lo stato permanente di agitazione dei propri iscritti ed invita tutti i Colleghi, anche non iscritti, ad aprire gli occhi sulle responsabilità personali di chi ha contribuito colpevolmente al degrado a cui oggi siamo arrivati e li invita a partecipare alla lotta per salvaguardare la nostra dignità di Medici e conservare il nostro posto di lavoro.>

giovedì 29 novembre 2012

DOPO LE ESTERNAZIONI DEL PREMIER MONTI. SNAMI: GRANDI PROVE DI PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITA’?


“Da tempo diciamo che la delegittimazione del SSN non è altro che un pretesto per “svendere” il Sistema Sanitario Pubblico. Se si vuole risparmiare tagliatevi i privilegi ed iniziate a ridurre a 600 i parlamentari. Non è colpa dei Medici se la Sanità è diventata riserva di caccia della politica

Dopo le prese di posizione del premier Monti sulla Sanità e le giustificate reazioni del mondo Medico e Sindacale sorge unanime la domanda sul contesto che viviamo e in che mani siamo.  Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami <Non so se fanno più male le prime inquietanti considerazioni, peraltro chiarissime, del  Presidente del Consiglio oppure le immediate precisazioni e smentite di palazzo Chigi “contrariamente a quanto riportato dai media, Monti ha voluto attirare l’attenzione sulle sfide cui devono far fronte i sistemi sanitari per contrastare l’impatto della crisi". Ovviamente, con l'intento di riparare. Certamente una persona del suo calibro non ha bisogno che qualcuno precisi il suo pensiero, sa farsi ben capire bene e tutti abbiamo capito benissimo. Come abbiamo capito benissimo che è l'ennesimo segnale delle grandi prove di smantellamento del Servizio Sanitario Pubblico. Non solo dal premier Monti ma da più parti arrivano indicazioni che “servirebbero” finanziamenti integrativi per la Sanità. Vuoi vedere che privati, assicurazioni e banche arriveranno a sirena spiegata col camice bianco dei soccorritori a dare l'estrema unzione ad un sistema Sanitario solido ma avvelenato da chi vuole fargli la festa per banchettare poi con il business del prossimo futuro? Certo se la nostra parte politica di Governo continua a tagliare sulla Sanità definanziandola, nonostante tutti gli indicatori internazionali indicano che l'Italia spende meno degli altri Partner Europei sia in valori assoluti che in percentuale sul Pil, la malattia della nostra Sanità si aggrava. I soldi ci sono, basta voler effettivamente intervenire sulle incongruenze e ruberie che sono sotto gli occhi di tutti. Solo alcuni esempi per usare meglio i soldi di cui attualmente disponiamo: abolizione delle authority che costano un sacco di denari e sono rifugio per i politici trombati. Riduzione del numero dei senatori e parlamentari da1200 a 600, e sono ancora troppi. Rimodulazione, ridimensionamento e ubicazione delle Università riducendole di numero se troppo vicine e abolendo i doppioni. In Sanità chiusura dei centri trapianti che non effettuano un certo numero di interventi, magari definendo una grossa struttura per ogni tipologia al Centro, al Nord ed al Sud d'Italia. Per il territorio lo Snami ribadisce che la legge Balduzzi non ha individuato le reali criticità e non ha espresso i veri bisogni. D'altra parte la fretta, la mancanza di concertazione, gli assensi da parte di una sola sigla Sindacale che non rappresenta la Categoria , la non considerazione della presa di posizione di tutti gli altri Sindacati e delle Regioni, non avrebbe potuto ottenere altro risultato>

 

 

 

mercoledì 28 novembre 2012

QUOTE SISS: non bisogna mollare

 
Attenzione alla scadenza del 30/11

Nell'ambito del disegno in atto di annientamento della nostra categoria continuano gli attentati della ASL sul nostro stipendio. Infatti la ASL ha inviato nei giorni scorsi una raccomandata per tentare di portare a termine il tentativo di sottrarci risorse evitando l’erogazione della quota di 1,25€ /pz/anno prevista dall’AIR e di comminarci la sanzione del 1,25%/pz/anno del ACN legate all’indice prescrittivo (IdP)del SISS. A giustificazione di queste minacce vengono forniti dei report che danno informazioni molto limitate e approssimative, piene di errori, e non controllabili perché come ha espresso pubblicamente la massima responsabile regionale la prescrizione non è completamente tracciabile.

Snami è sempre stato critico contro la scriteriata gestione tecnica del SISS che ha portato con una spesa o negli ultimi anni 10 anni un miliardo e cinquecento milioni di euro solo gli scadenti risultati che abbiamo sotto gli occhi tutti giorni. Un sistema che storicamente al posto di aiutare il medico, lo penalizza con un aumento nella migliore ipotesi del 20% dei tempi di ambulatorio e che ora arriva a danni economici diretti. Non è sopportabile che oltre al danno quotidiano, ci sia questa beffa.

Dall’inizio di questa vicenda Snami che sia livello regionale, che provinciale ha organizzato alcuni incontri con la presenza di un legale (tuttora disponibile), consiglia ora di opporsi sistematicamente a questi provvedimenti poiché dall’analisi di molte situazioni la gran parte dei medici non hanno colpe nel fallimento del obiettivo prescrittivo, ma sono vittime dei molteplici malfunzionamenti del sistema.

Snami invita quindi a rispondere entro il 30 novembre 2012 comunque alla raccomandata e ripropone il fac-simile diffuso nei giorni scorsi da personalizzare.

Snami qualora alcune posizioni dei suoi iscritti non raggiungano l’obiettivo esclusivamente a causa dello sciopero SISS (ott2011>mar2012) si impegnerà fare valere le ragioni dei suoi iscritti nelle sedi competenti poiché ritiene antisindacale l’utilizzare per il computo del IdP periodi regolarmente dichiarati come sciopero.

Snami Como

venerdì 23 novembre 2012

LAVORI ALLA COMMISSIONE INDUSTRIA DEL SENATO



SNAMI CHIEDE CHE  SIA IL MEDICO A DECIDERE QUALE FARMACO 
PRESCRIVERE AL SUO PAZIENTE

Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami <Il Medico deve tornare ad essere l'unico attore nella prescrizione dei medicinali per i propri assistiti. Altri non devono intervenire nel cambiare la sua decisione, di cui si assume la responsabilità, che dipende dalla profonda conoscenza di quel paziente che lo ha liberamente scelto. Lo stesso chiedono i cittadini che ogni giorno si rivolgono ai medici di Medicina Generale in tutta Italia. 
Lo Snami chiede a gran voce che ciò che si sta discutendo oggi in commissione industria del Senato arrivi a cambiare  la norma precedente che non piace ai medici ed ai pazienti e che parte del mondo politico ha chiesto attraverso degli emendamenti. Non vogliamo, all'italiana, che si tenti come al solito variare le sfumature e non l'essenza di una norma iniqua e pericolosa come principio e come sostanza>


CONVEGNO SULLE TOSSICODIPENDENZE AL SENATO


SNAMI NETTAMENTE CONTRARIO ALLA PRESA IN CARICO DEI TOSSICODIPENDENTI NEGLI STUDI DEI MEDICI DI FAMIGLIABreccia: la Medicina Generale non è il coperchio per tutte le pentole!

Non piacciono al Sindacato Autonomo le proposte di affidare ai medici di Medicina Generale anche l'assistenza ai tossicodipendenti, riportate ieri sui media.<Sempre che corrispondano al vero le indiscrezioni riportate sulla stampa di settore>esordisce Gianfranco Breccia, Segretario Nazionale dello Snami <Non è vero che i pazienti tossicodipendenti siano assimilabili ai pazienti affetti da altre patologie.
Tutt'altro. Sono pazienti particolari, con esigenze particolari che necessitano di un'assistenza specializzata dedicata e di strutture logistiche adeguate. Come al solito si rischia di depotenziare i servizi, in questo caso i SerT e subito c'è chi, ovviamente a costo zero, è pronto a dare risposte affermative, a nome della categoria, a sottoscrivere impegni che difficilmente potranno essere mantenuti. Questi signori non ci rappresentano e se vogliono prendere in carico i loro assistiti con problemi di dipendenza lo facciano a titolo personale, se ritengono di esserne in grado, perchè l'ennesimo tentativo di sconvolgere la Medicina di famiglia non può essere accettato!
Pensare che le sale d'aspetto dei nostri studi, dove bambini, adolescenti ed anziani attendono il loro turno, siano possano essere affollate da chi magari è in astinenza, è in stato di agitazione psicomotoria o non vuole fare la fila, vorrebbe dire togliere serenità  ai nostri pazienti e renderli suscettibili di violenze ed intimidazioni mettendoli  nelle condizioni di trovarsi in situazioni quantomeno spiacevoli che, come talvolta accade in Continuità Assistenziale, possono arrivare anche ad episodi di minaccia o violenza. Per non parlare poi dei Medici che dovrebbero dispensare il metadone, contenere le "esuberanze" di chi potrebbe anche essere instabile dal punto di vista psicomotorio e subire ricatti di ogni genere.
I tossicodipendenti devono essere seguiti dai SerT. Se queste strutture al momento hanno delle criticità  e non ce la fanno, sarà  allora opportuno potenziare il servizio>. Conclude Gianfranco Breccia <La medicina generale non può essere considerata il coperchio per tutte le pentole e non deve essere alla mercè dei nuovi Soloni delle cure primarie che propongono di caricarci di tutto e di più. Magari adesso spunta il "solito" che troverà  la soluzione al possibile pericolo di avere dei tossicodipendenti in giro per i nostri ambulatori: assumere delle guardie del corpo.
Ma con quali risorse  perchè i Medici di Famiglia sono in sofferenza economica? Magari "confidando" in un prestito a tasso agevolato?

martedì 20 novembre 2012

POSSIBILE MODIFICA DELL'OBBLIGO DI INDICARE IL PRINCIPIO ATTIVO NELLE RICETTE INTRODOTTO CON LA SPENDING REVIEW. SNAMI PLAUDE AI QUATTRO EMENDAMENTI AL DECRETO SVILUPPO


Testa :referendum per abrogare la legge

Dopo la presa di posizione dei Senatori di Udc, Lega, Pdl e Pd, tesa a modificare o cancellare l’obbligo di indicare il principio attivo dei farmaci nelle prescrizioni mediche, il sindacato autonomo conferma il suo convincimento sulla iniquità della norma. Angelo Testa,presidente nazionale dello Snami <Speriamo fortemente che tale costrizione venga cassata in quanto l’obbligo di indicare il principio attivo equivale a costringere il medico a prescrivere sotto la propria responsabilità un farmaco “qualunque”, privandolo della possibilità di scegliere il medicinale, che ricordiamolo, non è composto solo dal principio attivo, ma caricandolo comunque della responsabilità derivante dalla prescrizione stessa. Per noi dello Snami tutto ciò è inaccettabile. Ben diversa è la possibilità, da parte del farmacista, di proporre un farmaco con lo stesso principio sotto la propria responsabilità, cosa che lo SNAMI non contesta. Fermo restando che il Cittadino, se lo desidera e pagando di tasca propria la differenza con il generico, deve sempre poter ottenere il farmaco prescritto dal suo Medico. In uno Stato liberale si dovrebbe evitare la strada dell'obbligo e tornare al percorso della “facoltà” della decisione.
Specialmente se l'obbligo e' stato concepito senza alcun confronto e con decretazione “di ferragosto”. Mi auguro che il ministro Balduzzi prenda atto che in Parlamento si esprimono democraticamente le stesse perplessità che la classe medica e soprattutto lo SNAMI ripetono ai quattro venti, da tempi non sospetti. <Saremo parte attiva> conclude Angelo Testa <nella raccolta delle firme per un referendum abrogativo della legge, all'interno delle “piazze virtuali” dei nostri studi di tutta Italia, dove qualcuno dimentica che ogni giorno passano più di due milioni e mezzo di cittadini>

Addetto stampa nazionale Dott. Domenico Salvago
addettostampanazionale@snami.org domenicosalvago@libero.it
tel. 3481403926- tel.3393608000

 

lunedì 29 ottobre 2012

SICUREZZA DEI VACCINI ANTINFLUENZALI 2012-13

VANNO BENE SE IL MINISTRO DA' L'OK.

Snami scrive a Balduzzi chiedendo un comunicato ufficiale del ministero. “Vogliamo convincere i pazienti a vaccinarsi ma prima devono convincere Noi“.
 
Il Sindacato Autonomo chiede che il Ministro della Salute Renato Balduzzi dia rassicurazioni pubbliche formali sulla sicurezza dei vaccini antinfluenzali 2012-13, dopo il ritiro di circa 2 milioni e mezzo di dosi di vaccino della settimana scorsa e gli ulteriori blocchi di questi giorni da parte dell'AIFA e del Ministero.<Vogliamo assoluta chiarezza ,per gli operatori ed i pazienti> chiede Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami <Ma se, nonostante la  lunga serie di test di sicurezza che le aziende devono obbligatoriamente effettuare, il Ministero della Salute e l'Agenzia del farmaco hanno ritenuto di bloccare a più riprese dei lotti di vaccini perchè “potenzialmente pericolosi”, evidentemente è doveroso avere cautela e chiedere rassicurazioni. Chiediamo prima che inizi la campagna vaccinale una comunicazione formale pubblica sulla sicurezza dei vaccini che andremo ad utilizzare. In particolare vogliamo sapere se tutti i lotti difettosi siano stati ritirati dalla vendita e dalla distribuzione o se  se viceversa è possibile che i lotti non a norma  siano già stati distribuiti ai medici di famiglia tramite le aziende sanitarie. Lungi da noi creare allarmismo che può portare ad una diminuzione delle vaccinazioni di prevenzione dell'influenza virale stagionale che ogni anno costringe a letto milioni di Italiani. E non sarà facile convincere i pazienti che già normalmente hanno delle perplessità. Siamo disponibili a fare una fatica doppia per rassicurarli ma prima di tutto devono convincere noi operatori. E chiediamo che ciò sia fatto formalmente. Ovviamente nessuna responsabilità dovrà essere attribuita ai Medici che eseguono le vaccinazioni, per problemi inerenti alla composizione dei vaccini stessi >Il leader dello Snami conclude <Perchè le regioni non stipulano per i Medici di Medicina Generale una assicurazione contro i rischi professionali da somministrazione di vaccino antinfluenzali ?>

venerdì 5 ottobre 2012

INDIETRO TUTTA!

"OSPEDALETTI” IN TOSCANA

La parabola discendente delle aggregazioni mediche toscane non ancora partorite.
Meno male!
Ora sono le Regioni che vorrebbero "cambiare" ad isorisorse.
Di male in peggio! 
Dopo la puntuale denuncia dello Snami Toscana e Snami Nazionale del 7 Agosto in cui si è evidenziata la grande manovra di inizio-demolizione del nostro Sistema Sanitario Nazionale con l'istituzione dei cosiddetti ospedaletti di quartiere in Toscana, Angelo Testa, Presidente dello Snami <Adesso si recede, meno male. Un aborto al primo mese, che comunque poteva essere evitato nelle sue anticipazioni entusiastiche e folkloristiche alla stampa e ai media. Ora, molto più sommessamente, bisogna andare a scovare nella stampa locale il trafiletto "Superambulatori. L'assessore Marroni: da rinviare i consorzi tra medici di famiglia per alleggerire il pronto soccorso". La classica  smentita tutta italiana delle scuse e ritrattazioni piccole piccole che cozzano di contro  con i titoloni dei proclami iniziali, anche questi tutti italiani, tanto più grandi quanto più devono nascondere qualcosa di impalpabile e virtuale.

>Continua il Presidente del Sindacato Autonomo <Anche la conferenza delle Regioni il 26 settembre ha licenziato il decreto Balduzzi come  "complessivamente negativo" chiedendo però una riscrittura di una parte di esso e che venga riaffermato il principio dell'autonomia organizzativa in tema di Sanità da parte delle Regioni, così come venga precisato che la riorganizzazione delle Cure Primarie non può prevedere un aumento delle attuali risorse disponibili per la Medicina Convenzionata. Decriptando: non si può cambiare perchè non ci sono soldi, anzi si può cambiare ma lo facciamo noi, ovviamente senza soldi. Lapsus schizofrenico oppure si continua a navigare a vista? Gli attacchi al sistema Sanitario Nazionale cioè a Medici e pazienti sono in essere quotidianamente. Come Snami dobbiamo, con gli altri Sindacati sani, isolare  certa politica che governa la Sanità secondo logiche di risparmio per coprire i buchi che loro stessi hanno creato, piuttosto che seguire il percorso di un'assistenza migliore ai cittadini ed una vivibilità del sistema per i Medici. Solo così si vincono le battaglie individuando chi sta dall'altra parte, malapolitica e la loro corte, anche Sindacale, e lottando a fianco di chi la pensa come noi! >


 

 

martedì 2 ottobre 2012

SNAMI SULL'EMERGENZA TERRITORIALE: SI' ALLA DIPENDENZA SU BASE VOLONTARIA

Perplessità dello Snami che l'iter sia intrapreso
Vito D'Angelo Responsabile Nazionale dell'Emergenza Territoriale ha non poche perplessità sul passaggio alla dipendenza dei medici del 118 <Personalmente sono molto scettico e  non credo ad un risveglio immediato dopo anni di coma profondo.
Sarà l'ennesimo tentativo di strumentalizzazione e confusione con lo scopo magari di colmare il vuoto nella dirigenza medica dei P.S .? Ci si aspettava nell'ultimo decreto Sanità  finalmente un  segnale concreto sulla possibilità al passaggio alla dipendenza per noi ed invece ci si è buttati a capofitto sul   ruolo unico che a noi dello Snami  non sta bene se prima non si definiscono ruoli, limiti e competenze specifiche.
In solo due mesi il testo è stato cambiato e rimaneggiato più volte appellandosi alla riorganizzazione ed innovazione. In realtà molta confusione e grande incertezza.> Angelo Testa, Presidente Nazionale del Sindacato autonomo  <Auspichiamo un sistema che si confronti con i Sindacati perchè il 118 ha necessità di una  riorganizzazione con al centro una continuità terapeutica tra ospedale e territorio con compiti ben definiti.
Siamo impegnati perchè  i futuri  ACN, gli accordi integrativi regionali e aziendali procedano all’adeguamento del compenso economico anche in funzione dell’organizzazione mono e multi professionale e ovviamente per il tanto atteso il passaggio alla dipendenza su base volontaria dei Medici dell’Emergenza Sanitaria Territoriale.
In attesa di ciò, anche per evitare che le regioni continuino a comportarsi in maniera difforme, si potrebbe prevedere il transito alla dipendenza con gli strumenti già forniti dalle leggi 522/1995 e 229/1999 perché decolli la figura del 118 Snami secondo  una proiezione liberistica, innovativa, tecnologicamente affinata e di alto profilo formativo. >

venerdì 28 settembre 2012

SNAMI PIEMONTE IN AGITAZIONE PER LE PRESCRIZIONI DEI FARMACI. FESTIVAL DELL'INCERTEZZA PER MEDICI E PENALIZZAZIONE PER I PAZIENTI.


Nonostante una precisa indicazione formale dell'AIFA sull' inserimento nella lista di trasparenza di specialità medicinali contenenti Levetiracetam e Topirama, l'Assessorato della Regione Piemonte con una circolare inviata alle AA.SS.LL. ha deciso unilateralmente che comunque la differenza di prezzo sarà a carico dell'assistito. Mauro Grossociponte, Presidente Regionale di Snami Piemonte <Nei casi in cui il Medico decida la non sostituibilità del farmaco prescritto, è normato per questo tipo di farmaci che le Autorità sanitarie territoriali non pongano a carico dell’assistito la differenza fra il prezzo più basso ed il prezzo del farmaco previsto.
Nonostante la disposizione sia chiarissima> continua Gianfranco Breccia, Presidente di Snami Torino <viene posto in essere un ticket salato, circa 50,00 euro, a carico del paziente. Ruggero Bergamaschi, Presidente di Snami Novara sottolinea come oltre il danno ci sia la beffa < Ma il bello è che, anche si volesse, ci sono difficoltà a reperire i relativi farmaci bioequivalenti nelle farmacie!>
GianMaria Gazzola, Presidente di Snami Biella <Come mai non sono state controllate le disponibilità dei farmaci da dispensare al pubblico? Come mai si raccomanda, lo dice l'AIFA,in caso di buon controllo la non sostituibilità sia del brand sia del bio-equivalente?> Conclude Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami e piemontese anche lui <come Sindacato e come Medici da tempo diciamo che allo stato attuale,in assenza delle liste di trasparenza, per noi l'unico farmaco equivalente è l'identico.
La situazione che si è creata in Piemonte per le specialità medicinali contenenti Levetiracetam e Topiramato è sintomatica di un contesto di frettolosità da parte della pubblica amministrazione nel normare e governare la prescrivibilità dei farmaci, materia delicata e importante per la salute dei cittadini.
Ovviamente non ci sta bene e per tutelare la nostra professionalità siamo in prima fila nella mia regione e in tutte le altre parti d'Italia perchè cessi il pressapochismo e la poca attenzione nei confronti della classe medica e dei cittadini.

lunedì 24 settembre 2012

L'85% DEI MEDICI DI FAMIGLIA BOCCIA LA RIFORMA DELLE CURE PRIMARIE PREVISTA DAL DECRETO BALDUZZI

CONSULTAZIONE PLEBISCITARIA

Angelo Testa "Questo risultato dimostra che il sindacato che ha sponsorizzato per l'ennesima volta un percorso che i Colleghi ritengono irrealizzabile e dannoso per la categoria, di fatto non rappresenta la maggioranza dei Colleghi"

E' praticamente "bulgaro" il risultato del sondaggio realizzato da Health Monitor CompuGroup Medical in collaborazione con Il Sole-24 Ore. Ben l'85% dei Medici di Famiglia non ritiene realistico e fattibile l'obiettivo di garantire l'assistenza sul territorio h 24. Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami <Non era solo una percezione da parte nostra ma la certezza che chi lavora sul territorio, cioè i Medici, avesse la consapevolezza che l'ennesimo "pacco" confezionato dalla politica con la complicità di chi asseconda sempre non era realizzabile. Ma i nostri dati potevano essere considerati di parte, esagerati e strumentali nell'indicazione di un risultato estremo. Adesso, alla luce degli esiti inequivocabili di un sondaggio effettuato da chi è al di sopra delle parti, l'analisi è completa e non interpretabile .E' ora che i Colleghi si rendano conto di chi lavora sul campo quotidianamente ed ha la percezione dei problemi reali e di chi all'opposto propone ed asseconda percorsi distanti anni luce “dall'essere e fare il medico” tutti i giorni nelle cure primarie. Dei sindacalisti "entusiasti" degli sconvolgimenti irrealizzabili del territorio ho un personale sospetto: ma lavorano come noi tutti i giorni o hanno appeso da tempo al fatidico chiodo il fonendoscopio e le chiavi dell'ambulatorio?> Conclude il leader del sindacato autonomo <I nostri obiettivi devono essere volti a migliorare il nostro comparto insistendo nella ricerca del dialogo, ribadendo che le novità devono essere sperimentate e finanziate e nel dimostrare ancora una volta ai Colleghi che è meglio farsi rappresentare e tutelare da chi al massimo si genuflette in chiesa!>

venerdì 14 settembre 2012

CHI RACCONTA LE FAVOLE A MEDICI E PAZIENTI


IL DECRETONE SANITA'

Lo sport del momento del “chi spara la balla più grossa” distrae ad arte dal vero processo in corso: la delegittimazione del SSN e il passaggio a forme di assistenza sanitaria privata e con le assicurazioni.

E' un delitto aver cercato di far capire ai cittadini che ci sarà un ambulatorio aperto 24 ore.

Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami <Non so se ci sia una regia occulta nel disegno di delegittimazione del sistema sanitario nazionale, processo che certamente è in essere. Nella stragrande maggioranza, stampa, politica, regioni e sindacati denunciano le stesse criticità da noi gridate ai quattro venti, di metodo cioè nessun confronto e di sostanza, cioè non ci sono soldi. Che poi un altro Sindacato, plauda con soddisfazione al decreto non ci importa e siamo fieri di essere su posizioni opposte. Comunque non rappresenta tutti i medici italiani, anzi tenendo conto degli altri sindacati e dei non sindacalizzati non li rappresenta affatto neanche numericamente.

La sanità non potrà mai essere, per noi dello Snami, tema che necessita di decretazione legge d'urgenza ma ha estremo bisogno di confronto. Il Ministro e qualche suo consigliori non si sono accorti che la continuità dell'assistenza 24 ore su 24 è già normata per convenzione e di fatto esiste già con la copertura della guardia medica dei notturni, prefestivi e festivi. L'inattuazione nella gran parte d'Italia dei gruppi e delle forme di rete tra medici, dipende dal fatto che le regioni hanno contratto i fondi per questioni di bilancio e “concedono” questi istituti ad una percentuale molto bassa dei medici che ne fanno richiesta. Per citarne una per tutte, la Sardegna, in cui viene soddisfatta solo al 24 % la richiesta dei medici  per la rete e al 23 % per il gruppo. Oppure dobbiamo supportare il rosso delle regioni con i nostri magri guadagni pagando di tasca i soldi per strutture, attrezzature, corsi di formazione e ristrutturazione del compenso?

Non dimentichiamoci che il nostro sistema sanitario nazionale, uno dei migliori al mondo, spende in assoluto meno per la sanità di tutti gli altri paesi avanzati. Occorre ribadire che ci sono stati tagli lineari in sanità e sino ai prossimi anni dovremo fare i conti con circa 20 miliardi di euro in meno tolti al fondo sanitario nazionale. E' ora di smetterla di dare le colpe al territorio per le disfunzioni del pronto soccorso. Il problema è la corsia preferenziale gratis, la programmazione sbagliata e i tagli indiscriminati che hanno di fatto sottodimensionato i pronto soccorso che continuano a funzionare  grazie all'impegno costante dei colleghi che vi operano. Come Snami vogliamo guardare responsabilmente al futuro e al cambiamento ma siamo abbastanza adulti per continuare a sentire le favole che le regioni con la revisione della spesa avranno le risorse da investire nel territorio.> Conclude il leader dello Snami <Pronti al confronto sui miglioramenti, alla concertazione su come promuovere la prevenzione e i corretti stili di vita. No alle bugie ai cittadini e alla delegittimazione del SSN in corso perché la risposta alle disfunzioni, che non dipendono dei Medici, sia il “buttarsi” nel privato e nelle assicurazioni sanitarie. Della serie “andate a raccontarla a qualche altro che il businnes non sia dietro l'angolo ! “>

venerdì 7 settembre 2012

Milillo: ''L'ecografia si farà dal medico di base''

Nuove regole per la sanità, sì del Governo al decreto legge: i camici bianchi saranno a disposizione dei pazienti sette giorni su sette. Parla Giacomo Milillo, segretario della Fimmg (federazione italiana medici generici). "Il paziente potrà contare sempre su un medico di fiducia, sarà il dottore a telefonare al malato, e verrà alleggerito il lavoro per i pronto soccorso"(intervista di Valeria Teodonio)

Care Colleghe e Colleghi dello Snami,
Scusate se inizio questa comunicazione con il commento di Repubblica alla video-intervista al segretario
della Fimmg, che Vi invito a vedere collegandovi al link
http://video.repubblica.it/cronaca/milillo-l-ecografia-si-fara-dal-medico-di-base/104476/102856
Avrete difficoltà a credere, ma è realtà, che la la frase ....sarà il dottore a telefonare al malato...è stata pronunciata così come alla domanda dell'intervistatrice: Se ho la febbre alle due di notte posso chiamare il medico di famiglia? La risposta di Milillo è stata: Lei può telefonare ed avere il medico a casa...
E' opportuno organizzare un incontro istituzionale il 29 settembre e per il quale avete ricevuto la convocazione.Vi chiedo da oggi a quella data di farmi pervenire le vostre proposte e puntualizzazioni sulle strategie che credete siano utili essere adottate in questo contesto anche perchè possano essere propedeutiche ai lavori stessi del 29.
Vi chiedo inoltre di far girare, tra gli iscritti e non, le agenzie di stampa e le interviste di parte pubblica e di chi gli fa da contraltare, così come i nostri comunicati stampa nazionali che delineano le posizioni dello Snami.
Cordiali saluti
Angelo Testa

SPARIRANNO GLI STUDI MEDICI DA MOLTI PICCOLI COMUNI ITALIANI



APPROVATO IL DECRETO BALDUZZI
FESTIVAL DELLA DISINFORMAZIONE, IL POPULISMO COME ELEMENTO DISTRATTORE E LA CORREITA' DEI SOLITI NOTI.

Approvato il Decretone Sanità che già nei giorni scorsi aveva trovato contrarietà nelle Regioni, tra le Associazioni dei Cittadini e tra tutti i Sindacati Medici, escluso una piccola minoranza. Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami, esprime la contrarietà assoluta del Sindacato che dirige e propone una sua analisi degli eventi <Norme anti Medici di Medicina Generale  perchè si vogliono mortificare le professionalità svilendo il rapporto medico paziente, costringendo ad aggregazioni forzate tanto care a regimi del passato ormai morti e sepolti. Contro i pazienti perchè accentrando l'assistenza medica in strutture di 20-25 medici automaticamente verrà cassata la presenza di quei professionisti dai piccolissimi centri e frazioni spesso distanti dal paese principale e dalla sede delle ipotetiche nuove strutture. Ad oggi la diffusione degli studi medici in tutta Italia è una caratteristica irrinunciabile alla presenza medica capillare nel territorio e fiore all'occhiello del SSN italiano in tutta Europa. Immagino cosa succederà in una struttura con 20 medici in cui circoleranno almeno 800 persone al giorno, con un parcheggio per almeno 300 vetture! Presumo quindi che l'ubicazione sarà periferica. Non avevamo certo bisogno di mutuare la grande distribuzione e gli ipermercati per andare ad infognarci in situazioni di caos, di attese e dell'assistenza sanitaria dei numeretti come in salumeria. Aumenteranno sino a decretarne la scomparsa le criticità di quella parte di assistenza sanitaria notturna e festiva che aveva solamente necessità di essere rafforzata e che invece da anni è stata abbandonata ad una lenta agonia> Angelo Testa continua nell'elencare tutti gli elementi distrattori che sono stati posti in essere in questo contesto nei confronti dei cittadini <Si è voluto artatamente far credere ai pazienti che potranno rivolgersi a strutture efficienti di assistenza sanitaria presenti nel territorio 24 ore su 24, dove saranno visitati, faranno gli esami, l'ecografia e le radiografie in tempo reale. Chi non sarebbe favorevole a ciò? Anche io lo sarei. Peccato che ciò non è assolutamente vero perchè non ci sono i soldi per fare niente, i tagli programmati per la Sanità sono per adesso sino al 2015 e le Regioni denunciano in documenti ufficiali che l'assistenza sanitaria peggiorerà dal 2013. Dei sindacati medici che dicono sempre si al Governo, sia di Destra che di Sinistra, che oggi al Governo tecnico, non ne voglio parlare. Penso che i loro iscritti abbiano per l'ennesima volta tutti gli elementi per darne un giudizio negativo.>E intanto Snami convoca i propri dirigenti provinciali e regionali per fine mese per organizzare la presa di posizione e le azioni Sindacali da qui al Congresso Nazionale <Dure e senza far sconto a nessuno> conclude il leader dello Snami < perchè ne va di mezzo la nostra sopravvivenza e quella del Sistema Sanitario Nazionale >

mercoledì 5 settembre 2012

NO AL TENTATIVO STATALE DI CONTROLLO DELLA PROFESSIONE MEDICA

Il destino della casa costruita con la sabbia e il perpetuarsi del voler cambiare tutto per non cambiare niente.

5 settembre 2012
L'ANTEFATTO
La Commissione salute della Conferenza delle Regioni ha esaminato la bozza del decreto proposto da Balduzzi. In pillole si sottolinea che dovrebbe esserci la copertura economica per tutte le misure che prevedono ulteriori costi per il SSN ribadendo che nessuna risorsa aggiuntiva potrà ricadere sulle Regioni. Dichiara impercorribile anche il nuovo patto della salute perchè i tagli sono programmati siano al 2015. Denuncia che l'assistenza sanitaria è fortemente a rischio già dal 2013. Le Regioni inoltre chiedono di togliere l'obbligo delle aggregazioni dei Medici di base che devono essere una priorità e non un obbligo.
LO SNAMI
Il Sindacato Autonomo condivide questa impostazione già da tempo sottolineata sulla inequivocabile mancanza di fondi senza i quali è impossibile effettuare alcun restyling . Non si condividono le fughe in avanti delle Regioni che vorrebbero tentare di collocare sul territorio altre figure estranee alle cure primarie. La sintesi del Sindacato Autonomo come risposta al caos degli ultimi mesi è: confronto e non leggi speciali per migliorare il Sistema, non si cambia senza soldi e soldi non ce ne sono, va salvaguardato il rapporto duale tra medico e paziente, i medici non possono essere intruppati in maniera coercitiva contro la loro volontà. In buona sostanza posizioni agli antipodi rispetto a quelle del Sindacato maggioritario e presa di distanza da chi strumentalmente cerca di mettere tutti i Sindacati sullo stesso piano.
Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami < Le proposte di Balduzzi, D.L.27/8/12 , sono per ideologia, pratica e tempi di realizzazione, decisamente bolsceviche, assolutamente inconciliabili con la visione “umana” dello SNAMI.
E’ il tentativo di imposizione del totale controllo statale (festa della burocrazia)  sull’attività professionale medica. Il Governo vorrebbe gridare la parola fine a quelli che sono i principi ispiratori per cui è stato fondato ed ha vissuto il nostro Sindacato: libertà professionale e rapporto di fiducia medico-malato.  Come  Sindacato risponderemo con una stagione di lotta dura, seria, compatta ed intransigente, ma comunque sempre pronti al confronto, se richiesto> Conclude il leader dello Snami <Siamo per migliorare il sistema e diffidiamo dal “voler cambiare tutto per non cambiare niente” di gattopardesca memoria così come non riteniamo all'altezza del ruolo chi non arriva a capire l'
“ineluttabile destino del crollo della  casa costruita con la sabbia perchè non si hanno i denari per comprare il cemento.”>

addetto stampa nazionale

Dott. Domenico Salvago tel. 3481403926-tel.3393608000


lunedì 3 settembre 2012

LETTERA DEL PRESIDENTE TESTA

Cara Collega, Caro Collega,

Ti scrivo questa lettera in un momento di grande crisi economica e di valori.

La difficoltà oggettiva di poter investire per la programmazione sanitaria non deve portare il Governo a distruggere quanto di buono era stato costruito e faticosamente mantenuto nel nostro paese.

Voglio parlarti non come Presidente di uno dei più grandi sindacati d'Italia ma come collega, che giornalmente vive la professione, non avendola abbandonata come molti che si sono dedicati al sindacalismo.

Come te vivo quotidianamente le difficoltà di una professione sempre più burocratizzata, dove la selvaggia riduzione dei servizi ospedalieri ha riversato sul territorio dei pazienti che si rivolgono a noi quale unico punto di riferimento di una sanità malata che tanti medici cercano di tenere in piedi con impegno e dedizione, anche oltre i compiti istituzionali.

Ci viene detto che i codici bianchi che affollano il pronto soccorso sono segno della nostra mancata presenza, omettendo colpevolmente di sottolineare che il problema sta a monte e cioè nella lungaggine dei tempi di attesa e nella ricerca del tutto subito e gratis.

Allora perché non far pagare veramente le prestazioni inutili? Perché il collega del pronto soccorso invece di visitare il paziente e di rimandare ad un secondo tempo gli accertamenti non urgenti, come saggiamente noi facciamo giornalmente, fa fare di tutto e di più anche per una semplice emicrania?

Sul territorio per quante bronchiti chiediamo un rx del torace? Per quante bronchiti viene effettuata una lastra in ps? La risposta la conosciamo già.

Non sono contro le aggregazioni, sono contro l'aggregazione forzata, anche nella considerazione che alcune situazioni vanno bene in un certo contesto e male in un altro e nessuno meglio del medico di famiglia conosce le peculiarità del territorio e come ci si deve organizzare.

Non sono contro il ruolo unico, sono contro il ruolo unico che ci viene propinato, dove tutti dovrebbero fare tutto per cui non ci sarà più differenza tra la continuità assistenziale e la medicina di famiglia.

Cara Collega, Caro Collega,

ti chiedo di aiutarmi.

Di aiutare i colleghi che con me sono impegnati ogni giorno per salvare il nostro lavoro.

Creiamo insieme le condizioni perché capillarmente in periferia i Medici prendano piena coscienza di chi cerca di tutelare il loro lavoro e chi assume costantemente penose posizioni di accondiscendenza. Interviste anche sulle testate nazionali e prese di posizione pubbliche dimostrano che qualcuno dice sempre si alla parte pubblica dichiarando che la Medicina generale è pronta al cambiamento, in questo caso prona a subire le schifezze che ci vorrebbero propinare. Aiutateci ad evidenziare ciò ai colleghi perché realizzino pienamente in quale imbuto vogliono incanalarci.

Noi dello Snami combattiamo perché il cittadino abbia una sanità più equa e più adeguata ai suoi bisogni, reali e non percepiti.

Ma soprattutto la battaglia è per noi Medici perché dobbiamo salvare noi stessi per difendere la sanità territoriale ed evitare che venga definitivamente demolita.

Siamo aperti a quei Colleghi e a quelle associazioni che vorranno unirsi a noi in questo autunno caldo.

Noi siamo pronti alla lotta. E Voi?

 
Angelo Testa

Presidente Nazionale dello SNAMI

mercoledì 29 agosto 2012

COMUNICATO STAMPA DECRETO SANITA': EGREGIO MINISTRO BALDUZZI, SNAMI LE CHIEDE UN INCONTRO URGENTE


“Le crescite culturali nascono dal confronto e non dalle “leggi speciali”

Il Sindacato Autonomo chiede un incontro urgente al ministro della salute dopo gli annunci della stampa in cui si preannunciano stravolgimenti “epocali” per la Medicina di famiglia da parte del Governo. Angelo Testa, leader dello Snami <Nonostante i nostri comunicati stampa,l e lettere ufficiali e le mie interviste sul tema leggo che il ministro avrebbe incassato il parere positivo dei Sindacati per portare a compimento la sua “crociata” sulla Sanità. Da parte dello Snami assolutamente NO. Non possiamo far cordata con chi dice sempre si,è favorevole al budget e pensa ad un medico automa che lavora come un forzato.  Evidentemente le nostre posizioni, assolutamente inequivocabili, non piacciono e pur non prestandosi a distorsioni ed a interpretazioni si vorrebbe facessero parte del coro che plaude ai sette giorni su sette, ventiquattro ore al giorno. Lo ripeto una volta ancora. Lo Snami è contro i grupponi dove forzosamente vengono collocati i medici, ancora una volta ribadiamo che le disfunzioni del Pronto Soccorso non dipendono dalla Medicina Territoriale e che si è voluto trovare solamente un facile capro espiatorio. Ribadisco che si vorrebbero creare strutture dove aggregare varie figure mediche senza che ci sia la necessaria copertura economica. In buona sostanza si stanno ponendo in essere un domino di elementi  di distrazione populistici ma inattuabili, rischiando di distruggere un Sistema sano che ha necessità di confronto e non di “leggi speciali".>Conclude Angelo Testa <A chi grida in questi giorni "ADDIO VECCHIO MEDICO DI BASE " noi rispondiamo che il nostro impegno è e sarà massimo a smascherare  le criticità ed eventuali interessi che ci sono dietro queste pseudo rivoluzioni e chiediamo al ministro di incontrarci al più presto per illustrargli nel dettaglio quanto da tempo denunciamo > 

giovedì 23 agosto 2012

INTERVISTA AD ANGELO TESTA

SCRIVI: FARMACI GENERICI, OSPEDALETTI, GRUPPONI, BUROCRAZIA STUPIDA E COSTRIZIONI VARIE.
LEGGI: SOVIET DI STATO E PREAMBOLO AL MINIMO CONCEDIBILE.

“Rendiamoci conto che con questo andazzo il SSN sta facendo i passi del gambero”

Cosa sta succedendo questa estate ?

Non solo questa estate. Gli accadimenti negativi per i Medici in questi ultimi tempi si susseguono in maniera incalzante e soprattutto negativa. Ho già sottolineato per questa ultima storia dei farmaci che far entrare in vigore una legge il giorno di Ferragosto, con tutti i disguidi dettati dal momento, è già di per sé una sconfitta.

I Medici non vogliono prescrivere i farmaci generici ?

Neanche per sogno. Abbiamo denunciato puntualmente delle criticità nell'interesse dei nostri assistiti. Nessuno ha potuto controbattere perchè è la sacrosanta verità. Ribadisco che nella nostra esperienza clinica, su segnalazione dei pazienti, verifichiamo quotidianamente le differenze che vi sono tra farmaci solo apparentemente uguali, ma non identici tra loro. Infatti ogni casa farmaceutica che produce farmaci generici può utilizzare eccipienti con componenti differenti. Questo, assieme alla biodisponibilità del farmaco che può anch’essa essere differente, può accentuare anche di molto la diversità verso l'originale. Come conseguenza possibili maggiori effetti collaterali e minor efficacia per la non corrispondente concentrazione di principio attivo.

Altre criticità?
Intanto l'aver mascherato tutta l'operazione con un risparmio per lo Stato non corrisponde a verità. La mancanza di una lista di trasparenza e il non avere notizie sulla filiera di alcuni farmaci è indubbiamente un aspetto da sanare. In uno studio fatto dal nostro Sindacato ci risulta che solo una piccola parte dei pazienti aderisca direttamente alla sostituzione del farmaco da parte del farmacista, mentre la stragrande maggioranza preferisce tornare dal Medico per avere una conferma. Adesso la domanda la faccio io: Ma da quando in qua il farmacista conosce la clinica del paziente, eventuali controindicazioni all'assunzione di un medicinale, conosce le terapie che assume quella persona per prevenire eventuali interazioni tra farmaci e monitorizza il suo stato di salute? Ovviamente la risposta è scontata. Poi l'aver riempito di burocrazia l'atto medico della prescrizione non è altro che un maldestro tentativo intimidatorio dal far desistere per stanchezza dallo stesso. E' come se in una constatazione di decesso o in un'altra certificazione non facesse fede la mia firma ma dovessi a suggello di ciò ribadire per iscritto la mia convinzione. Un po' l'idiozia degli anni passati di far controfirmare le note AIFA, poi giustamente cassata.

Perchè il tentativo mediatico di colpevolizzare la classe medica?
E' palese che non interessa alcun confronto. Si vuole punire, senza peraltro riuscirci, una categoria rea di dire la verità e di non subire passivamente il gioco dello smontare pezzo per pezzo il Sistema Sanitario Nazionale. Giocando sul fatto che i cittadini spendono in farmaci parecchie decine di euro dovute ai ticket si è voluto far credere loro che la colpa è del medico corrotto e colluso con le Case Farmaceutiche. Medico che prescriverebbe i farmaci non nel loro interesse ma esclusivamente nel proprio. Non merita risposta la CODACONS che invita cittadini e FNOMCEO a denunciare i Medici che prescrivono i farmaci di marca. Un'altra associazione di Consumatori ci chiede viceversa ,attraverso le pagine della Stampa di Torino, di essere più incisivi e di difendere maggiormente i pazienti attraverso le nostre prese di posizione. Così come è da inserire al primo posto nello stupidario l'assunto che con i soldi risparmiati in farmacia i cittadini italiani potranno far girare l'economia nazionale. Chiedo ufficialmente a tutte le associazioni di cittadini e consumatori di darci una risposta su come mai non esistono i generici delle insuline,del coumadin e di altri farmaci cosiddetti “impegnativi”.

E gli iscritti Snami come reagiscono?
Ovviamente c'è sconcerto e si è disorientati. Ma prevale la voglia di reagire e di combattere per la sopravvivenza della professione che svolgiamo,  per la quale abbiamo studiato e ci sacrifichiamo giorno dopo giorno. Le sollecitazioni che riceviamo quotidianamente vanno dalla proposta della disobbedienza civile, al ricorso agli ordini dei Medici perchè venga rispettata la deontologia,alla raccolta delle firme per un referendum abrogativo, all'utilizzo delle nostre sale d'aspetto per informare puntualmente i pazienti sulla verità di queste operazioni.

E le altre forze sindacali?
Credo si possano coinvolgere perchè siamo tutti nella stessa barca e i problemi sono gli stessi anche se abbiamo differenti ideologie. Certamente è impossibile stare con chi dice sempre si a tutto, è entusiasta delle ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette e si accorda per agli ospedaletti di quartiere in Toscana. E' imbarazzante che chi rappresenta tanti Colleghi remi in quella direzione. Comunque noi siamo fieri di essere Snami e soddisfatti che sempre più Colleghi la pensino come Noi.

Un'ultima domanda: fra due mesi e mezzo ci sarà la tornata elettorale. Bilancio e programma.
C'è tanto da fare perchè al risveglio ogni mattina, quando meno te lo aspetti, puoi avere la sorpresa di novità negative che vanno affrontate. Le nostre battaglie saranno quelle di sempre: salvaguardare nostra professione intellettuale e il rapporto duale tra medico e paziente che lo ha liberamente scelto, salvaguardare gli emolumenti dei medici sempre più erosi da tagli ed inflazione, combattere le aggregazioni forzate, risolvere la burocrazia stupida e inutile che ci riempie la giornata, denunciare puntualmente le disfunzioni del sistema senza assume posizioni da zerbino. C'è la possibilità di ampliare e rafforzare il gruppo dirigente favorendo senza condizioni l'apporto di tutti per creare uno SNAMI più forte. Questo è quello che mi chiedono i dirigenti della periferia e in questo senso ci stiamo muovendo, coinvolgendo tutti per un Sindacato che aspira a crescere ancora di più dal punto di vista organizzativo e confermare numericamente il trend positivo di questi ultimi tre anni.