GRANDI PROVE DI APPLICAZIONE
DELLA LEGGE BALDUZZI
Snami
boccia senza appello il diktat delle regioni e
denuncia l'autore ed i correi dello scippo agli stipendi dei medici di
famiglia. “Saremo costretti a licenziare le segretarie. Da subito stato di
agitazione permanente”
Durissima
presa di posizione dello SNAMI dopo che dalla stampa emergono indiscrezioni che
le regioni hanno emanato una bozza di indirizzo per la Sisac dove esplicitano
le loro condizioni per l'applicazione del decreto Balduzzi. Angelo Testa, Presidente
Nazionale del sindacato autonomo <Come stiamo denunciando da tempo si sta
paventando un epilogo amaro per la medicina generale e le cure primarie. Non
più "solo" cambiamenti peggiorativi ad isorisorse, ampiamente
annunciate e paradossalmente gradite dai soliti dirigenti sindacali, ma
addirittura tagli importanti agli stipendi dei medici del territorio. Secondo Domenico
Salvago, Addetto stampa Nazionale dello Snami, non bisogna cessare di
sottolineare in tutte le sedi e in tutte le maniere possibili che c'è chi ha
voluto questo scempio. Un ministro che senza alcuna concertazione e con
evidente scarsa conoscenza della medicina generale che promulga cambiamenti
impossibili perché senza alcun finanziamento, un sindacato che plaude ad un
decreto che prevede irrealistiche forme di assistenza con medici-marziani
stakanovisti e con il dono dell'ubiquità e, dulcis in fundo, le regioni, a cui
non sembrerà vero di porre condizioni capestro: esclusività del rapporto di
lavoro e taglio economico delle indennità percepite dai medici a vario
titolo>. Salvatore Santacroce, Vicesegretario Nazionale <I nostri
emolumenti comprendono più voci che corrispondono alla articolazione della
nostra attività. Nel tempo i nostri accordi nazionali e regionali hanno
previsto una serie di istituti per migliorare l'assistenza ai cittadini. Forme
associative di vario livello per cui i medici hanno investito nel tempo energie
e parte dei loro stipendi per creare gruppi e reti per una più organica e
capillare migliore organizzazione, per un'assistenza sanitaria di qualità. Ora,
dopo che i Colleghi hanno investito dei soldi solo parzialmente rimborsati da
quelle indennità, che oggi la Parte Pubblica vorrebbe cancellare con un colpo
di spugna, si innesta una retromarcia dequalificante per il livello di
assistenza al Cittadino. Tra le altre indennità sparirà anche quella
informatica e quella per la segretaria. Saremo costretti a licenziare migliaia
di segretarie in tutta Italia perché i nostri stipendi, ormai all'osso, non ci
permetteranno di avere personale di studio dipendente.> Conclude Angelo
Testa <Lo Snami denuncia gli stravolgimenti delle cure primarie normati
e voluti da un Ministro nonostante le regioni abbiano ribadito più volte che
non hanno i soldi per finanziare le necessarie strutture che quindi si
vorrebbero porre a carico economico dei Medici. Denunciamo le gravi
responsabilità di chi si è sempre dichiarato favorevole al decreto Balduzzi, primum
movens delle prossime decurtazioni degli emolumenti dei medici di medicina
generale. Lo Snami proclama da subito lo stato permanente di agitazione dei
propri iscritti ed invita tutti i Colleghi, anche non iscritti, ad aprire gli
occhi sulle responsabilità personali di chi ha contribuito colpevolmente al
degrado a cui oggi siamo arrivati e li invita a partecipare alla lotta per
salvaguardare la nostra dignità di Medici e conservare il nostro posto di
lavoro.>
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