martedì 25 febbraio 2014

UN'ODISSEA CONTINUA


GRAVE PROBLEMA OCCUPAZIONALE DEI 1400 MEDICI FISCALI INPS

Se continua così “triplo errore in essere” che coinvolgerà  Medici Fiscali, Erario dello Stato e Medici di Medicina Generale.

Roma 25 febbraio 2014.Audizione di martedì scorso delle organizzazioni sindacali alla XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati per la grave situazione in cui versano i medici fiscali dell'Inps. Il suo Presidente, il Dott. Pier Paolo Vargiu, e gli altri Deputati presenti si sono mostrati interessati alla soluzione di questo problema occupazionale. Per lo Snami era presente Edoardo De Pau, responsabile nazionale del settore medici fiscali <Ho ribadito a chiare lettere che è prioritaria ed urgente dapprima l'immediata stabilizzazione di circa la metà dei Medici Fiscali INPS che hanno sempre mantenuto il rapporto di lavoro esclusivo con l'ente, e poi di quelli con altro rapporto di lavoro. Einoltre indispensabile la formazione del "POLO UNICO" della Medicina Fiscale per gli accertamenti sui dipendenti privati e pubblici, con il passaggio della retribuzione da un regime "a prestazione" ad un regime "orario" garantendo uno stipendio decoroso e consono alla attività lavorativa svolta.> <Se l'Inps non applica - continua Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - uniformemente su tutto il territorio nazionale gli strumenti di controllo ed eventuale sanzione nei confronti dei lavoratori assenti "ingiustificati" per malattia, si verificherà un aggravio negativo sul bilancio dell' Ente e di conseguenza sul bilancio statale. In soldoni” altre pesanti imposte pagate da tutti i cittadini italiani come effetti collaterali di un paradosso catastrofico di chi pensava ad un risparmio con la spending review  che rischia di trasformarsi invece in un'impennata del costo della indennità di malattia. L'Ente potrebbe quindi implodere - conclude il leader dello Snami - se la politica non interviene per sanare questo triplo errore in essere” cioè danno per i medici fiscali che hanno investito in questo lavoro energie e professionalità, danno per lErario, cioè noi tutti (per l'aumento delle tasse) ed infine danno per i medici di famiglia con un aumento delle forme di pressione per ottenere certificazioni improprie poste in essere quando sarà di dominio pubblico che “tanto non controlla nessuno dal mettersi in malattia. Altro sport tutto Italiano che sarà presto molto praticato>

lunedì 17 febbraio 2014

CHI VORREBBE DISTRUGGERE LA MEDICINA GENERALE. FACCIAMO NOMI & COGNOMI


Snami propone una riflessione comune e apre una
 “tavola rotonda virtuale” tra i medici di Medicina Generale per individuare chi vorrebbe propinarci         una “ terapia dagli effetti collaterali devastanti”
Roma 17 febbraio 2014-E' come il “segreto di Pulcinella” secondo Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami, quello che si vorrebbe fare della medicina generale, nonostante i tentativi di tenerlo nascosto “cambiando le carte in tavola”. <Il più lampante degli idiotismi - sostiene il leader del sindacato autonomo - peccato che i Medici non siano degli idioti, abbiano capito tutto e se qualcuno ha delle perplessità lo Snami apre un confronto  in una ideale grande tavola rotonda perché la verità venga alla luce del sole. Non vogliamo ciò che porterà il prossimo rinnovo convenzionale a costo sotto zero: indennità dei Medici riassorbite dalle nuove strutture aft e uccp e conseguente diminuzione dei nostri emolumenti, licenziamento del personale di studio, confusione dei ruoli tra medici di continuità assistenziale e di assistenza primaria che potrebbero tornare a fare la notte e i festivi, chiusura degli studi medici dei piccoli comuni rurali e disagiati eliminando quella capillarità dell'assistenza sanitaria nel territorio e accorpandoci in mega centri COOP. Infermieri ed il personale sanitario in esubero scaricati sul territorio per la chiusura dei piccoli ospedali e per la riduzione dei posti letto. Il tutto porterà ad uno smantellamento del rapporto fiduciario ad personam per passare ad un rapporto diretto verso la struttura, nonostante lo stesso centro studi della Bocconi abbia chiaramente certificato che l'impatto dell'associazionismo medico sull'assistenza sia pari a zero. In buona sostanza un percorso, benedetto dai soliti noti, a favore di una trasformazione ancora più drastica del Medico di Medicina generale in un soldatino dipendente nella sostanza, più povero e vulnerabile, letteralmente  sradicato “di peso” dal suo studio dove esercita la professione nei confronti dei pazienti che lo hanno liberamente scelto. <Apriamo il nostro sito web nazionale> conclude Angelo Testa <ad una  tavola rotonda aperta a tutti i Medici di Medicina generale per trovare insieme le soluzioni per smascherare chi vorrebbe propinarci una “terapia dagli effetti collaterali devastanti”, nella considerazione che le responsabilità di quanto avverrà non potrà essere considerata solo dei “vertici” ma soprattutto di chi dà loro mandato e li finanzia.>



Care Colleghe e Cari Colleghi ,
La nostra interpretazione:
C'è chi ha minacciato lo sciopero se non si fosse provveduto ad accelerare il rinnovo dell’ ACN, a costo zero.
Vedi Link


Anche lo SMI tuona contro il “Titanic” del sindacalismo…

http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/lavoro-e-professione/2014-02-11/trattative-convenzionata-risorse-certe-145328.php?uuid=AbpIRpMJ

L'atto di indirizzo emanato è chiarissimo su cosa ci aspetta:

Infatti:
Via tutte le indennità (informatica, segretaria, infermiera), per finanziare le forme associative: 30% in meno di stipendio;
Obbligo di lavorare nelle forme associative mantenendo anche la capillarità degli ambulatori periferici a costo zero per la pubblica amministrazione. Quindi aumento delle ore di lavoro e riduzione dei compensi.
Possibilità per le Regioni di non erogare la quota relativa agli AIR nel caso in cui non vengano firmati entro 12 mesi.
Quindi, per esempio, se le Regioni rifiutassero di firmare in mancanza di un impegno anche il sabato e la domenica e le oo.ss. non accettassero di lavorare anche la domenica e non firmassero, si perderebbero i compensi.
In effetti questa possibilità è solo teorica perché un’organizzazione sindacale pronta a firmare l’estensione del lavoro al sabato e alla domenica riducendo i compensi, si troverebbe sempre…

Identità del testo dell’ ACN per Assistenza primaria e Continuità Assistenziale tranne che per i compensi e le modalità retributive.

Lo SNAMI ribadisce che un rinnovo senza aumento della spesa, la tanto da altri auspicata riorganizzazione, deve avvenire anche senza aumento della quantità di lavoro dei Medici e senza riduzione dei compensi e ritiene che la responsabilità di quanto avverrà non potrà essere considerata solo dei “vertici” ma soprattutto di chi dà loro mandato e li finanzia.

mercoledì 12 febbraio 2014

SCIOPERIAMO PER LA CONVENZIONE. MA PER LASCIARE QUELLA CHE C’E’!


PROPOSTA SHOCK DELLO SNAMI
Contraltare alla Fimmg che dichiara lo stato
di agitazione per rinnovare l’ACN.
Angelo Testa "Grottesco premere per un’operazione in perdita"

Roma 12 Febbraio 2014. Stupore «amaro» nel sindacato autonomo per le recenti notizie apparse sulla stampa di settore secondo le quali il sindacato maggioritario preme per accelerare il rinnovo della convenzione nazionale, visto che sarebbe a costo zero per la Parte Pubblica. 
<Non c’è mai fine alle esternazioni preliminari al festival del grottesco - commenta Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - Qualcuno dimentica qualche “piccolissimo” particolare dal peso “trascurabilissimo” di qualche tonnellata: si andrebbe a rinnovare senza neanche un centesimo a disposizione. Si prevedono costose novità che non si sa chi pagherà, anzi probabilmente si sa: i Medici, in veste di “invitati paganti” ad un dispendioso pranzo a zero portate. E come antipasto, si fa per dire, da subito taglio degli stipendi ai Medici con decurtazione degli incentivi per le associazioni e le segretarie. In compenso, però, aumenterebbe il lavoro da svolgere. Insomma uno di quegli <affaroni> tipo l’acquisto della fontana di Trevi in cui tu invece di sorridere schernendoti brami per concludere il business del secolo.> 
<Cosa andiamo a rifondare - commenta Francesco D’Accardi, presidente di Snami Marche - senza finanziamenti e con le fughe in avanti dell’immaginazione infantile di chi pensa che le case della salute si possano edificare con le costruzioni del LEGO e che i soldi del MONOPOLI abbiano valore corrente?> 
<Allora stiamo con i piedi per terra - conclude Angelo Testa - e lavoriamo per mantenere e  se possibile migliorare ciò che ancora abbiamo, senza  passare dalla «demolizione» della nostra figura e del nostro ruolo. 
Chi ha la bramosia di aprire operazioni in perdita se ne assuma la responsabilità nei confronti di una categoria sempre di più in sofferenza economica e stanca di «giochini» con cui si trastullano i “soliti noti” ma che possono mettere a repentaglio il posto di lavoro dei Medici e un’assistenza decorosa ai pazienti.>

lunedì 3 febbraio 2014

DISTACCHI SINDACALI: LO SNAMI VINCE ANCORA A PAVIA


GIUDICE RICONOSCE LA SUSSISTENZA DELLA CONDOTTA ANTISINDACALE

La sentenza condanna la Asl a rimborsare ai Medici che effettuano attività sindacale i compensi dovuti al sostituto>

Snami incassa l'ennesima vittoria sindacale in seguito alla  sentenza del tribunale di Pavia depositata il 31 gennaio dopo che la sezione provinciale presieduta da Salvatore Santacroce aveva denunciato la asl per condotta antisindacale in seguito al mancato pagamento ai medici che avevano effettuato attività sindacale dei compensi dovuti al sostituto. 

AngeloTesta, presidente nazionale dello Snami <Sentenza importante che sancisce che il comportamento della asl ha leso gli interessi collettivi di cui sono portatrici le organizzazioni sindacali secondo i principi sanciti dall'articolo 28 dello statuto di lavoratori (legge n° 300 del 1970). D'altra parte nonostante la convenzione all'articolo 21 sia chiarissima e non interpretabile alcune aziende, in qualche regione, per la verità poche, continuano a rifarsi alla  famigerata comunicazione della Sisac del 5 settembre 2012, foriera di induzione alla condotta antisindacale, con una fantasiosa interpretazione dell’ACN, riconosciuta erronea da tutti i Giudici sinora aditi> 

<Importante - sottolinea Salvatore Santacroce, presidente di Snami Pavia, oltre che vicesegretario nazionale Snami, e fautore della presa di posizione vincente del sindacato - è che la sentenza sottolinei il ruolo della Sisac e della Regione Lombardia nell’indurre la ASL a perpetrare la condotta antisindacale riconosciuta e sanzionata.> <Ci auguriamo - conclude il presidente Testa - che la chiara inequivocabile sentenza ottenuta a Pavia induca tutte le Regioni e tutte le ASL a cessare eventuali comportamenti simili a quelli in atto in Lombardia, evitando ulteriori condanne con spreco ingiustificato di denaro della Collettività.>