lunedì 11 febbraio 2013

BALDUZZI IN TV: NON E' VERO CHE ABBIAMO FATTO TAGLI!



Incredibilmente il Ministro Balduzzi ad un dibattito televisivoAngelo Testa: se questo non è il paese delleFOLE “ !
Adesso tutti prendono le distanze perché si è in campagna elettorale ma poco tempo fa il racconto delle favole era di gruppo!

Perplessità nel mondo medico per le affermazioni del Ministro Renato Balduzzi, candidato alla camera con la lista Monti alle   prossime elezioni politiche, che ad una trasmissione televisiva dei giorni scorsi  ha più volte negato che  ci siano stati tagli alla sanità. Parole testuali “Non abbiamo fatto tagli, nonostante quel che si racconta....”Angelo Testa, leader dello Snami <Su queste affermazioni il ministro è stato smentito  da tutti gli altri partecipanti al dibattito televisivo, dalla destra alla sinistra nessuno escluso .Lo Snami  non può che riconfermare quello che ha sempre argomentato ,anche in tempi non sospetti ,quando tutti tacevano o erano in  sintonia sulle storielle da raccontare. II nostro sistema sanitario nazionale è già di per se  sottofinanziato rispetto ad altri paesi europei:2.300 dollari annui a persona contro i 3.000 della Francia ed i 3.000 della Germania. E' chiaro che se si aggiungono altri tagli ne vanno di mezzo i servizi essenziali e l'assistenza sanitaria ai cittadini. La solita  coperta troppo corta che non permette neppure lievi strattonamenti. L'eco di dolore  data dai primi effetti negativi della revisione della spesa pubblica si incomincia a sentire in tutta Italia. Dal taglio dell'acqua per i ricoverati ,alla carenza di protesi e  di garze, aghi, guanti sino ad arrivare al razionamento dei farmaci. E siamo solo all'antipasto!>Il ministro Balduzzi ha poi argomentato che i  tagli di 7.000  posti letto e l'intasamento dei pronto soccorso potranno essere riequilibrati dal potenziamento del territorio con la possibilità per i pazienti di essere curati da aggregazioni mediche sette giorni su sette e ventiquattro ore su 24  <Dalle semplici fiabe >continua Angelo Testa siamo così arrivati ad una collana di novelle che avrebbe  fatto invidia anche ai fratelli Grimm. ll territorio verrà finanziato dalle regioni con i fondi che provengono dalla spending review sugli ospedali. Peccato che a più riprese le regioni abbiano detto che soldi proprio non ne hanno e che è sotto gli occhi di tutti che in Toscana sia sparita la continuità assistenziale dalla mezzanotte alle otto del mattino, che l'Emilia Romagna si accinga a tagliare gli stipendi della medicina generale, che il Piemonte abbia difficoltà a pagare gli emolumenti ai medici a fine mese, che la Campania latiti dal 2003 per il contratto integrativo della medicina generale e chi più ne ha più ne metta. Della serie: prossimamente su questi schermi! Cioè stanno già adesso raschiando il fondo del barile ,figuriamoci se possono fare degli investimenti. Al ministro prossimo candidato, ai politici che lo hanno sostenuto e che solo adesso evidenziano le criticità del suo operato ,e soprattutto a quel sindacato della medicina generale che si dice sempre pronto a fare tutto ad isorisorse, voglio solo ricordare solo un dato, nella ovvia considerazione che le case della salute che dovrebbero favorire la deospedalizzazione non si possono costruire con i soldi taroccati  .Le 40 case della salute della Toscana sono costate circa 18 milioni di euro e costano annualmente per il loro mantenimento circa 16 milioni di euro. A meno che non si vogliano perpetuare i racconti ,in solitario od in gruppo ,delle leggende metropolitane che sarebbero anche simpatiche per il colore, l'estro e l'inventiva, se non si trattasse di temi pregnanti che la gente vive in negativo tutti i giorni sulla propria pelle. Medici compresi ed in prima linea.>

mercoledì 6 febbraio 2013

LA SANITA' NON E' IL GIOCO DEL “MONOPOLI ” E TANTO MENO QUELLO DELLE “TRE CARTE “


DOPO GLI INCONTRI DEL COMITATO DI SETTORE, COMITATO CENTRALE E CONSIGLIO NAZIONALE DELLO S.N.A.M.I.
SOLUZIONE PER EVITARNE L'ESTIZIONE:
Tagliamo i fondi alla politica e destiniamoli al SSN!
Stati generali del sindacato autonomo a confronto nei giorni scorsi a Roma. Tema all'ordine del giorno: possibili soluzioni per evitare lo smantellamento del sistema sanitario pubblico. <Non ci piace > dice Angelo Testa,  Presidente Nazionale dello Snami <l’atteggiamento delle regioni che stanno sconvolgendo il nostro sistema sanitario nazionale, uno dei migliori al mondo, ma poco sostenibile se mala gestione e saccheggi selvaggi continueranno l'aggressione esponenziale che è in essere da tempo. Sempre e tassativamente (ma non ci crede nessuno) in nome della razionalizzazione, del miglioramento e addirittura per il bene dei pazienti! Prima i Creg in Lombardia adesso "la rivoluzione al contrario ed in perdita" del servizio di guardia medica in Toscana: non più continuità assistenziale dalla mezzanotte alle 8 del mattino. Il Cittadino dovrà rivolgersi  forse al 118, forse  al pronto soccorso (al contrario di quanto vorrebbe la legge Balduzzi), ma molto più probabilmente non potrà rivolgersi a nessuno>. Angelo Testa stigmatizza il comportamento di quel sindacato che si è dichiarato favorevole a questo progetto firmando, il 28 dicembre 2012, un accordo che presenta tutti gli elementi di un rimescolamento delle carte. <Invece di integrare gli attori sanitari del territorio e potenziare l'assistenza creando dei punti di primo intervento nelle ore diurne, che avrebbero pienamente occupato i medici di Continuità Assistenziale ampliando il loro orario e potenziando così la risposta alla  domanda di salute dei cittadini, anche con il fine di ricorrere sempre meno all'ospedale, si è preferito, invece, cancellare: tagli uno e perdi due. Se consideriamo inoltre che  molte regioni hanno un ritardo atavico nel rinnovare gli accordi integrativi regionali, una per tutte la Campania che aspetta da ben 10 anni, che altre come l'Emilia Romagna stanno facendo grandi prove di “sforbiciate” agli emolumenti dei medici, c'è da aspettarsi un effetto domino a breve scadenza, con crollo di tutto il sistema. Eppure c'è anche chi continua a mentire spudoratamente e dichiara: "L'obiettivo è quello di avere una Casa della salute in ogni comune dove  lavoreranno i medici della continuità e i medici di famiglia che vogliono farlo”. E' invece chiarissimo che le regioni  non hanno fondi e non faranno investimenti.  A meno che qualcuno confonda i soldi veri con quelli del gioco del  Monopoli e che oltre a costruire per gioco case ed alberghi sulla casella viola di “Parco della Vittoria” pensi che si possa fare lo stesso nella realtà con gli ambulatori e le case della salute utilizzando i soldi finti del Monopoli. Lo Snami, fortemente preoccupato per i tagli lineari chiede ai Cittadini se, piuttosto che continuare a tagliare fondi alla sanità, non sarebbe più opportuno tagliare i fondi alla politica, per recuperare fondi preziosi da destinare alla sanità, con miglioramento dei servizi e riduzione dei tempi d’attesa>.