martedì 10 giugno 2014

Congresso Regionale Snami


“Le Giornate delle Medicina Generale”
Como, Hotel Palace 13-15 giugno 2014

Quale sanità negli attuali scenari economici?  Cosa vedremo cambiare nell’offerta dei pubblici gratuiti? Come si articoleranno i servizi? Chi li erogherà? Il MMG sarà ancora protagonista?  Cosa si chiederà al medico di famiglia? Quali connessioni fra medicina generale e sociale?  Quali margini economici contrattabili rimarranno al MMG?

Questo ed altro  venerdì 13/ 6 ore 15:00

“Negoziare  oggi fra etica ed economia”

Verranno messi a confronto gestori della sanità pubblica con esperti di  antropologie ed etica. Si cercherà di coinvolgere i medici che non partecipano generalmente alla dialettica sindacale sulle problematiche della contrattazioni ad ogni livello, cercando di comprendere come gli scenari economici costringano spesso a compromessi al limite con i principi etici sui quali si fonda la Professione.
La partecipazione al convegno è gratuita e libera anche a non iscritti
Le iscrizioni inviando il modulo allegato:
-  via fax >  02.58.301.621
-  via e-mail  >   segreteria@snamilombardia.org

  


domenica 8 giugno 2014

I medici Snami Lombardi a Congresso a Como

Evento di grande rilievo per la medicina del Territorio  dal 13 al 15 giugno presso l’Hotel Palace di Como , dove  si svolgeranno “Le Giornate delle Medicina Generale” .  Si tratta della terza edizione della manifestazione ideata da Peppo Conti, ex presidente dell’Ordine di Como e della Snami Nazionale, qualche anno fa e organizzata dallo Snami Regionale che porterà in città alcuni fra i maggiori  protagonisti della scena sanitaria regionale, nazionale ed  europea.
Come di consueto l’evento ideato per un pubblico di medici di medicina generale, ma non solo,  si articolerà in varie sessioni che  spazieranno dalla argomenti di etica, di organizzazione  e previdenza. Si partirà  venerdì pomeriggio con la sessione “Negoziare  oggi fra etica ed economia” nella quale verranno messi a confronto gestori della sanità pubblica con esperti di  antropologie ed etica. Si cercherà di coinvolgere i medici che non partecipano generalmente alla dialettica sindacale sulle problematiche della contrattazioni ad ogni livello, cercando di comprendere come gli scenari economici costringano spesso a compromessi al limite con i principi etici sui quali si fonda la Professione.
Si proseguirà sabato mattina con una sezione che si aprirà con quattro relazioni che cercheranno di fare intendere quale potrà essere il lavoro dei medico di famiglia a partire già  dal  prossimo anno. Ci saranno un epidemiologo e una psicologa che spiegheranno  quale sarà la popolazione  che si dovrà assistere e quali saranno i suoi bisogni medici, della persona e sociali.   Seguiranno  funzionari della Regione Lombardia che indicheranno in anteprima i criteri attraverso i quali le ASL provinciali dovranno ripensare l’organizzazione della assistenza sul territorio, concretizzando i contenuti del Decreto Balduzzi.  Per finire la mattinata , ci sarà una interessante tavola rotonda partecipata da esperti provenienti da altre  regioni italiane e da Svizzera, Austria e Olanda nella quale si cercherà di raccogliere  esperienze molto diverse dalle quelle lombarde per valorizzare aspetti che potrebbero essere poi riutilizzati nello evoluzione  del la nostra organizzazione  territoriale.
Nel pomeriggio di sabato si svolgerà una sessione su problematiche  di  formazione ed ECM in una professione in veloce trasformazione  che è stata accredita come evento ECM con ben 16 punti. Parteciperanno esperti della scuola formazione regionale e della Fnomceo.
Infine, nella mattinata di domenica, si chiuderà con la sessione sulla previdenza. Ci sarà l’eccezionale  presenza del presidente EMPAM, Oliveti, che spiegherà il funzionamento del sistema pensionistico dopo la recente riforma e avrà modo di spiegare direttamente le vicende degli ultimi travagliati mesi dell’Ente, tristemente arrivati anche alla cronaca nazionale. Seguirà una relazione dedicata ai giovani medici che si trovano a dovere  approntare un piano pensionistico . Chiuderà il convegno una tavola rotonda sulla previdenza obbligatoria e complementare.
Pito Rivolta
La partecipazione al convegno è gratuita e libera a tutti i medici.
Per maggiori informazioni: segreteria@snamilombardia.org; snamicomo@gmail.com

giovedì 5 giugno 2014

SNAMI : NO SENZA ESITAZIONE ALLA SCELTA E REVOCA IN FARMACIA



Che nelle farmacie informatizzate oggi si prenotino esami, si sa.
Ma che un utente possa scegliere il nuovo medico curante revocando il proprio è troppo. Accade all’Asl Monza e Brianza, e forse presto all’Asl di Como. Non ci sta la Federazione Lombarda degli Ordini dei medici che nella figura del presidente Giovanni Belloni e del vice Gianluigi Spata ha scritto alla Regione, la cui delibera 1427 del 28 febbraio prevede il nuovo servizio a disposizione del cittadino, parlando di un servizio non previsto dal decreto sulla farmacia dei servizi, con il quale però «il farmacista è in grado di condizionare l’acquisizione di assistiti da parte del medico». «In città “care” come Milano l’affitto dello studio fino a zone semiperiferiche supera i 2 mila euro mensili a fronte di una convenzione bloccata in sostanza al 2006.
Fare il nostro lavoro diventa insostenibile – dice Roberto Carlo Rossi, medico di famiglia e leader Snami lombardo (nonché presidente Omceo Milano)- mentre non è insostenibile pensare che se un farmacista possiede dei locali vicini al negozio attrezzabili a studi possa affittarli a uno o più medici di famiglia: se d’ora in avanti potesse indirizzare i pazienti indecisi ai medici che operano nei suoi locali, davvero non si configurerebbe un conflitto d’interesse? Per di più, ove le condizioni fossero vantaggiose (parlo sempre in linea teorica) non è detto sarebbe facile al medico locatario esercitare in modo svincolato da pressioni. La delibera mina l'esercizio indipendente della medicina generale e può generare conflitti d'interesse». «Non possiamo ammettere che sia un professionista della sanità a indicare un altro professionista al paziente», dice Belloni che è anche presidente dell’Ordine dei Medici di Pavia.
«E’ vero, la legislazione nazionale potenzia i servizi erogabili nelle farmacie, ma il farmacista non è uno sportello e i suoi servizi non dovrebbero andare contro principi etici e deontologici». Belloni comprende che non sono state le farmacie lombarde ma la Regione a prevedere questa norma: «Per questo abbiamo inviato una lettera alla Direzione Sanità, all’Assessore e al Presidente in cui chiediamo di rivedere la norma. Ma aspetto che anche l’Ordine dei Farmacisti prenda posizione. Con i farmacisti poi – prosegue Belloni che il 26 vedrà le autorità regionali a un tavolo tecnico pure su questo tema - dovremmo parlarci di più; con loro e gli infermieri siamo le figure cardine sulle quali si fonda la rivoluzione che porterà molte cure dall’ospedale al territorio. E le Regioni dovrebbero occuparsi più di come far collaborare queste professioni tra loro, in autonomia, nell’interesse del paziente, che di attribuire compiti impropri».