giovedì 29 settembre 2011

Lettera aperta al Governatore Roberto Formigoni sull'A.I.R.

Egregio Presidente,
Le scriviamo come esponenti sindacali di Intesa Sindacale, SMI e SNAMI che insieme rappresentano la larga maggioranza dei Medici di Medicina Generale della Lombardia, per denunciare il malcontento della Categoria che paventiamo possa trasferirsi come stato di malessere ai nostri Pazienti.
Tale malcontento deriva dalla politica messa in atto dalla Sua Direzione Generale Sanità concretizzatasi nelle ultime delibere regionali e nell'Accordo Integrativo Regionale per la medicina regionale recentemente proposto. In quest'ultimo, in particolare, per il contenimento della spesa, sono stati aboliti incentivi precedentemente riconosciuti e finalizzati a consentire un miglioramento del servizio offerto dai Medici di Famiglia ai loro Pazienti.
Ne deriverà uno scioglimento delle associazioni tra Medici, il licenziamento di segretari ed infermieri, la riduzione degli orari di apertura degli studi, il blocco del progetto di informatizzazione globale del sistema sanitario regionale (indispensabile, tra l’altro, alla realizzazione del fascicolo sanitario elettronico).
I suoi Cittadini e nostri Pazienti, Presidente, non gradiranno questi provvedimenti obbligati dei loro Medici di Famiglia, costretti a ciò dal venir meno dei finanziamenti necessari per il loro sostentamento e si chiederanno perchè ciò sta avvenendo. Non vorremmo mai trovarci a dover dare loro le spiegazioni di tutto ciò.
Le chiediamo pertanto di voler direttamente intervenire per fermare l'iter procedurale degli accordi regionali recentemente proposti e di fissare un incontro per spiegarLe le nostre ragioni.

SNAMI Regione Lombardia - S.M.I. - INTESA SINDACALE

martedì 27 settembre 2011

Fallito il tentativo di conciliazione

Il tentativo di conciliazione, esperito per legge dalla Prefettura di Milano, tra la Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia e lo Snami Lombardia, in merito alle problematiche inerenti la sospensione delle indennità relative al pagamento SISS, al Governo Clinico, all’aumento degli orari di studio, agli incentivi ADI e ADP e al permanere delle criticità relative al SISS, ha avuto esito negativo. Queste le ragioni dello Snami inserite nel verbale di conciliazione
“Il rappresentate dello Snami, pur riconoscendo che alcune difficoltà tecniche di funzionamento del SISS siano state risolte, segnala che comunque permangono allo stato diverse criticità in ordine alla trasmissione online dei certificati di malattia e delle prescrizioni, comportando di conseguenza ritardi nell’espletamento dell’attività medica. Si ritiene, pertanto, che non sussistano allo stato le condizioni della revoca dello stato di agitazione".

lunedì 26 settembre 2011

Riordino delle cure primarie: proposta irricevibile

Irricevibile. Così Snami giudica la bozza di proposta che il dicastero della Salute ha inviato nei giorni scorsi alle sigle della medicina di famiglia in vista dell’incontro di lunedì, appuntamento del tavolo per il riordino delle Cure primarie avviato nel maggio scorso dal ministro Fazio. «Con questo documento», spiega il presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani «verrebbe sancita la fine dell’esistenza dello studio medico, del luogo, cioè, in cui si concretizza il rapporto dualistico tra curante e curato. Di fatto, emerge dalla bozza la volontà di distruggere la medicina di famiglia, che per decenni ha costituito il più valido dei riferimenti istituzionali della sanità pubblica e ha goduto dei più ampi consensi della popolazione». Nel documento del Dicastero spiccano proposte di riforma quali, per esempio, l’aggancio della remunerazione dei medici a una quota procapite ritoccata in base alla complessità della casistica degli assisti. «Ma questo» osserva Testa «sarebbe solo il primo passo per mettere nelle mani dei privati l'assistenza dei pazienti cronici e con patologie più complesse». Altra proposta immediatamente rigettata da Snami è l’adesione obbligatoria dei medici alle Uccp, le Unità complesse di cure primarie introdotte dall’ultima Convenzione. «E’ evidente» prosegue Testa «il tentativo di trasformare i Mmg in dipendenti, mantenendo però tutti gli oneri di un rapporto convenzionale. Per questo la bozza di progetto è irricevibile, nel merito e nel metodo: il Governo ha l'aria di voler fare tutto velocemente e la fretta, si sa, è cattiva consigliera».
Lo Snami, dunque, non solo rispedisce al mittente il documento, ma preannuncia anche iniziative sindacali: «Intendiamo informare i cittadini e medici, denunciando chi vuole distruggere l'assistenza sanitaria nel territorio e sottolineando le complicità di chi, nel tempo, ha contribuito a portare la medicina di famiglia sull'orlo del baratro».

domenica 25 settembre 2011

Da “La provincia” del 24.9 leggiamo l’ennesimo intervento del DG Bollina.

«Bisogna risparmiare, non si possono spendere  per la campagna vaccinale 600 euro, come negli anni scorsi». Il direttore generale dell’ Asl, Roberto Bollina, è consapevole di aver preso una decisione a dir poco impopolare, ma si difende: «Il cambiamento - dice - viene sempre accolto con fastidio, ma il bilancio parla chiaro e ci ha imposto una diversa organizzazione. Credo che funzionerà, anche se mi sarei aspettato maggiore collaborazione dai medici, in tondo parliamo di una semplicissima iniezione. Ma hanno detto no e a questo punto potenziammo le nostre sedi, con spazi in più per le vaccinazioni e aperture al sabato. Inoltre contiamo sull'aiuto di ospedali e Rsa».

Ancora una “sparata” del nostro DG! E’ veramente irritante sentire queste cose  da  un medico che per dare forza alle sue sciagurate scelte, uniche in Lombardia, non trova meglio che sminuire il lavoro di centinaia di colleghi e dai quali non si sa perché si dovrebbe aspettare anche maggiore collaborazione !!...  Sembra poi incredibile che a distanza di nove mesi dal suo insediamento un manager che tanto costa alla comunità sia ancora così poco competente dell’organizzazione della medicina del territorio e delle sue problematiche. Non si può tollerare che nella sua ”furia” del taglio cieco e comunque tenti di cancellare in un solo colpo un patrimonio di cultura della prevenzione costruito con tanti anni di fattiva collaborazione fra medici e Azienda.  Raccontiamo ai nostri assistiti cosa sta succedendo e da subito apriamo loro gli occhi sui responsabili del fallimento della campagna vaccinale prima che, come si sta già tentando di fare, venga data la colpa ai medici di famiglia. GER

Vaccinazioni contro l'influenza. L'Asl si rivolge anche ai sindaci

I medici ribadiscono all'unanimità la loro posizione critica. I medici di medicina generale confermano all'unanimità che non vaccineranno gratuitamente i pazienti secondo le nuove regole fissate dall'Asl. E l'Azienda sanitaria adesso chiede la collaborazione dei sindaci. È questo l'ultimo sviluppo della "querelle" sulla campagna antinfluenzale. La posizione dei camici bianchi è uscita dall'assemblea convocata venerdì sera dal segretario regionale dello Snami, Giuseppe Enrico Rivolta. I medici di famiglia annunciano anche una campagna informativa…… Corriere di Como (www.corrierecomo.it)

CAMPAGNA ANTI-INFLUENZALE 2011: INDICAZIONI SNAMI AI PROPRI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI (condivise con le altre OOSS della Medicina Generale durante l’incontro con i vertici ASL del 22/09/11 )

·       La quota convenzionale della prestazione PPIP (€6,16) non può e non deve essere oggetto di trattativa, pertanto qualsiasi proposta   ASL  che non preveda il pagamento della vaccinazioni ambulatoriali secondo l’ACN è fuori luogo, tanto più quella indecente di  vaccinare solo i pazienti in ADP per 5 €!!
·       Pertanto i MMG segnaleranno ai propri assistiti le nuove disposizioni per ricevere la vaccinazione gratuitamente, ma attueranno una Campagna di comunicazione nelle sale d’aspetto che spiegherà ai cittadini perché unici in Lombardia devono subire  questo ulteriore sciagurato taglio alla loro assistenza.
 
·       Per senso di responsabilità, solo volontariamente e con rinuncia della PPIP,  vaccineranno quei pazienti che a loro discrezione non possono per motivi di salute essere trasportati fino ai centri di vaccinazione. Questo avverrà solo dopo la consegna dei vaccini necessari presso gli studi dei medici. Seguirà solo una rendicontazione cartacea o tramite e-mail di minimo impegno burocratico (cognome e nome paziente + codice regionale).
·       Massima sarà la disponibilità a somministrare il vaccino in regime di libera professione per gli assistiti che se lo acquisteranno.

La campagna influenzale a Como, precisazioni di Gianluigi Spata


In riferimento a quanto pubblicato dal Corriere di Como di oggi, a firma Anna Campaniello, il presidente dell’Ordine di Como, sottolinea come nell’articolo non emerga con chiarezza un aspetto fondamentale, ovvero la scelta del metodo, evidenziato più volte nell’intervista con la giornalista. Gianluigi Spata vuole quindi ribadire attraverso il sito dell’Ordine il concetto che resta alla base della posizione dell’Ordine: “La collaborazione che oggi viene caldamente invocata dal direttore generale della Asl Roberto Bollina, andava richiesta ai medici prima che fosse presa una qualsiasi decisione sulle vaccinazioni. Se fosse stato instaurato per tempo un tavolo sulla “campagna contro l’influenza”, certamente sarebbe stata trovata una soluzione con la collaborazione di tutti i medici di medicina generale. Nonostante questo non sia successo, i medici, ancora una volta, si stanno dimostrando disponibili a trovare una soluzione.

Vaccinazioni, Rivolta e Spata sul Corriere di Como

Sul “ Corriere di Como” di oggi a firma A. Campaniello le dichiarazioni di Pito Rivolta e di Gianluigi Spata  e di chi dopo la squallida parte nei confronti della nostra categoria ha ancora la faccia di lamiera di essere polemico……!

Pito Rivolta:
  . «Ci è stato detto che non ci sono le risorse per pagare i medici, senza spiegarci però perché nelle altre Asl della Lombardia i fondi invece ci sono – esordisce Giuseppe Enrico Rivolta, segretario regionale dello Snami – Ci siamo rifiutati di effettuare le iniezioni gratuitamente. Per quanto riguarda i pazienti che non possono muoversi da casa, ci avevano offerto una quota mortificante per le vaccinazioni a domicilio e allora abbiamo pensato bene, per non penalizzare le persone più bisognose, di impegnarci a farlo gratuitamente. Abbiamo chiesto all’Asl che ci porti almeno in studio il farmaco necessario».
Lo scorso anno i medici di medicina generale si erano sobbarcati l’80% delle iniezioni contro l’influenza. «Temiamo fortemente che, riducendo gli ambulatori vaccinali, ci sia un drastico calo dell’adesione alla campagna, con i rischi conseguenti – dice Rivolta – Si chiede ai pazienti un cambio di abitudini radicale e non è facile. Saremo disponibili a dare indicazioni ai nostri assistiti, ma faremo notare che si tratta di un ulteriore servizio negato alla popolazione che nelle altre province invece è garantito».

Gianluigi Spata:
 «I nostri rappresentanti sindacali si sono comportati in modo davvero corretto e hanno seguito una linea che condivido appieno – sottolinea Gianluigi Spata, presidente dell’ordine dei medici – La decisione di garantire gratuitamente la vaccinazione a domicilio ai pazienti che non possono muoversi è molto importante ed è, ancora una volta, una dimostrazione di responsabilità della categoria. Confermo tutte le mie perplessità sulla nuova organizzazione e sul rischio di una riduzione dei pazienti vaccinati. Credo che questa riunione doveva essere convocata prima, per un confronto vero e non a decisioni di fatto già prese».
Ai medici non è piaciuto l’appello del direttore generale dell’Asl, Roberto Bollina, a «mettere la mano sul cuore e sulla coscienza e non sul portafogli». «Noi medici stiamo lavorando con difficoltà economiche sempre crescenti, problemi di mancato turnover e di carenza di organico, facendo straordinari non sempre retribuiti – precisa Spata - Stiamo subendo tagli continui e cerchiamo di non farli pesare sulla gente. Di cuore e coscienza abbiamo già dimostrato di averne eccome».


Roberto Bollina
«Senza dubbio, quando si cambiano modalità organizzative assodate non è facile e qualche incognita è inevitabile, ma sono convinto che la campagna funzionerà – commenta – Abbiamo avuto piena disponibilità dai medici dell’Asl, che vaccineranno pure il sabato nelle sedi dei distretti. Anche tra le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate l’adesione è stata elevata».
«Sinceramente penso che avrebbero potuto essere più collaborativi – dice – Per quanto riguarda le vaccinazioni a domicilio, avevamo offerto loro 5 euro per ciascuna iniezione, ma hanno preferito farle gratis. Vedremo alla fine quante ne avranno fatte. Lo scorso anno erano quasi 15mila: voglio capire quali saranno i numeri in questa stagione. Credo che avrebbero potuto fare qualche sforzo in più».

Fimmg, affannosa difesa della firma

“Madama... veramente... in questo mondo… Conciòssiacosaquandofosseché... il  quadro non è tondo...”. Sono queste le sconnesse parole (mutuate dall’immortale opera di Mozart) con le quali si inizia il discorso che dovrebbe, con difficoltà, spiegare le nefandezze di Don Giovanni. Queste parole mi sono venute alla mente leggendo l’ultima incredibile e fumosissima mail in cui si vorrebbe affannosamente difendere il fatto che la FIMMG lombarda ha (da sola) firmato lo scellerato Accordo in pejus che, di fatto, penalizza tutti i Medici Convenzionati.
In pratica, sembrerebbe di capire che questo sindacato difenda la Regione Lombardia la quale, senza questo mirabolante “accordo”, sarebbe stata legittimata (è l’attaccamento al carnefice della “sindrome di Norimberga”?) a pagare solo il 9% delle medicine di rete (in luogo dell’attuale 35%).La mail si commenta da sola… Anche perché tutti sanno perfettamente che, senza le proteste di agosto di SNAMI e degli altri sindacati della Convenzionata (ma non certo di FIMMG) le cose sarebbero andate in maniera ben diversa. Tuttavia, il punto che davvero la nostra povera mente non comprende è quello relativo al fatto che, con questa firma, le Medicine in Associazione, pure previste all’Accordo Nazionale, devono chiudere i battenti!… E che dire del fatto che i compensi SISS vengono ridotti del 60%, l’adesione al governo clinico passa dal 50 al 20% della quota, etc etc…?
Tutti i MMG che stiamo contattando e con i quali ci stiamo confrontando sono concordi nello staccare la spina e nel non utilizzare più il SISS se non per l’invio dei certificati di malattia. Da subito! Senza limiti di tempo! (anche perché le penalizzazioni economiche sono minime: l’1,15% che per un massimalista sarebbero, al massimo 60 euro al mese in meno). Continuiamo la protesta senza paura: prima o poi dovranno cedere!

Roberto Carlo Rossi
PS: il sottotitolo del “Don Giovanni” è “Il Dissoluto Punito”!

venerdì 23 settembre 2011

Assemblea Snami, Acr e Vaccinazioni

SNAMI ha indetto per QUESTA SERA, venerdì 23 settembre 2011, alle 21, presso la sede dell'Ordine dei Medici di Como, una Assemblea  Straordinaria. All'Ordine del Giorno il nuovo "ACCORDO REGIONALE" e tutti i retroscena dell'incontro alla Asl per le VACCINAZIONI. Sono invitati tutti i medici di medicina generale

giovedì 22 settembre 2011

RIBADIAMO IL CONCETTO: STACCHIAMO LA SPINA !!

Per Chi ancora non sia informato sull’ultimo Accordo regionale, ne riassumiamo i contenuti:
- la Medicina in Associazione “semplice” viene ELIMINATA

- le quote relative al SISS vengono retribuite solo 1,25 euro in luogo dei vecchi 3 (o, in alcune realtà 4,00) euro e solo al raggiungimento dell’85% delle prescrizioni di specialistica e farmaceutica.

Di fronte a tutto ciò la SNAMI non ha firmato e SMI e “Intesa” ci hanno seguito e (finalmente!) non hanno firmato. FIMMG si è invece subito affrettata a firmare! Ci domandiamo se i loro iscritti ne siano stati lieti, e se pure si siano rallegrati nel ricevere l’ultimo cedolino !..... forse qualcuno crede (si illude) di rifarsi con i CReG?!?...

Dunque l’appello è rivolto a Tutti : DOBBIAMO far sentire a Regione Lombardia il nostro dissenso, staccandoci dal SISS, che ormai non ci viene più remunerato: ciò al massimo potrebbe costarci una trattenuta dell’1,15%, pari a circa 50 - 60Euro per un massimalista (che compenseremo ampiamente comperando un toner in meno, visto che le barre del SISS ce lo prosciugano)!

Lo sciopero telematico del marzo scorso ha molto disturbato la Regione……..dunque dobbiamo essere ancora più numerosi nello STACCARE LA SPINA ad interim.

Questa conclusione è stata votata e condivisa all’unanimità da tutti i Colleghi che di volta in volta stiamo incontrando nelle assemblee che stiamo facendo a Milano e in Provincia.

RICORDIAMO che dal 13 SETTEMBRE non è più obbligatoria la consegna del cartaceo relativo alla copia per il datore di lavoro dei CERTIFICATI di MALATTIA. Su richiesta del paziente va consegnata comunque la copia per il lavoratore.

SUGGERIAMO di NON PRESENTARSI all’ORDINE dei MEDICI per la prima convocazione delle prossime ELEZIONI (prevista per il 24-25-26 Settembre)

In tale occasione si dovrebbe raggiungere un quorum molto alto (possibilità remota!). Dunque conservate la vostra volontà di voto per la seconda convocazione, che vi perverrà per il mese di novembre prossimo.

mercoledì 21 settembre 2011

Vaccinazioni, lettera ai colleghi

Marzio Gusmaroli rappresentante in Comitato di Distretto di Como eletto nella lista Snami ha di sua iniziativa inviato ai suoi interlocutori della ASL una richiesta di informazioni e non ricevendo risposta scrive ai colleghi …….

Cari Colleghi,in qualità di componente del Comitato di Distretto di Como giorni fa vi ho richiesto informazioni sulla questione delle vaccinazioni antinfluenzali. Non ho ricevuto risposte direttamente da voi ma da un articolo pubblicato dal Corriere di Como, mi aspettavo che nel rispetto reciproco si facesse attenzione almeno alla forma. L'intera vicenda ha del grottesco se si insiste nell'affermare che per una dimenticanza non sono stati stanziati a bilancio i fondi per corrispondere ai MMG il compenso per le vaccinazioni antinfluenzali. Chiunque fosse responsabile dell'accaduto avrebbe almeno cercato una soluzione alternativa, ne avrebbe informato per tempo gli interessati ed avrebbe concordato una soluzione soddisfacente per tutti. Ma così non è stato. Si pubblica che la spesa per le vaccinazioni è eccessiva dimenticandosi che è regolata da una legge nazionale, l'ACN della medicina generale. Si chiede ai MMG di eseguire le vaccinazioni gratuitamente e si offrono compensi al ribasso alle strutture.Si cerca di mettere in cattiva luce la professionalità dei MMG dimenticandosi che grazie al loro sforzo si sono risparmiati negli anni migliaia di euro in ricoveri ospedalieri per complicanze dell'influenza consapevoli che il loro intervento ha contribuito a raggiungere percentuali di copertura vaccinale elevate, come richiesto dagli organi istituzionali.Non si pubblicano i dettagli di altri progetti già a bilancio. So che a breve si svolgeranno incontri con i rappresentanti sindacali e mi auguro che si possa inventare soluzioni di buon senso, vedo altrimenti difficile perseguire la strada della collaborazione se si chiede ai MMG di continuare a subire prevaricazioni.Buon lavoro,Marzio Gusmaroli - Comitato di Distretto Como  

Vaccinazioni: articolo Corriere di Como

La ASL allo scoperto. Le indiscrezioni del “Corriere di Como” di domenica hanno trovato conferma in una intervista al DG pubblicata sulla stessa testata ieri mattina nella quale si cerca di addossare già da ora ai MMG il probabile flop della campagna vaccinale. Snami, che si era ripromesso di non rilasciare pubbliche dichiarazioni fino a giovedì, ha risposto con poche righe che verranno pubblicate domani.

Per questa sera è stata organizzata in Ordine un’intersindacale di preparazione all’incontro con la ASL.

Alleghiamo il testo dell’articolo, senza commenti …
Salute L'azienda sanitaria conferma i tagli e intende chiedere ai medici di erogare gratuitamente il farmaco L'AsI: «Vaccinazioni solo a costo zero» II direttore: «Il denaro non ci. Faremo confluire i pazienti in 16 ambulatori»
Vaccinazioni antinfluenzali a costo zero. È questo l'obiettivo del direttore generale dell'Asl di Como, Roberto Bollina, che esce allo scoperto dopo le anticipazioni sui tagli previsti per l'imminente campagna di prevenzione del virus. «I soldi non ci sono», dice. Nel 2010, il conto delle spese per la sola somministrazione del vaccino ha sfiorato quota 600mila euro, cifra cui si deve aggiungere poi il costo del farmaco. Fondi che sono stati azzerati. L'azienda sanitaria chiederà dunque ai professionisti di erogare gratuitamente il farmaco. L'adesione naturalmente sarà volontaria e il rischio è una drastica riduzione dei punti di distribuzione del medicinale. «Sul territorio provinciale abbiamo 16 ambulatori vaccinali - spiega Bollina - e qui faremo confluire una buona parte dei pazienti».
«Niente soldi, le vaccinazioni si faranno ma a costo zero». L'Asl: «Faremo confluire una buona parte dei pazienti nei nostri 16 ambulatori»
«I soldi non ci sono. La campagna vaccinale si farà e su questo voglio ranquillizzare tutti . Ma sarà una campagna a costo zero». Il direttore generale dell'Asl Roberto Bollina esce allo scoperto dopo le anticipazioni sui tagli previsti per le imminenti vaccinazioni antinfluenzali. I fondi che gli anni scorsi venivano utilizzati per pagare i medici che somministravano il siero sono stati azzerati e l'azienda sanitaria chiederà dunque ai professionisti di erogare gratuitamente il farmaco. L'adesione naturalmente sarà volontaria e il rischio è una drastica riduzione dei punti di distribuzione del medicinale. Nel 2010 il conto delle spese per la sola somministrazione del vaccino ha sfiorato quota 600mila euro, cura cui si deve aggiungere il costo del farmaco. Protagonisti assoluti dell'operazione dello scorso anno sono stati i medici di medicina generale, che hanno vaccinato l'80% dei pazienti che hanno aderito alla campagna preventiva. Per ciascuna iniezione, ai camici bianchi veniva riconosciuto un pagamento di circa 6 euro, cifra che saliva a 10 in caso di pazienti assistiti a domicilio. Facilmente intuibili i vantaggi per i malati, che avevano la possibilità di effettuare l'iniezione nell'ambulatorio del proprio medico concordando orari e modalità. Uno scenario che quest'anno sarà completamente stravolto. «Una spesa di quasi 600mila euro per le vaccinazioni è insostenibile - esordisce Bollina - Per quest'anno quei soldi non li abbiamo e quindi, ovviamente, non possiamo spenderli. Ci stiamo organizzando per garantire lo stesso servizio ai cittadini ma tagliando le spese. Non possiamo fare diversamente ma posso assicurare che i pazienti non saranno penalizzati». La riorganizzazione prevede innanzitutto un significativo aumento dei cittadini vaccinati direttamente dal personale dell'Asl. «Sul territorio provinciale abbiamo 16 ambulatori vaccinali e qui faremo confluire una buona parte dei pazienti - spiega il direttore generale di via Pessina - Tra i dipendenti dell'Asl ci sono 70 medici e a loro chiederemo di occuparsi della campagna vaccinale. Dirotteremo temporaneamente su questa attività anche professionisti che abitualmente si occupano di altri servizi. Qualsiasi medico può effettuare un'iniezione».
Nell'operazione saranno poi coinvolte tutte le strutture sanitarie del territorio, che siano pubbliche o private, purché accreditate. «Abbiamo effettivamente chiesto agli ospedali di collaborare - spiega Roberto Bollina - Nelle prossime ore avremo un incontro con i responsabili che ci diranno se aderiranno o meno alla proposta. Per vaccinare le persone le strutture non saranno pagate. Semplicemente, si tratterà di somministrare il vaccino, ai pazienti che lo richiederanno, in occasione di altre visite o esami programmati». Il tasto più dolente è quello dei medici di medicina generale. «Non è affatto nostra intenzione escluderli a priori, anzi- precisa il direttore generale dell'Asl di Como - Non posso però negare la questione economica. Il problema dei soldi c'è e non possiamo far finta che non esista. Nei prossimi giorni incontreremo i medici di medicina generale e chiederemo la loro collaborazione. In pratica, proponiamo loro di rinunciare a 6 euro di compenso nell'interesse del paziente   per garantire un servizio. Mi rendo conto che si tratta di un sacrificio, ma credo che sia sopportabile, quantomeno in un momento difficile come quello che stiamo attraversando. A tutti sono chiesti sacrifici, e i medici non possono fare eccezione. Quello che auspichiamo - conclude Roberto Bollina - è che mettano una mano sul cuore anziché sul portafogli. Del resto, posso assicurare che questa è da tempo la prassi nella maggior parte delle Asl della Lombardia». Anna Campaniello (Corriere di Como, 20/09/11)

martedì 20 settembre 2011

La ASL di Como prosegue nel disegno di smantellamento della Medicina Generale:Tagliate le vaccinazioni anti-influenzali

La direzione sanitaria dell’ASL di Como ha chiesto venerdì, 16 settembre un incontro con i capi delegazione delle OOSS della Medicina Generale in Comitato d’Azienda per giovedì prossimo. E’ stato informalmente anticipato che verrà ufficializzato che non verranno più coinvolti i medici di Medicina Generale nella campagna vaccinale anti-influenzale annuale.
Questa situazione è unica in Lombardia. Da indiscrezioni sembra che questa situazione si sia creata per un errore nella compilazione del bilancio preventivo di settore 2011, fatto dal reggente delle Cure Primarie alla fine dello scorso, e sfuggito (?!?!) anche a colore che hanno confezionato il bilancio generale ASL.
Il problema è che non solo andrà perso, come era prevedibile nello scenario economico attuale, il premio per il progetto annuale sulle vaccinazioni, che seppure in entità ridicola negli ultimi anni, l’anno scorso era servito almeno al parziale rimborso spese di ben 14.000 accessi domiciliari, ma la vaccinazione come prestazione convenzionale PIPP.
Non si sa ancora se il MMG potrà fatturare alla Asl le vaccinazioni eseguite con vaccini acquistati e portati dal paziente, ma sicuramente non avrà a disposizione grandi quantità di dosi di vaccino gratuito per i pazienti over 65 come negli anni scorsi.
La notizia del tentativo di coinvolgimento di alcuni ospedali, erogatori del territorio e del volontariato ai quali è stato offerta la metà del valore contrattuale della prestazione, e della precettazione di tutti i medici dipendenti dei distretti fa pensare che non ci sia nessuna possibilità di una passo in dietro da parte dell’ASL. Anche perché: Possibile che si siano accorti del problema solo ora? Perché non ce ne hanno parlato prima?
Dopo i tagli a senso unico dello sciagurato contratto regionale, firmato in settimana dalla dirigenza regionale del solo sindacato di minoranza, questa decisione è un ulteriore taglio di risorse alla nostra categoria, dalla quale cancellano d’un colpo i sacrifici degli anni passati che hanno portato a numeri percentuali esorbitanti di copertura vaccinale sulla popolazione over 65 e della quale si sono fatti belli i dirigenti Asl di tutti i livelli che si sono succeduti negli anni.
Vengono dimenticati i grandi sforzi della categoria malgrado le siano stati imposti compiti impropri di facchinaggio, le grandi perdite di tempo per il recupero a singhiozzo dei vaccini, le cervellotiche e inutili rendicontazioni e gli effetti devastanti delle maldestre campagne di comunicazione attuate sul lavoro di tutti giorni. Si sbatte in faccia ai medici la situazione creata solo dalla disorganizzazione aziendale e il pressapochismo di alcuni suoi dirigenti. 
La preoccupazione per l’impatto dell’epidemia influenzale in termini di salute dei cittadini, l’aumento di lavoro dei medici e la pressione sugli ospedali molto prevedibile con una bassa copertura della nostra popolazione è grande, come quella per la credibilità di tutto il sistema, quando dopo anni di grande spinta verso la vaccinazione anti-influenzale, si mettono i paletti ai cittadini che la vogliono eseguire.
SNAMI conferma il blocco dell’invio delle prescrizioni al SISS e se non verrà trovata una soluzione economica adeguata, si impegnerà in una campagna di informazione nella quale si metteranno in luce gli errori e la miopia della politica dell’ASL di Como e si chiederà solidarietà ai cittadini per resistere ai ripetuti e continui tentativi di smantellamento del attuale sistema di medicina del territorio.

SNAMI inoltre allerterà i cittadini sui pericoli della vaccinazione eseguita da personale che non conosce la loro storia e promuoverà poi un attento monitoraggio delle attività delle strutture che si sono prestate a questa speculazione segnalando prontamente ai NAS anche le minime trasgressioni agli standard regionali previsti per le vaccinazioni.

lunedì 19 settembre 2011

ACR Dichiarazione a Verbale dello Snami

SNAMI non firma il presente Accordo principalmente per le seguenti ragioni:

- riteniamo impossibile prendere in considerazione e condividere un ACR in pejus, proprio in un momento in cui la Categoria ha lasciato e lascerà sul tappeto dal 15 al 20% dei compensi in seguito al blocco di molti anni delle trattative nazionali; tuttavia, il Medico Convenzionato (che, notoriamente, NON ha uno stipendio fisso) deve continuare ad erogare un servizio di qualità ai propri pazienti, che possono revocarlo in qualsiasi momento e per questa ragione deve mantenere alto il livello delle prestazioni erogate; bisogna imparare a riflettere sul fatto che il Medico Convenzionato deve acquistare beni e servizi per la propria attività a prezzi di mercato sempre crescenti, ma eroga prestazioni gratuite ed all’interno del SSN;

 - non può essere accettabile la riduzione a 1,25 euro/anno/paziente per il SISS, oltretutto aumentando all’inarrivabile 85% il limite minimo delle prestazioni farmaceutiche e specialistiche prescritte attraverso il sistema; ci chiediamo perché non si voglia utilizzare il SISS a vantaggio del paziente, ad esempio per far emergere patologie e non come mero strumento di controllo della spesa

- siamo assolutamente contrari all’abolizione della medicina in associazione semplice, che ha fornito un’importante risposta di salute in moltissime realtà lombarde

- siamo contrari ai fondi a riparto (cfr “Fondo di qualificazione dell’offerta”) che rappresentano unicamente un modo per parte pubblica di far lavorare sempre più medici a compensi sempre più risicati e spendendo sempre la stessa cifra

- siamo contrari alla previsione di vincolare l’erogazione dell’indennità sul “Governo Clinico” ai CReG, come sembra intendere il pento 4 dell’ACR

- riteniamo che non si sia minimamente percorsa l’idea di SNAMI di riattivare la Medicina Scolastica, rinvigorendola ed affidandola ai Medici di Medicina Generale ancora privi di un incarico a tempo indeterminato; riteniamo questo Servizio un importantissimo investimento per il futuro attraverso l’educazione sanitaria e la prevenzione che si potrebbero realizzare

- esprimiamo il nostro assenso al punto 8 dell’ACR, ma riteniamo che la Regione avrebbe dovuto porre maggiore attenzione al problema dei Colleghi che frequentano il Triennio di Formazione in Medicina Generale pareggiando, finalmente, le loro borse di studio a quelle percepite dai Colleghi specializzandi.

Assemblea Snami

SNAMI ha indetto per venerdì 23 settembre 2011, alle 21, presso la sede dell'Ordine dei Medici di Como, una assemblea straordinaria. All'ordine del giorno il nuovo "Accordo Regionale". Sono invitati tutti i medici di medicina generale

venerdì 16 settembre 2011

Ultima ora: niente più vaccinazioni per i MMG di Como

Scandaloso! La Asl di Como ha deciso di non coinvolgere più i medici di medicina generale nella campagna antiinfluenzale. A breve un approfondimento su questo ulteriore sopruso.

E' UFFICIALE: ANCHE "INTESA SINDACALE" E S.M.I. NON FIRMANO L'ACCORDO REGIONALE 2011-12

FIMMG è la sola firmataria del terrificante Accordo Regionale 2011-12 in pejus, che, tra le altre cose, CANCELLA LE ASSOCIAZIONI SEMPLICI e "concede" ai Medici "quattro lenticchie" per il SISS.

Ci auguriamo che Regione Lombardia ci ripensi e riprenda le trattative. Altrimenti verranno decise ulteriori contromosse sindacali (e non). Ci complimentiamo davvero con i Colleghi delle altre due organizzazioni sindacali: il virus SNAMI del "coraggio delle scelte difficili" ha contagiato anche gli altri!
E' prevista un'intersindacale a breve per concertare i prossimi passi.
NEL FRATTEMPO CONTINUA LA PROTESTA: TUTTI I COLLEGHI CONSULTATI FINORA SONO D'ACCORDO... NON USIAMO IL SISS!

RIPETO: SE NON ORA, QUANDO?

Roberto Carlo Rossi

mercoledì 14 settembre 2011

Ultimora: Regione Lombardia fa solo una parziale marcia indietro

I pochi risultati ottenuti grazie alla ferma protesta di SNAMI

Nel Luglio di quest’anno nell’ultima infuocata riunione del tavolo Regionale, il Direttore Generale Sanità Dottor Carlo Lucchina, annunciava che Regione Lombardia non avrebbe più pagato ai Medici di Famiglia quanto previsto dagli accordi regionali (incentivo per il SISS , incentivo per Associazione semplice e Reti, Quota A e B, incremento regionale di ADI e ADP ecc. ecc.).
SNAMI di fronte a tali decisioni unilaterali abbandonava il tavolo di trattativa, denunciava su tutti i giornali la politica regionale di risparmio sulla medicina del territorio e alla prima riunione di Consiglio Regionale proclamava lo stato di agitazione, spingendo i
Colleghi al distacco dal SISS (se non ce lo pagano perché farlo?) e i Colleghi in massa cominciavano a “staccare la spina”. Intanto altre forze sindacali altrettanto indignate per il comportamento di Regione che fanno?... si consultano e poi?... si consultano e poi?....si consultano … stanno consultandosi ancora adesso. Nel frattempo la protesta di SNAMI , e di TUTTI i Colleghi che pur non essendo SNAMI ci hanno seguito, ha indotto ad una parziale marcia indietro la Regione Lombardia che, nel Comitato Regionale di oggi, ha comunicato di aver deciso di continuare a pagare le Reti  (ma non le Associazioni semplici) e incentivare il SISS con 1,25 euro/paziente/anno all’ raggiungimento dell’85% del prescritto
Ma vedrete che qualcuno avrà il coraggio di dire che il dialogo e la consultazione (ma chissà cosa si saranno detti?) ha portato questi grandi risultati!! SNAMI comunque non si accontenta di queste briciole,  non firma e non ferma la propria protesta,  ma chiede con forza di ripristinare lo “status quo ante” condizione indispensabile per riprendere qualsiasi trattativa sindacale, altrimenti proseguiremo la protesta. Incredibilmente FIMMG ha già firmato questo contratto in pejus (e quasi sicuramente firmeranno anche “Intesa” e “SMI” a breve…). SNAMI invece sta intraprendendo azioni legali contro l’abolizione degli incentivi per le associazioni semplici.

Colleghi: la fermezza paga sempre!
Non utilizziamo più il SISS (tranne che, per il momento, per i certificati di malattia)! Non cediamo! Come ribadito nell’Accordo Regionale l’unica sanzione sarà la trattenuta dell’1,15%
circa 60 euro al mese per un massimalista (che peraltro con molta probabilità verrà applicata comunque, poiché l’85% di prescrizione SISS è praticamente irraggiungibile). Se saremo in molti a protestare dovranno per forza cedere! Facciamo vedere a parte pubblica e ai sindacati firmaioli che i Medici Convenzionati hanno una dignità e non si comprano con quattro lenticchie. Ma se tutti avessero il coraggio e la dignità almeno una volta di NON ACCETTARE accordi sempre peggiori…… Ma se tutti avessero il coraggio di NON FIRMARE…. non sarebbe un mondo migliore?

Roberto Carlo ROSSI

martedì 13 settembre 2011

Convocato per oggi il Comitato Regionale

Pubblichiamo il punto di partenza della trattativa di oggi e cioé un riassunto delle "proposte" (totalmente inaccettabili) di Regione Lombardia, avanzate nel Comitato della fine di luglio 2011 (ringraziamo il Dott. Piergiorgio Muffolini, Addetto Stampa Regionale, di Brescia, e il Dott. Dario Sinapi, Tesoriere Regionale, di Varese, per averlo redatto).
E' del tutto evidente che, per poter essere anche solo discussa da SNAMI, qualsiasi piattaforma dovrà invece partire almeno da quanto previsto nell'ultimo ACR e quindi almeno dallo status quo.
Vi terremo informati.
Queste le "proposte" avanzate in luglio:
L’incentivo per il SISS verrebbe così modificato: da ottobre 2010 la voce rimborso siss non esiste più e Regione Lombardia riconoscerà una cifra di 70,00 forfetaria mensile € che si aggiungono ai 77,00 € previsti dall’ACN; dal mese di giugno 2012 una società si occuperà della fornitura hardware e software per i MMG; ovviamente i MMG che hanno già ricevuto i 3,00€ per paziente da gennaio si vedranno decurtare la cifra percepita.
Medicine in associazione: dall’ 1 gennaio 2011 le forme associative semplici non verranno più riconosciute,(-­-2,80 € per paziente) la medicina in rete verrà retribuita con 1,00€ paziente anziché € 4,70.
Le quote a riparto per l’aumento delle ore di ambulatorio e per il personale di studio e/o infermieristico non verranno riconosciute né per il 2010 né per il 2011.

RIASSUMENDO:
SISS: -- 3,00 (o 4,00 in alcune ASL) € /paziente/anno; vengono riconosciuti provvisoriamente €70,00 mensili forfetari, indipendentemente dal numero di pazienti e solo fino a giugno 2012.
MEDICINA IN ASSOCIAZIONE da 2,80 € per paziente a 0.
MEDICINA IN RETE da 4,70 € a 1,00 € a paziente. Le reti potranno continuare a percepire 4,70 € solo se attueranno l'apertura al sabato e nei prefestivi.
INCENTIVO AUMENTO ORE PER PERSONALE DI STUDIO abolito il fondo da € 1.000.000,00
QUOTA A e QUOTA B: abolito il fondo da € 9.000.000,00
GOVERNO CLINICO (con risorse dell’ACN) verrà onorato in due parti, ma la prima del 20% (prima era del 50%) e la seconda dell’ 80% a conseguimento degli obiettivi.
VENGONO INVECE MANTENUTI GLI INCENTIVI PER LE MEDICINE DI GRUPPO.
LE NUOVE MEDICINE DI RETE E GRUPPO VENGONO RICONOSCIUTE FINO AL 31 DICEMBRE 2010, ma verranno pagate solo dal 1° gennaio 2011.

giovedì 8 settembre 2011

Stacchiamo la spina!


Una delle forme primarie di libertà per qualsiasi uomo è quella di essere pagato la giusta "mercede” per il suo lavoro. La Regione Lombardia ha comunicato alle forze sindacali alla fine di luglio (e ai Medici in pieno agosto) che, in base a quanto disposto dal Decreto del 14 luglio 2010, non intende più pagare i Medici per l'utilizzo del SISS. In tale decreto, infatti, si dice che i medici che non arrivano all'80% delle prescrizioni di farmaceutica e specialistica saranno penalizzati così come previsto dall'ACN.
L'ACN, all'articolo 59 ter comma 2, prevede la penalizzazione dell'1,15%. La Regione ha sospeso i pagamenti di numerose altre indennità e ha fatto anche sapere che non pagherà più le associazioni semplici e le medicine in rete, a meno che i medici si prestino ad aprire gratuitamente gli ambulatori il sabato e i prefestivi.
Un altro sindacato della Medicina Generale consiglia cautela, consultazioni, dialogo… Noi notiamo che vi è l'imposizione di Legge relativamente al rilascio dei certificati on line. Quindi consigliamo di utilizzare il SISS per il rilascio dei certificati stessi. Questo, naturalmente, fino a che non si arriverà alla sospensione di tutto il lavoro informatico del medico mediante opportune azioni di sciopero. Per il resto, per dignità, per rispetto verso noi stessi e verso i nostri pazienti...

STACCHIAMO LA SPINA!
Se saremo in tanti dovranno cedere.
SE NON ORA, QUANDO
Dott. Roberto Carlo Rossi

martedì 6 settembre 2011

Il senso di responsabilità dei Medici Convenzionati

Al Direttore Generale Sanità
Regione Lombardia


Egr. direttore,
leggo che, secondo Regione Lombardia, i Medici di Famiglia non avrebbero dimostrato il dovuto senso di responsabilità nell’ambito della trattativa per il rinnovo dell’AIR.
Il Consiglio Regionale SNAMI che presiedo ha deciso lo stato di agitazione nella seduta di venerdì 2 settembre 2011. A prescindere da questo fatto voglio tuttavia replicare in merito a quanto sopra. Spero davvero che tale affermazione sia stata uno “sbotto” di qualche funzionario un po’ troppo zelante, oppure sia stata una battuta “sparata” alla stampa nell’ambito della dialettica di un difficile rinnovo contrattuale. Sarei invece seriamente preoccupato se tale frase fosse stata profferita in maniera ponderata.
Non ho mai capito il motivo (o forse lo capisco anche troppo bene) per il quale non si vuole prendere in considerazione il fatto che il Medico di Assistenza Primaria (ma un poco anche tutti gli altri Medici Convenzionati) è un professionista che deve affrontare dei costi di produzione e un rischio di impresa. Gli affitti a Milano, a Brescia, a Como e in qualsiasi città e località turistica lombarda sono oramai intorno ai 1000 – 1200 euro al mese. ...E mi fermo qui, per non snocciolare il peana relativo ai continui aumenti di luce, telefono, benzina, etc.
Il livello qualitativo della prestazione erogata al paziente viene valutato dal paziente stesso, il quale, avendo a disposizione altri 7999 medici di famiglia lombardi, può (giustamente) cambiare medico in un amen. In altri termini, se il Medico perde la fiducia dei suoi pazienti rimane senza stipendio. Cosa che, ovviamente, non succede ai Colleghi della Dipendenza.
In sintesi: se al Medico di Famiglia non viene aumentato lo “stipendio”, egli, anno dopo anno, mese dopo mese, prenderà SEMPRE DI MENO proprio perché dovrà tenere un livello alto nell’erogare le proprie prestazioni e dovrà continuare a comprare (a costi crescenti) i servizi e gli strumenti che gli consentono di lavorare.
Vedo che sempre più Medici di Assistenza Primaria SONO COSTRETTI ad andare a lavorare in studi posti a fianco di farmacie.
Vedo che sempre più Medici chiedono un sussidio economico e l’assistenza dell’ENPAM perché NON HANNO NEANCHE I SOLDI PER MANGIARE. A memoria di chi mi ha preceduto, tali eventi, in tale diffusione ed ampiezza, non si erano mai verificati in passato.
Seguiranno e continueranno poi il confronto (anche aspro) e le azioni sindacali (anche dure) e non voglio qui entrare nel merito specifico della trattativa. Ma queste quattro righe mi sembrava giusto scriverle.

Cordiali saluti



Roberto Carlo Rossi
Presidente SNAMI Lombardia

lunedì 5 settembre 2011

Siss, staccare la spina


Riceviamo dal Presidente Provinciale Snami di Como e pubblichiamo.

Finalmente avete capito che Regione Lombardia è addirittura andata ben oltre le minacce che nel periodo ferragostano avevano progettato nella “manovra” contro i medici. Infatti, in maniera degna solo dei pirati , Regione Lombardia ci ha portato via la quota relativa all’utilizzo del Siss. Penso che la prima cosa da fare, come risposta immediata a questo furto, sia quella di staccare la spina del Siss. Così si accorgeranno immediatamente di quanti siamo! Personalmente, oggi lunedì 5 settembre, al mio rientro dalle ferie, ho già staccato la spina del Siss, anche se il Consiglio Regionale Snami di venerdì 3 settembre ha esaminato il problema e conta di intraprendere adeguate iniziative a breve, per ora è stato procalmato lo stato di agitazione. Giovanni L’Ala

Trattative rinnovo ACR: proclamato lo stato di agitazione

Il Consiglio Regionale SNAMI Lombardia, nella seduta del 2 settembre 2011, ha deliberato di proclamare lo stato di agitazione della categoria dopo aver appreso quanto "proposto" e poi attuato da Regione Lombardia in merito al rinnovo dell'A.I.R.

Come noto, Regione Lombardia ha sospeso, in pieno agosto e con atto unilaterale, le indennità relative al pagamento SISS, al governo clinico, all'aumento degli orari di studio, all'aumento degli orari del personale di studio, agli incentivi (peraltro ridicoli!) su ADI e ADP. Ha inoltre minacciato di sospendere il pagamento delle reti (e delle associazioni semplici). Si tratta di atti senza precedenti e di grave turbativa della trattativa, evidentemente posti in essere per ingenerare panico e scompiglio nei Medici di Famiglia al fine di indurre "qualcuno" (parecchio più debole di noi) a firmare un ACR pesantemente in pejus.

SNAMI non si fa e non si farà impaurire da questi "mezzucci", né dal livore diretto contro i Medici di Medicna Generale, né dai proclami di "guerra" della Direzione Generale. La categoria, fanalino di coda rispetto al resto d'Europa (e d'Italia!), ha già lasciato sul terreno moltissimi denari con il blocco per ben quattro anni delle trattative a livello nazionale, tenendo conto che il Medico Convenzionato deve continuare a comprare, a costi crescenti e di mercato, quei beni e servizi che gli consentono di lavorare e di dare un servizio di qualità ai pazienti. Non è quindi più possibile sottoporre questi professionisti ad ulteriori sacrifici.

Seguiranno inevitabili numerose e reiterate iniziative di carattere sindacale, pur dopo i passaggi prescritti dalle vigenti normative. Nel frattempo e nell'attesa di atti di maggior impatto, ribadiamo il consiglio a tutti gli iscritti di lavorare solo secondo quanto previsto dall'ACN comunicando da subito la sospensione di tutti quei sevizi aggiuntivi che finora erano stati pagati da Regione Lombardia.
il Presidente Regionale SNAMIDott. Roberto Carlo Rossi

Snami: certificati on line, soddisfazione a metà

Lo prevede l’intesa raggiunta oggi pomeriggio nell’ambito del tavolo di monitoraggio della certificazione telematica. Alla riunione, convocata dal ministero della Funzione pubblica, erano presenti le principali confederazioni delle imprese e i sindacati della medicina di famiglia, tra le quali lo Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani). «Siamo soddisfatti per l’accordo» è il commento del presidente nazionale, Angelo Testa «ma soltanto a metà. Perché se è vero che lo stop all’attestato cartaceo solleva i medici da una piccola parte delle incombenze piovute sul capo con la certificazione on line, è anche vero che il sistema ancora lamenta gravi ritardi». Il riferimento è all’attività certificativa delle strutture sanitarie pubbliche e private, nella quale, quando va bene, continua a prevalere pesantemente l’uso della carta. «Nel corso dell’incontro» spiega Testa «gli operatori privati hanno fatto capire di avere grossi problemi ad adeguarsi. Sulle strutture pubbliche, invece, è stato promesso un impegno nei mesi a venire per l’informatizzazione, ma resta il fatto che a oggi l’invio telematico è garantito in massima parte dai soli medici di famiglia».


Per quanto concerne l’attestato al dipendente, infine, nel corso della riunione l’Inps ha annunciato l’intenzione di mettere a punto un servizio che garantirà al lavoratore la trasmissione via sms del numero identificativo del certificato trasmesso on line dal medico. «Il servizio però» aggiunge ancora Testa «partirà soltanto nei prossimi mesi, quindi dal 13 settembre il medico potrà comunicare al paziente il numero verbalmente oppure con un semplice appunto cartaceo».