La campagna influenzale a Como, precisazioni di Gianluigi Spata
In riferimento a quanto pubblicato dal Corriere di Como di oggi, a firma Anna Campaniello, il presidente dell’Ordine di Como, sottolinea come nell’articolo non emerga con chiarezza un aspetto fondamentale, ovvero la scelta del metodo, evidenziato più volte nell’intervista con la giornalista. Gianluigi Spata vuole quindi ribadire attraverso il sito dell’Ordine il concetto che resta alla base della posizione dell’Ordine: “La collaborazione che oggi viene caldamente invocata dal direttore generale della Asl Roberto Bollina, andava richiesta ai medici prima che fosse presa una qualsiasi decisione sulle vaccinazioni. Se fosse stato instaurato per tempo un tavolo sulla “campagna contro l’influenza”, certamente sarebbe stata trovata una soluzione con la collaborazione di tutti i medici di medicina generale. Nonostante questo non sia successo, i medici, ancora una volta, si stanno dimostrando disponibili a trovare una soluzione.
CREDO CHE SIA UN PIANO BEN PRECISO DEL DG: MI PARE IMPROBABILE CHE SI SIANO "DIMENTICATI" DI METTERE LA SPESA A BILANCIO: SONO LE PROVE GENERALI PER VEDERE SE CE LA FANNO SENZA DI NOI.
RispondiEliminaSE LE VACCINAZIONI SARANNO POCHE E SI INTASASSERO I PS DEGLI OSPEDALI OPPURE CI SCAPPASSE QUALCHE MORTO, ALLORA BOLLINA DOVRA' RISPONDERNE ALLA MAGISTRATURA: UNICO IN LOMBARDIA A NON AVER PREVISTO UN PIANO VACCINALE!!
CI TOCCA RIMPIANGERE ANTINOZZI?