IL DECRETONE SANITA'
Lo sport del momento del “chi spara la balla più
grossa” distrae ad arte dal vero processo in corso: la delegittimazione del
SSN e il passaggio a forme di assistenza sanitaria privata e con le
assicurazioni.
E' un delitto aver cercato di far capire ai cittadini
che ci sarà un ambulatorio aperto 24 ore.
Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami <Non so se ci sia una regia occulta nel disegno di delegittimazione del sistema sanitario nazionale, processo che certamente è in essere. Nella stragrande maggioranza, stampa, politica, regioni e sindacati denunciano le stesse criticità da noi gridate ai quattro venti, di metodo cioè nessun confronto e di sostanza, cioè non ci sono soldi. Che poi un altro Sindacato, plauda con soddisfazione al decreto non ci importa e siamo fieri di essere su posizioni opposte. Comunque non rappresenta tutti i medici italiani, anzi tenendo conto degli altri sindacati e dei non sindacalizzati non li rappresenta affatto neanche numericamente.
La sanità
non potrà mai essere, per noi dello Snami, tema che necessita di decretazione
legge d'urgenza ma ha estremo bisogno di confronto. Il Ministro e qualche suo consigliori
non si sono accorti che la continuità dell'assistenza 24 ore su 24 è già
normata per convenzione e di fatto esiste già con la copertura della guardia
medica dei notturni, prefestivi e festivi. L'inattuazione nella gran
parte d'Italia dei gruppi e delle forme di rete tra medici, dipende dal fatto
che le regioni hanno contratto i fondi per questioni di bilancio e “concedono”
questi istituti ad una percentuale molto bassa dei medici che ne fanno
richiesta. Per citarne una per tutte, la Sardegna, in cui viene soddisfatta
solo al 24 % la richiesta dei medici per
la rete e al 23 % per il gruppo. Oppure dobbiamo supportare il rosso delle
regioni con i nostri magri guadagni pagando di tasca i soldi per strutture, attrezzature,
corsi di formazione e ristrutturazione del compenso?
Non
dimentichiamoci che il nostro sistema sanitario nazionale, uno dei migliori al
mondo, spende in assoluto meno per la sanità di tutti gli altri paesi avanzati.
Occorre ribadire che ci sono stati tagli lineari in sanità e sino ai prossimi
anni dovremo fare i conti con circa 20 miliardi di euro in meno tolti al fondo
sanitario nazionale. E' ora di smetterla di dare le colpe al territorio per le
disfunzioni del pronto soccorso. Il problema è la corsia preferenziale gratis,
la programmazione sbagliata e i tagli indiscriminati che hanno di fatto
sottodimensionato i pronto soccorso che continuano a funzionare grazie
all'impegno costante dei colleghi che vi operano. Come Snami vogliamo guardare
responsabilmente al futuro e al cambiamento ma siamo abbastanza adulti per
continuare a sentire le favole che le regioni con la revisione della spesa
avranno le risorse da investire nel territorio.> Conclude il leader dello
Snami <Pronti al confronto sui miglioramenti, alla concertazione su come
promuovere la prevenzione e i corretti stili di vita. No alle bugie ai
cittadini e alla delegittimazione del SSN in corso perché la risposta alle
disfunzioni, che non dipendono dei Medici, sia il “buttarsi” nel privato e
nelle assicurazioni sanitarie. Della serie “andate a raccontarla a
qualche altro che il businnes non sia dietro l'angolo ! “>
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