venerdì 7 settembre 2012

SPARIRANNO GLI STUDI MEDICI DA MOLTI PICCOLI COMUNI ITALIANI



APPROVATO IL DECRETO BALDUZZI
FESTIVAL DELLA DISINFORMAZIONE, IL POPULISMO COME ELEMENTO DISTRATTORE E LA CORREITA' DEI SOLITI NOTI.

Approvato il Decretone Sanità che già nei giorni scorsi aveva trovato contrarietà nelle Regioni, tra le Associazioni dei Cittadini e tra tutti i Sindacati Medici, escluso una piccola minoranza. Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami, esprime la contrarietà assoluta del Sindacato che dirige e propone una sua analisi degli eventi <Norme anti Medici di Medicina Generale  perchè si vogliono mortificare le professionalità svilendo il rapporto medico paziente, costringendo ad aggregazioni forzate tanto care a regimi del passato ormai morti e sepolti. Contro i pazienti perchè accentrando l'assistenza medica in strutture di 20-25 medici automaticamente verrà cassata la presenza di quei professionisti dai piccolissimi centri e frazioni spesso distanti dal paese principale e dalla sede delle ipotetiche nuove strutture. Ad oggi la diffusione degli studi medici in tutta Italia è una caratteristica irrinunciabile alla presenza medica capillare nel territorio e fiore all'occhiello del SSN italiano in tutta Europa. Immagino cosa succederà in una struttura con 20 medici in cui circoleranno almeno 800 persone al giorno, con un parcheggio per almeno 300 vetture! Presumo quindi che l'ubicazione sarà periferica. Non avevamo certo bisogno di mutuare la grande distribuzione e gli ipermercati per andare ad infognarci in situazioni di caos, di attese e dell'assistenza sanitaria dei numeretti come in salumeria. Aumenteranno sino a decretarne la scomparsa le criticità di quella parte di assistenza sanitaria notturna e festiva che aveva solamente necessità di essere rafforzata e che invece da anni è stata abbandonata ad una lenta agonia> Angelo Testa continua nell'elencare tutti gli elementi distrattori che sono stati posti in essere in questo contesto nei confronti dei cittadini <Si è voluto artatamente far credere ai pazienti che potranno rivolgersi a strutture efficienti di assistenza sanitaria presenti nel territorio 24 ore su 24, dove saranno visitati, faranno gli esami, l'ecografia e le radiografie in tempo reale. Chi non sarebbe favorevole a ciò? Anche io lo sarei. Peccato che ciò non è assolutamente vero perchè non ci sono i soldi per fare niente, i tagli programmati per la Sanità sono per adesso sino al 2015 e le Regioni denunciano in documenti ufficiali che l'assistenza sanitaria peggiorerà dal 2013. Dei sindacati medici che dicono sempre si al Governo, sia di Destra che di Sinistra, che oggi al Governo tecnico, non ne voglio parlare. Penso che i loro iscritti abbiano per l'ennesima volta tutti gli elementi per darne un giudizio negativo.>E intanto Snami convoca i propri dirigenti provinciali e regionali per fine mese per organizzare la presa di posizione e le azioni Sindacali da qui al Congresso Nazionale <Dure e senza far sconto a nessuno> conclude il leader dello Snami < perchè ne va di mezzo la nostra sopravvivenza e quella del Sistema Sanitario Nazionale >

2 commenti:

  1. MOLTO SCIC L'OROLOGIO DEL MINISTRO ! CHISSA CHE FACENDO 24 ORE AL GIORNO DI LAVORO POTRO PERMETTERMELO PURE IO ! DISPONGO CHE VENGA ESPOSTA COPIA SULLA NOSTRA LAPIDE !

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  2. Mi chiamo Adriana Mirabella, vivo a Catania, ho ventiquattro anni e ho perso mia madre da quasi sei mesi ormai. Ho passato novantacinque giorni in ospedale, dopo avere saputo che a mia madre le avevano diagnosticato un cancro al fegato inoperabile. Non sto qui a raccontare come si vive senza mamma, piuttosto voglio cogliere occasione per condividere l’articolo per far sapere al popolo italiano di ciò che sta accadendo. Le nostre strutture sono inadeguate, non funzionali, utilizziamo apparecchiature che non sono all’avanguardia, non c’è possibilità di poter stare accanto al proprio caro se non in condizioni pessime come dormire in corridoio su un divano sporco e duro, o in alternativa su una sedia. La descrizione si rifà alla realtà in cui viviamo giù al Sud. L’idea che ha presentato non è malvagia se venissero però riconosciuti i diritti a medici, infermieri e pazienti di poter i medici e infermieri svolgere la professione offrendo a loro tutte le migliori condizioni e lo stesso ai pazienti, i quali non devono essere “costretti” ad aspettare lunghe file di attesa per ricevere assistenza. Il paziente negli ospedali entra sia come paziente sia come infermiere, deve gestire lui la situazione e cercare di salvarsi la vita non grazie a chi dovrebbe in realtà svolgere questo lavoro quanto grazie al suo “istinto di sopravvivenza”. Concludo chiedendo a Voi la possibilità di costruire più strutture sanitarie perché la vita dell’Altro ha la stessa importanza della Vostra.

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