La
Uemo, “Union Européenne des Medicins Omnipraticien” , è una
organizzazione non governativa, la più importante d’Europa, che raccoglie la
rappresentanza di più di 500 mila medici di famiglia di 26 Paesi. E’ stata
fondata nel 1967 da 6 stati allora compresi nella Comunità europea. Ha sede
legale a Bruxelles e raduna le rappresentanze nazionali due volte l’anno in
sedi differenti.
Questi i compiti primari della Uemeo:
studiare e promuovere i massimi standards per la formazione, la pratica e
la cura dei pazienti nell’ambito della medicina di famiglia;
promuovere gli interessi etici, scientifici, sociali ed economici dei medici di
famiglia europei per garantire la loro libertà e autonomia delle cure;
presentare alle autorità europee e ed alle organizzazioni internazionali un
punto di vista unico dei membri pur nella diversità degli scenari di lavoro;
collaborare con altre organizzazioni europee di categoria per perseguire più
elevati standards di formazione, aggiornamento , etica ed efficacia delle cure;
L’affermazione italiana
L'elezione
dei suo membri è avvenuta durante la seduta autunnale della Uemo, tenutasi a
Istanbul nei giorni scorsi , ha visto un’importante affermazione della proposta
politica e professionale della Fnomceo, che ha visto coagularsi attorno al nome
di Aldo Lupo. In lizza per la presidenza Uemo, insieme all’Italia, c’era anche
la delegazione tedesca della Deutscher Hausärzteverband. L’assemblea
elettorale, inizialmente divisa tra due blocchi (Paesi del Nord Europa e
Mediterranei ), ha infine dato la sua preferenza alla candidatura italiana,
grazie al programma politico elaborato dalla delegazione italiana e sostenuto
dalla FNOMCeO, (fra i massimi dirigenti il nostro presidente Gianluigi Spata è
stato una dei più convinti) brillantemente presentato in assemblea dal neo
eletto presidente, Aldo Lupo, che ha speso la sua credibilità conquistata
sia a livello nazionale che internazionale, grazie anche ai 15 anni di
esperienza maturati in ambito UEMO.
Il Consiglio
Il
Board della Uemo è formato dal Presidente (Aldo Lupo di Torino), dal Segretario
Generale (Giuseppe Rivolta di Como) dal Tesoriere (Giuseppe Augello di
Agrigento) e da quattro vice presidenti di nazioni diverse, dei quali ogni anno
ne viene sostituito uno. Più due commissari delle massime associazioni europee
che di tutta la categoria medica. Dopo un anno di affiancamento con l’uscente
presidenza ungherese, la presidenza italiana entrerà nei pieni poteri il 1
gennaio 2015, per il quadriennio 2015-2018.
Il significato della presidenza
italiana
La
Federazione Italia degli Ordini dei Medici ha preparato accuratamente la
candidatura italiana di UEMO dopo la bocciatura di quattro anni fa, perché da
qualche anno gli indirizzi della politica sanitaria di una nazione sono sempre
più legati agli indirizzi europei e la possibilità di potere interagire
direttamente con il Parlamento europeo per condizionarne le scelte è
sicuramente ora un plus per tutti i medici italiani che può avere ricaduta
positiva sul peso della medicina generale nelle vicende italiane. Questa
opportunità sarà supportata anche con un importante impegno economico ed
organizzativo.
Obiettivi
Innanzitutto
quello di cercare un maggiore coinvolgimento nelle decisioni di tutte le
delegazioni nazionali in modo da rendere più forti ed efficaci le indicazioni
ai legislatori del parlamento europeo. In particolare l’impegno verrà
concentrato sulla qualifica dei medici di famiglia e sulle redistribuzione
delle competenze con le altre professioni sanitarie , sulla libera circolazione
dei professionisti e sulla salute dei migranti. Si cercherà di aumentare
l’influenza e la visibilità dell’organizzazione istaurando rapporti più stabili
e importanti con le agenzie europee dell’area sociale e sanitaria, nonché con
le società scientifiche (Wonca, Euract…). Un aspetto che sarà particolarmente
curato saranno i rapporti con i Media per affermare l’idea in cui crediamo
dell’irrinunciabilità in qualsiasi sistema sanitario nazionale della figura del
medico di famiglia, inteso come primo interlocutore del cittadino per la
salute.
I compiti del Segretary General
Non
è cosa molto definita perché Uemo è una organizzazione verticistica e quindi ogni
presidente può scegliere di gestire direttamente o demandare a qualche
componente del board . Il Secretary General è il suo più stretto collaboratore
sia nella gestione interna dell’organizzazione durante i meeting, fra un
meeting e l’altro, oltre a mantenere i contatti con le più importanti autorità
europee e le altre organizzazioni mediche rappresentando il presidente quando
necessario.
Le dichiarazioni di Rivolta
Pur
avendo esperienze recenti di frequentazione del Ministero della Salute e del
Assessorato alla Sanità regionale, per il dottor Giuseppe Enrico Rivolta il
dovere di operare in un ambito internazionale così importante sarà sicuramente
un’esperienza stimolante. “Un aspetto molto positivo –dice Rivolta - sarà il
confronto con realtà professionali nazionali diverse, anche se non è una novità
per me che da sette anni rappresento il nostro Paese in questa organizzazione,
ma sarà ancora più importante per le occasioni e l’accesso a informazioni
legate all’incarico. Sono un po’ intimorito però dalla massa di documenti che
andranno studiati nel prossimo anno per costituirsi il background necessario
per essere poi operativi. Di contro – aggiunge Rivolta - è stato un piacere
ricevere le felicitazioni di diversi colleghi conosciuti negli anni in giro per
l’Italia e che non sentivo da tempo”. Per quanto riguarda il suo impegno
locale, il medico è ancora prudente: “Non sono ancora in grado di dare
una risposta perché non abbiamo ancora ipotizzato la suddivisione dei compiti
all’interno del board, c’è comunque un anno di affiancamento che sarà prezioso
per capire come funzione la macchina. L’intenzione comunque, se per mancanza di
tempo di dovessero fare delle scelte, sarà quella di non trascurare l’impegno
locale, perché i qualsiasi caso non bisogna perdere contatto con la base e la
realtà professione quotidiana. Questo perché – conclude Rivolta - in un
momento di imminenti cambiamenti epocali del modello organizzativo della
medicina di famiglia, sarebbe un grande errore lasciare il campo ad amministratori
locali con una visione “ospedalocentrica” e con una cultura della medicina del
territorio molto limitata.
Per
statuto, UEMO non prevede alcun compenso per nessuno dei suoi dirigenti. Sono
previsti invece rimborsi spese che coprono, oltre agli spostamenti,
appena le spesa dei medici sostituti.