“Di tutte le malattie l'ignoranza è la più pericolosa,
fuori i partiti politici dalle nomine della sanità”
fuori i partiti politici dalle nomine della sanità”
Roma 24 gennaio 2013 - Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami ritorna sul silenzio assordante della politica sulla
sanità <Oggettivamente si sente poco parlare in questa campagna elettorale
di sanità che invece dovrebbe essere tra i temi più importanti sul cui
confronto maturare la scelta ponderata del voto. Se consideriamo il ventaglio
dei partiti che potrebbero prendere più consensi è imperante la calma piatta,
come se il tema sanità fosse marginale. C'è chi nel proprio programma
elettorale non ne fa neanche cenno, c'è chi affronta il tema in maniera
generica e superficiale pur dichiarando che è favorevole al sistema sanitario
pubblico, arrivando, dulcis in fundo,
a chi la spara davvero grossa dichiarando tra l'altro che i medici di famiglia
dovrebbero lavorare dentro l'ospedale. Eppure gli argomenti sul piatto della
bilancia sono tanti e scottanti: federalismo, ticket, piani di rientro, Lea,
ospedale e territorio. Su tutti la spada
di Damocle dei tagli economici progressivi, l'interventismo schizofrenico
di chi vorrebbe cambiare ad isorisorse e la delegittimazione scientifica del
sistema sanitario nazionale di chi vorrebbe lucrare su forme alternative di
assistenza sanitaria. Come Snami vogliamo difendere la natura pubblica e
solidale del nostro sistema sanitario ricordando che l'Italia è uno dei pochi
Paesi con un sistema sanitario pubblico ad accesso universale e vogliamo
inoltre rilanciare il territorio, attraverso la tutela dei Medici che vi
operano, partendo da una pregiudiziale: fuori
i partiti politici dalle nomine della sanità. Non per niente al sondaggio
del mese scorso proposto sul sito nazionale del nostro sindacato,alla domanda:
LA SANITA' E' DIVENTATA RISERVA DI CACCIA DELLA POLITICA,le risposte sono state
SI per il 96% e solo il 4% ha
risposto negativamente .Le cronache dei
giornali riportano quotidianamente l’insoddisfazione dei cittadini, delle associazioni, dei
sindacati e delle amministrazioni locali per le prestazioni del servizio
sanitario gestito da azzeccagarbugli di partito ed eccezionalmente, eclissi di
luna in anno bisestile, da
professionisti seri, liberi,ed autonomi. Lo SNAMI dice NO
aI Servizio Sanitario dei partiti
,arrogante, sprezzante e supponente,
pieno di incapaci, che rinforza e rinvigorisce ogni giorno di più la sua
vera funzione: RIANIMAZIONE DEI
POLITICI!
Il medico è un professionista e come tale deve ricevere il provento della propria attività dal soggetto assistito. Noi medici non siamo più i possessori della qualifica che abbiamo ma siamo in dipendenza di uno stato che frapposto tra noi ed i cittadini gestisce i soldi dei pazienti e li usa x fare di tutto eccetto che darci la giusta mercede. E' vero che il medico esprime la sua componente etica accettando un misero compenso pro capite ,che , come diceva un parcheggiatore di un ristorante di fronte alle scuse di uno che uscendo dopo la cena non aveva che pochi centesimi da dare,"con tanti pochi si fa molto" però non si deve esagerare specialmente se il medico vienepoi onerato di una quantità di spese ed obblighi aggiuntivi.
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