La cronaca
La seduta del Comitato d’Azienda è cominciata subito nella maniera sbagliata. Ad una giusta e civile rimostranza riguardo al non motivato cambiamento di sede della riunione, è seguita una esagerata reazione verbale del DS con la quale intimava (non si capisce a che titolo) ai nostri rappresentanti di lasciare la sala. Snami non ha raccolto la provocazione e la seduta è proseguita più tranquillamente.
La seduta del Comitato d’Azienda è cominciata subito nella maniera sbagliata. Ad una giusta e civile rimostranza riguardo al non motivato cambiamento di sede della riunione, è seguita una esagerata reazione verbale del DS con la quale intimava (non si capisce a che titolo) ai nostri rappresentanti di lasciare la sala. Snami non ha raccolto la provocazione e la seduta è proseguita più tranquillamente.
E’ seguita una precisazione del presidente del tavolo, su una richiesta della delegazione Snami, sul fatto che non fosse all’ordine del giorno l’approvazione del verbale della seduta precedente.
La seduta è proseguita con l’esposizione del presidente che proponeva, prendendo spunto dalla recente circolare regionale, il ridimensionamento del ruolo di SNAMI nel comitato: semplice uditore con un solo rappresentante. Il capodelegazione SNAMI si è detto non d’accordo con questa decisione, sostenendo che poiché SNAMI ha apposto recentemente una firma tecnica all’ACN, partecipa a tutti gli effetti ai tavoli regionali, e con diritto di parola anche a quelli aziendali, pur non potendo firmare accordi e ricevere il gettone di presenza. Ha citato due sentenze sull’argomento (producendo quella del Tribunale del Lavoro di Siena), nelle quali si dispone la completa reintegrazione di SNAMI nel Comitato Aziendale e ha affermato che nel caso di ricorso alle vie legali e di successo dell’iniziativa avrebbe chiesto l’annullamento del comitato in corso.
Vista la situazione, si è convenuto consensualmente di chiudere la seduta del Comitato. La ASL ha promesso che, viste le pressanti scadente istituzionali del governo clinico, sottoporrà in breve la questione ai suoi legali e comunicherà tempestivamente la sua posizione. La seduta si è sciolta solo dopo alcune comunicazioni informali della ASL delle quali daremo notizia nei prossimi giorni.
Snami Como è molto amareggiato nel constatare che quella di Como sia stata finora la sola ASL di una decina che abbiano effettuato comitati aziendali dopo la circolare regionale, a mortificare il suo ruolo. Spiace, dopo tanti anni di collaborazione dei rappresentanti che si sono succeduti, quasi sempre gratuitamente e senza risparmio di tempo, di energie e di idee che non trova pari nello scenario lariano, avere ricevuto un trattamento di questo genere.
Snami è consapevole che una ASL debba tenere conto dell’atteggiamento della Regione, che trovando consenso sono in pochi opportunisti o male informati ai suoi progetti di progressiva demolizione della Medicina Generale, cerca di imporre le sue idee con un autoritarismo anacronistico, ma ricorda che nelle realtà locali senza almeno una minima condivisione si va poco lontano.
Snami è consapevole che una ASL debba tenere conto dell’atteggiamento della Regione, che trovando consenso sono in pochi opportunisti o male informati ai suoi progetti di progressiva demolizione della Medicina Generale, cerca di imporre le sue idee con un autoritarismo anacronistico, ma ricorda che nelle realtà locali senza almeno una minima condivisione si va poco lontano.
Snami spera di non dovere ricorrere alle vie legali per affermare dei suoi indiscutibili diritti e si augura un rapido ripensamento della ASL con scuse che permetterebbe di rimettersi subito al lavoro.
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