Scoppia il caso dei conti
della società controllata interamente dalla Regione Lombardia che conosciamo
come inefficiente e pessimo gestore del SISS.
Dalle «spese
ricreative dei dipendenti» per un
ammontare complessivo di 222.880 euro che comprendono perfino gli
«abbonamenti allo stadio e a teatro»
negli anni 2010-2011, ai «regali» di
piatti in ceramica Richard Ginori
per assessori, consiglieri e dirigenti
regionali. Per non parlare delle «spesucce», acconti di 42mila e 300 euro per
una convention aziendale a Bucarest, non l’unico viaggio poichè era abitudine
farne «quattro volte all’anno a favore di 140 dipendenti» anche in altre
capitali europee, Barcellona e Londra. Stavolta a finire sotto i riflettori sono le «spese pazze» di Lombardia
informatica, la società di
servizi a capitale interamente
regionale che come recita la mission,
«svolge un ruolo di cerniera» fra la domanda della pubblica amministrazione e le
richieste dei cittadini in tema di servizi tecnologici. Tanto per intenderci
quella che gestisce da anni la carta sanitaria (che sta andando in pensione
sostituita dalla carta servizi nazionale) fiore all’occhiello della
progettualità formigoniana, ma pozzo senza fondo delle spese
regionali.
Uno spreco di
denaro e sono gli stessi revisori dei
conti incaricati dalla giunta Maroni a sottolineare che «sono spese palesemente
ingiustificabili perchè sostenute da una società a capitale interamente pubblico
che al contrario, dovrebbe gestire con estrema accuratezza le risorse derivatele
dal prelievo fiscale a carico dei cittadini». Certo, la passata gestione a sua
discolpa precisa che si trattava di «attività note e a conoscenza di Regione
Lombardia e nessun rilievo è stato mai ricevuto» ma i «controllori» regionali
non la pensano così. In particolare, dall’analisi dei dati del bilancio
analitico del 2011, finisce nel mirino il conto «spese promozionali» di 977.068
euro per la comunicazione istituzionale effettuate per conto della Come ad esempio la pubblicizzazione della carta
sconto benzina (139.830) e l’incarico ad un’altra società
privata per la campagna informativa della Carta
regionale dei servizi (per complessivi euro 439.138,65). «Spese
- osservano i revisori interni a Palazzo Lombardia che naturalmente suggeriscono
di astenersi da spese per feste, promozioni e ricorrenze varie - sfuggite ai
tagli nell’erroneo presupposto dell’esistenza di un rapporto di alterità fra la
Regione Lombardia e Lombardia informatica». Pure l’esame a campione di alcune
buste paga (dicembre 2011, gennaio, febbraio e marzo 2013) è risultato
interessante. Ad un dirigente è stato riconosciuto un rimborso «spese di
affitto» complessivo di 36 mila euro per 24 mesi oltre ad un’indennità «una
tantum» per carichi di famiglia di circa 32 mila euro. Motivo? Il dipendente,
assunto per la sede di Milano nel 2004, era stato distaccato due anni dopo nella
Società lombardia Call Spa a Paternò. Ma poi divenuto dirigente nel 2008 era
stato richiamato a Milano e per «tale trasferimento gli viene riconosciuto il
rimborso per spese di alloggio». Ma ora il contenimento della spesa pubblica non
sfugge all’attuale dirigenza.Regione
Lombardia…….. (da QN del 21/01/14)
LADRI!
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