La nostra posizione è FORTEMENTE SCETTICA rispetto a questa nuova modalità d’incombenza lavorativa per i seguenti motivi:
1) I CReG sono a nostro vedere una dichiarazione di FALLIMENTO della MEDICINA GENERALE da parte di Regione, che contraddice quanto, invece, in ogni sondaggio i pazienti ci stimino e ci considerino come il vero punto di riferimento del SSN… (forse ai politici questo non garba?!?). In ogni caso, a noi sembra che il ruolo del Medico generalista debba mantenere sempre la sua significatività, che andrebbe forse ulteriormente sottolineata, e non mortificata!
2) la finalità (neanche tanto nascosta) sembra senz’altro essere il CONTENIMENTO della SPESA: motivazione affatto deontologica!
3) potranno facilmente crearsi CONTENZIOSI e conflittualità tra il nuovo Provider ed il MMG del pz. “condiviso”, oltre alla possibilità non remota di sminuire proprio il rapporto medico/paziente.
4) sono in gestazione diverse sperimentazioni dei CReG, che sembrano dare interpretazioni pratiche molto differenti tra loro del nuovo sistema, con conseguenti differenti trattamenti dei vari pazienti: e noi pensiamo che non dovrebbero mai esserci disparità di trattamento della Salute dei Cittadini!
In conclusione, NON CONSIGLIAMO DI AFFRONTARE L’ESPERIENZA CREG, sia perché eccessivamente impegnativa ma soprattutto perché deontologicamente discutibile (e inoltre non certamente remunerativa, in rapporto allo sforzo che richiede).
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