NON E' VERO CHE RIDUCONO
GLI ACCESSI AI PRONTO SOCCORSO
Novità come “nuovo pianeta” con troppi interessi che
gravitano intorno. Peccato che siano operazioni in perdita, che non servano
alla sanità territoriale e che nascano per soddisfare gli appetiti di
pochissimi che in realtà non hanno a cuore né gli interessi dei medici né quelli dei
Pazienti.
Nascono
come “sede pubblica dove dovrebbero trovare allocazione,
in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni
sanitarie, ivi compresi gli ambulatori di Medicina Generale, Specialistica
ambulatoriale e servizi sociali, per una determinata e programmata porzione di
popolazione” <Come Snami abbiamo più volte
sottolineato - sostiene Angelo Testa presidente nazionale del sindacato
autonomo - che i Soloni e gli affaristi della sanità, nell'inventarsi le case
della salute, fallite clamorosamente in altre nazioni, come soluzione ai problemi
della sanità territoriale abbiano battuto il record “dei chi se ne frega”
dei Medici e dei Pazienti.
Non verranno finanziate e non potranno
andare avanti ...chi se ne frega, spariranno gli ambulatori dei medici
di famiglia dai piccoli paesi...chi se ne frega, saranno super market
della sanità...chi se ne frega, verrà meno il rapporto medico paziente a
favore di quello medico struttura... chi se ne frega e così via dicendo>
<E' altresì palese,- sostiene Francesco Biavati, presidente regionale
di Snami Emilia Romagna - che queste strutture sia per attrezzature che per
professionalità non possano essere un’alternativa valida ai pronto soccorso.
Sono
ovviamente sottodimensionate per mancanza di fondi, che in sanità saranno
sempre meno, con l'epilogo logico che i cittadini continueranno a rivolgersi ai
pronto soccorso degli ospedali i cui numeri, statistiche alla mano, sono in
continuo crescendo malgrado l’aumento delle prestazione specialistiche nelle
case della salute stesse. A dimostrazione di ciò i dati di Bologna e provincia
che indicano, se mai ci fosse stato bisogno, l'equazione elementare che
aumentando l'offerta si dilata la domanda e che le soluzioni per una migliore
assistenza nel territorio siano ben altre.>
<Colpa dei Medici di Medicina
Generale non all’altezza? Neanche per sogno - continua Angelo Testa - E'
sbagliato il progetto, pensato da incompetenti in sanità e il fallimento ne è
solo la logica conseguenza. I pronto soccorso vanno meglio supportati in
organico e organizzazione e deve cambiare la logica “illogica per noi “
che sia l'alternativa alle lunghe liste d'attesa, che gratis o per due lire
si possa far subito un pacchetto di accertamenti “tac compresa”, e chi
più ne ha più ne metta, e che se continuerà a procedere in questo modo saranno sempre
più intasati.
Al territorio serve la “rete” ed un sistema che non si presenti
con il biglietto da visita che tutto debba essere distrutto per essere
riformato con un’operazione che porterà al collasso un comparto che funziona
bene grazie all’impegno costante dei medici di Medicina Generale, che già da
domani mattina si vorrebbero penalizzare con il taglio degli stipendi e con lo
stravolgimento del loro lavoro.>