AL MACERO LA LEGGE BALDUZZI
Il taglio agli sprechi dell'ospedale per finanziare il territorio? Solo battute degne del concorso «barzellettieri d’Italia». E’ ridicolo acclamare la legge Balduzzi e nello stesso tempo demonizzare l’atto di indirizzo, suo figlio legittimo! Lo Snami grida il suo NO a questa «ristrutturazione» della Medicina del territorio con costi a carico dei Medici! Dovremo licenziare segretarie e personale di studio. Andare a rinnovare adesso le convenzioni è come partire per la storica campagna di Russia: un viaggio senza ritorno.
Roma 9 Dicembre 2013-Subbuglio e sconcerto nel
mondo medico per l’atto di indirizzo dei Medici Convenzionati. Lo Snami attraverso una lunga intervista al
suo presidente nazionale conferma la sua posizione assolutamente
contraria alla bozza ed
esprime la linea ufficiale del sindacato.
Dott.Testa,
tre aggettivi per descrivere l’atto di indirizzo.
Osceno, pericoloso, dannoso. Epilogo
naturale di una brutta legge.
I sindacati sono tutti d’accordo nel
«bocciare » la bozza dell'atto di indirizzo?
Non ho sentito o letto le reazioni di tutti i
sindacati ma immagino di sì, anche se con i dovuti distinguo. Vedremo in
questi giorni. Il mio sconcerto nasce dalle dichiarazioni di chi continua a
condividere la legge e ne stigmatizza gli esiti naturali.
Cioè ?
E chiarissimo che senza la legge Balduzzi
non ci sarebbe stato questo atto di indirizzo obbrobrioso e pericoloso che non
va bene a nessuno. Stranamente alcuni continuano a decantare le caratteristiche
“innovative” di questa legge per poi prendere le distanze dalle naturali
conseguenze pratiche che ne scaturiscono. Né serve cercare di dare le colpe
alle Regioni. Se abrogassimo la legge Balduzzi sparirebbero anche le creature
mostruose nate dai suoi parti distocici.
Ma ciò è possibile ?
Perchè no? Lo Snami lo ha chiesto in tempi non sospetti, paventando gli
scenari che si stanno avverando in questi giorni. La storia della nostra
Repubblica annovera esempi di leggi abrogate e sostituite da altre leggi, a
volte anche immediatamente dopo il loro stesso varo. C’è solo da temere, poiché
non c’è mai limite al peggio in questi tempi, che si possa magari estrarre dal
cilindro una porcheria ancora peggiore della legge attuale. Solo se i sindacati
ragioneranno insieme prendendo atto che si è innescata una micidiale bomba ad
orologeria che devasterà la Medicina generale, potremo cercare di parare il
colpo.
Cosa non va della legge Balduzzi ?
Intanto che è nata su imposizione e senza
concertazione se non con i soliti noti e senza considerare realmente le
modalità di lavoro dei MMG, tanto gradite ai Cittadini. E' figlia del governo
Monti che oggettivamente non ha lasciato molti nostalgici e che ipotizza uno
scenario di ristrutturazione del territorio senza investimenti, cioè a costo
zero. Ovvero indica presunti risparmi nella gestione degli ospedali da
reinvestire nel territorio. Insulto all’intelligenza dei Medici che sanno
benissimo distinguere le bugie dal realizzabile e sanno che «la moltiplicazione dei pani e dei pesci» attiene
a livelli ben superiori.
Si spieghi meglio.
Ci saranno solo tagli e ne
andranno di mezzo i servizi essenziali perché se si arriverà al contenimento
degli sprechi, figli della malapolitica, saranno solo «bruscolini». Tutto il
progetto è come scoperchiare il tetto della propria abitazione per farne uno
nuovo “a costo zero” dimenticando che la
manodopera, le travi e le tegole costano, negando a se stessi che il
portafoglio è vuoto, che la vecchia copertura teneva e riparava e che “a costo
zero” pioverà dentro casa.
L'atto di indirizzo che scenari paventa ?
L'abolizione dei distacchi sindacali con
conseguente morte dei sindacati puri che non hanno entrate se non dalle quote
degli iscritti. E’ un attacco diretto alla libertá sindacale, impedendo
di fatto ai legittimi rappresentanti di esercitare il loro diritto
costituzionale. Non essendo i medici di medicina generale dei dipendenti, i
quali vanno in "permesso sindacale" retribuito, avranno
oggettivamente grosse difficoltà a sostenere i costi della rappresentanza. Altra
mortificazione della Medicina Generale saranno i tagli degli emolumenti sino al
trenta per cento. Budget di distretto, ruolo unico equivoco ed interpretabile a
piacere a seconda della convenienza e tutte le follie della legge Balduzzi ,di
sovietica memoria, sulle aggregazioni forzate dei Medici. Solo pensare che
le
risorse economiche dei medici generali, utilizzate per collaboratori di studio
e personale vengano tolte dalla loro gestione ed affidate alle ASL, tristemente
famose per “saper ben gestire” le risorse, dovrebbe farci scendere in piazza
con i forconi.
Si parla in maniera entusiastica di
aggregazioni mediche che risolveranno tutti i problemi del territorio .
Altre “balle” grossolane. Evidentemente
chi sponsorizza questi percorsi nel contesto economico e socio politico che
stiamo vivendo è un laureato in Medicina e non un Medico. Cioè non ha mai visto
un paziente. Le aggregazioni forzate snaturerebbero il particolare rapporto
medico paziente che è alla base del gradimento indiscusso e della funzione
positiva della medicina generale.
Quello che Lei sostiene è che i Medici
verranno aggregati contro la loro volontà ?
Lo dice la legge. Se vuoi
mantenere la convenzione devi aderire per forza alle aggregazioni territoriali
funzionali e potrai anche essere «deportato» forzatamente in una UCPP, cioè in
un’aggregazione strutturale. Spariranno così gli studi medici nei piccoli paesi
a vantaggio dei grossi supermarket della sanità, lontano dalle case dei
pazienti o addirittura lontano dai paesi di residenza dei malati.
Se così fosse sarebbe una follia.
Follia è il termine appropriato. Anche
perché se è vero che le 40 case della salute in Toscana sono costate 18 milioni
di euro e per mantenerle ci vogliono 16 milioni di euro, i costi indubbiamente
ci sono. A meno che non vogliano considerare i soldi finti del MONOPOLI come
fonte economica a cui attingere e i tagli di ore di continuità assistenziale
come si vorrebbe sperimentare in qualche Regione come percorsi virtuosi e non
schizofrenici quali appaiono in realtà.
E l'annunciato decongestionamento dei pronto
soccorso ospedalieri ?
Il ritornello che le
aggregazioni mediche forzate risolveranno i problemi del pronto soccorso è
stonato e permeato di malafede. Altra leggenda metropolitana ed imbroglio
nei confronti dei pazienti. Abbiamo più volte sottolineato il perché sempre più
assistiti si rivolgono ai pronto soccorso di per se già sottodimensionati. By
pass delle liste d'attesa, risparmio dei ticket e la possibiltà di effettuare
in un'unica soluzione una batteria completa di esami ematochimici e
strumentali. Percorso figlio anche della medicina difensiva.
Cosa vuole dire agli altri sindacati ?
Che i contratti in questo
contesto, e a queste condizioni catastrofiche per i Medici, non devono essere
rinnovati e che, viste le premesse, qualcuno dovrebbe rinunciare a “ capetti
& primarietti”, a rifondazioni figlie della demagogia per cercare insieme
di limitare i danni a carico dell’intera Categoria e, di conseguenza, ai
Cittadini che si dice di voler tutelare.
Cosa vuol dire alla politica ?
Che i Medici sono tanti e prendono le
distanze dai politici incapaci, che non voteranno chiederanno di non votare per
chi sta contribuendo allo sfascio del sistema sanitario. I politici hanno la
grave colpa di servirsi di funzionari incompetenti che «rubano» lo stipendio e
di fatto gestiscono a vari livelli la sanità con i risultati indecenti che sono
sotto gli occhi di tutti. Come si può immaginare che un medico scontento, vessato,
umiliato demotivato ed in difficoltà economica possa curare al meglio propri
assistiti? Voglio aggiungere che con nostro grande rammarico dovremo licenziare
le segretarie e le infermiere. Infatti le nuove forme di aggregazione comporteranno
un taglio importante dei nostri emolumenti e l'impossibilità ad avere del
personale. Anche ciò non interessa alla politica ?
Qual è il regalo di natale che lo Snami ha
preannunciato per il ministro Beatrice Lorenzin?
Le impacchetteremo le conclusioni della discussione e del
confronto che sono in essere nello Snami e che vedrà venerdì 13 e sabato 14 a Roma una riunione del
comitato centrale, consiglio
nazionale ed un convegno sulle tematiche della professione e sul modello Snami
di cure territoriali. Le riproporremo il nostro comunicato stampa del 30 aprile
in cui le facevamo un in bocca al lupo e
chiedevamo, in tempi non sospetti, l’abrogazione della legge Balduzzi. Le
ribadiremo che i Medici non voteranno per chi svende
il sistema sanitario pubblico. Oggi questo monito e la proposta
dell’abrogazione della Balduzzi la estendiamo agli altri sindacati e a tutte le
parti politiche, indistintamente.