Un giovane medico che doveva sostituire un MMG ha fatto richiesta al distretto in tempi utili di una card operatore ed è stato rinviato ad altro distretto (a 15 km) perché l’unica impiegata competente in materia era in malattia e nessun altro era in grado di svolgere quella operazione. Allo sportello dell’altro distretto viene fatta richiesta e contrariamente al solito la carta non viene emessa immediatamente, ma si dice alla collega che verrà contattata appena disponibile.
Passano due settimane nell’imminenza dell’inizio della
sostituzione e nessuno si fa sentire. Il sostituto chiama gli uffici ASL, ma
nessuno sa niente. Il titolare allora contata direttamente la uASL preposti che dice che è impossibile al
momento l’attivazione della card perché la rete non lo permette.
Arriva il lunedì di inizio della sostituzione e il sostituto
non riceve risposte diverse e quindi deve provvedere a fotocopiare un vecchio modulo di certificato, compilare a
mano e pregare i malcapitati lavoratori,
con non poco disagio, a spedire a suo carico le raccomandate a INPS e datore di
lavoro, come si faceva prima dell’era elettronica.
Naturalmente per ASL e Lombardia Informatica, come sempre,
non è colpa di nessuno, ma solo una partita di card difettose. Ma chi le ha
acquistate? Possibile che in 15 gg nessuno se ne sia accorto che il problema
fossero le card in uso?
Scuse ai lavoratori che sono dovuti andare alla posta e hanno
dovuto pagare per gli errori di altri e ai medici che hanno perso più tempo del
solito scuse neanche a parlarne!
Probabilmente gli squallidi
ragionieri sforbiciatori che da tempo ormai hanno pieni poteri in via Pessina, non percepiscono neanche il
problema.
Non si può poi continuare a tollerare che il Sistema
Informatico regionale SISS che costa
così tanto alla comunità (un miliardo e mezzo in dieci anni) continui a
funzionare in questo modo. In questi giorni è previsto il rinnovo della
dirigenza di Lombardia Informatica,
speriamo in bene.