mercoledì 14 settembre 2011

Ultimora: Regione Lombardia fa solo una parziale marcia indietro

I pochi risultati ottenuti grazie alla ferma protesta di SNAMI

Nel Luglio di quest’anno nell’ultima infuocata riunione del tavolo Regionale, il Direttore Generale Sanità Dottor Carlo Lucchina, annunciava che Regione Lombardia non avrebbe più pagato ai Medici di Famiglia quanto previsto dagli accordi regionali (incentivo per il SISS , incentivo per Associazione semplice e Reti, Quota A e B, incremento regionale di ADI e ADP ecc. ecc.).
SNAMI di fronte a tali decisioni unilaterali abbandonava il tavolo di trattativa, denunciava su tutti i giornali la politica regionale di risparmio sulla medicina del territorio e alla prima riunione di Consiglio Regionale proclamava lo stato di agitazione, spingendo i
Colleghi al distacco dal SISS (se non ce lo pagano perché farlo?) e i Colleghi in massa cominciavano a “staccare la spina”. Intanto altre forze sindacali altrettanto indignate per il comportamento di Regione che fanno?... si consultano e poi?... si consultano e poi?....si consultano … stanno consultandosi ancora adesso. Nel frattempo la protesta di SNAMI , e di TUTTI i Colleghi che pur non essendo SNAMI ci hanno seguito, ha indotto ad una parziale marcia indietro la Regione Lombardia che, nel Comitato Regionale di oggi, ha comunicato di aver deciso di continuare a pagare le Reti  (ma non le Associazioni semplici) e incentivare il SISS con 1,25 euro/paziente/anno all’ raggiungimento dell’85% del prescritto
Ma vedrete che qualcuno avrà il coraggio di dire che il dialogo e la consultazione (ma chissà cosa si saranno detti?) ha portato questi grandi risultati!! SNAMI comunque non si accontenta di queste briciole,  non firma e non ferma la propria protesta,  ma chiede con forza di ripristinare lo “status quo ante” condizione indispensabile per riprendere qualsiasi trattativa sindacale, altrimenti proseguiremo la protesta. Incredibilmente FIMMG ha già firmato questo contratto in pejus (e quasi sicuramente firmeranno anche “Intesa” e “SMI” a breve…). SNAMI invece sta intraprendendo azioni legali contro l’abolizione degli incentivi per le associazioni semplici.

Colleghi: la fermezza paga sempre!
Non utilizziamo più il SISS (tranne che, per il momento, per i certificati di malattia)! Non cediamo! Come ribadito nell’Accordo Regionale l’unica sanzione sarà la trattenuta dell’1,15%
circa 60 euro al mese per un massimalista (che peraltro con molta probabilità verrà applicata comunque, poiché l’85% di prescrizione SISS è praticamente irraggiungibile). Se saremo in molti a protestare dovranno per forza cedere! Facciamo vedere a parte pubblica e ai sindacati firmaioli che i Medici Convenzionati hanno una dignità e non si comprano con quattro lenticchie. Ma se tutti avessero il coraggio e la dignità almeno una volta di NON ACCETTARE accordi sempre peggiori…… Ma se tutti avessero il coraggio di NON FIRMARE…. non sarebbe un mondo migliore?

Roberto Carlo ROSSI

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