- riteniamo impossibile prendere  in considerazione e condividere un ACR in pejus, proprio in un momento  in cui la Categoria ha lasciato e lascerà sul tappeto dal 15 al 20% dei compensi  in seguito al blocco di molti anni delle trattative nazionali; tuttavia, il  Medico Convenzionato (che, notoriamente, NON ha uno stipendio fisso) deve  continuare ad erogare un servizio di qualità ai propri pazienti, che possono  revocarlo in qualsiasi momento e per questa ragione deve mantenere alto il  livello delle prestazioni erogate; bisogna imparare a riflettere sul fatto che  il Medico Convenzionato  deve acquistare beni e servizi per la propria attività  a prezzi di mercato sempre crescenti, ma eroga prestazioni gratuite ed  all’interno del SSN;
 - non può essere accettabile la  riduzione a 1,25 euro/anno/paziente per il SISS, oltretutto aumentando  all’inarrivabile 85% il limite minimo delle prestazioni farmaceutiche e  specialistiche prescritte attraverso il sistema; ci chiediamo perché non si  voglia utilizzare il SISS a vantaggio del paziente, ad esempio per far emergere  patologie e non come mero strumento di controllo della  spesa
- siamo assolutamente contrari  all’abolizione della medicina in associazione semplice, che ha fornito  un’importante risposta di salute in moltissime realtà  lombarde
- siamo contrari ai fondi a  riparto (cfr “Fondo di qualificazione dell’offerta”) che rappresentano  unicamente un modo per parte pubblica di far lavorare sempre più medici a  compensi sempre più risicati e spendendo sempre la stessa  cifra
- siamo contrari alla previsione  di vincolare l’erogazione dell’indennità sul “Governo Clinico” ai CReG, come  sembra intendere il pento 4 dell’ACR
- riteniamo che non si sia  minimamente percorsa l’idea di SNAMI di riattivare la Medicina  Scolastica, rinvigorendola ed affidandola ai Medici di Medicina Generale  ancora privi di un incarico a tempo indeterminato; riteniamo questo Servizio un  importantissimo investimento per il futuro attraverso l’educazione sanitaria e  la prevenzione che si potrebbero realizzare
- esprimiamo il nostro assenso al  punto 8 dell’ACR, ma riteniamo che la Regione avrebbe dovuto porre maggiore  attenzione al problema dei Colleghi che frequentano il Triennio di Formazione in  Medicina Generale pareggiando, finalmente, le loro borse di studio a quelle  percepite dai Colleghi specializzandi.
 

 
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