mercoledì 29 agosto 2012

COMUNICATO STAMPA DECRETO SANITA': EGREGIO MINISTRO BALDUZZI, SNAMI LE CHIEDE UN INCONTRO URGENTE


“Le crescite culturali nascono dal confronto e non dalle “leggi speciali”

Il Sindacato Autonomo chiede un incontro urgente al ministro della salute dopo gli annunci della stampa in cui si preannunciano stravolgimenti “epocali” per la Medicina di famiglia da parte del Governo. Angelo Testa, leader dello Snami <Nonostante i nostri comunicati stampa,l e lettere ufficiali e le mie interviste sul tema leggo che il ministro avrebbe incassato il parere positivo dei Sindacati per portare a compimento la sua “crociata” sulla Sanità. Da parte dello Snami assolutamente NO. Non possiamo far cordata con chi dice sempre si,è favorevole al budget e pensa ad un medico automa che lavora come un forzato.  Evidentemente le nostre posizioni, assolutamente inequivocabili, non piacciono e pur non prestandosi a distorsioni ed a interpretazioni si vorrebbe facessero parte del coro che plaude ai sette giorni su sette, ventiquattro ore al giorno. Lo ripeto una volta ancora. Lo Snami è contro i grupponi dove forzosamente vengono collocati i medici, ancora una volta ribadiamo che le disfunzioni del Pronto Soccorso non dipendono dalla Medicina Territoriale e che si è voluto trovare solamente un facile capro espiatorio. Ribadisco che si vorrebbero creare strutture dove aggregare varie figure mediche senza che ci sia la necessaria copertura economica. In buona sostanza si stanno ponendo in essere un domino di elementi  di distrazione populistici ma inattuabili, rischiando di distruggere un Sistema sano che ha necessità di confronto e non di “leggi speciali".>Conclude Angelo Testa <A chi grida in questi giorni "ADDIO VECCHIO MEDICO DI BASE " noi rispondiamo che il nostro impegno è e sarà massimo a smascherare  le criticità ed eventuali interessi che ci sono dietro queste pseudo rivoluzioni e chiediamo al ministro di incontrarci al più presto per illustrargli nel dettaglio quanto da tempo denunciamo > 

giovedì 23 agosto 2012

INTERVISTA AD ANGELO TESTA

SCRIVI: FARMACI GENERICI, OSPEDALETTI, GRUPPONI, BUROCRAZIA STUPIDA E COSTRIZIONI VARIE.
LEGGI: SOVIET DI STATO E PREAMBOLO AL MINIMO CONCEDIBILE.

“Rendiamoci conto che con questo andazzo il SSN sta facendo i passi del gambero”

Cosa sta succedendo questa estate ?

Non solo questa estate. Gli accadimenti negativi per i Medici in questi ultimi tempi si susseguono in maniera incalzante e soprattutto negativa. Ho già sottolineato per questa ultima storia dei farmaci che far entrare in vigore una legge il giorno di Ferragosto, con tutti i disguidi dettati dal momento, è già di per sé una sconfitta.

I Medici non vogliono prescrivere i farmaci generici ?

Neanche per sogno. Abbiamo denunciato puntualmente delle criticità nell'interesse dei nostri assistiti. Nessuno ha potuto controbattere perchè è la sacrosanta verità. Ribadisco che nella nostra esperienza clinica, su segnalazione dei pazienti, verifichiamo quotidianamente le differenze che vi sono tra farmaci solo apparentemente uguali, ma non identici tra loro. Infatti ogni casa farmaceutica che produce farmaci generici può utilizzare eccipienti con componenti differenti. Questo, assieme alla biodisponibilità del farmaco che può anch’essa essere differente, può accentuare anche di molto la diversità verso l'originale. Come conseguenza possibili maggiori effetti collaterali e minor efficacia per la non corrispondente concentrazione di principio attivo.

Altre criticità?
Intanto l'aver mascherato tutta l'operazione con un risparmio per lo Stato non corrisponde a verità. La mancanza di una lista di trasparenza e il non avere notizie sulla filiera di alcuni farmaci è indubbiamente un aspetto da sanare. In uno studio fatto dal nostro Sindacato ci risulta che solo una piccola parte dei pazienti aderisca direttamente alla sostituzione del farmaco da parte del farmacista, mentre la stragrande maggioranza preferisce tornare dal Medico per avere una conferma. Adesso la domanda la faccio io: Ma da quando in qua il farmacista conosce la clinica del paziente, eventuali controindicazioni all'assunzione di un medicinale, conosce le terapie che assume quella persona per prevenire eventuali interazioni tra farmaci e monitorizza il suo stato di salute? Ovviamente la risposta è scontata. Poi l'aver riempito di burocrazia l'atto medico della prescrizione non è altro che un maldestro tentativo intimidatorio dal far desistere per stanchezza dallo stesso. E' come se in una constatazione di decesso o in un'altra certificazione non facesse fede la mia firma ma dovessi a suggello di ciò ribadire per iscritto la mia convinzione. Un po' l'idiozia degli anni passati di far controfirmare le note AIFA, poi giustamente cassata.

Perchè il tentativo mediatico di colpevolizzare la classe medica?
E' palese che non interessa alcun confronto. Si vuole punire, senza peraltro riuscirci, una categoria rea di dire la verità e di non subire passivamente il gioco dello smontare pezzo per pezzo il Sistema Sanitario Nazionale. Giocando sul fatto che i cittadini spendono in farmaci parecchie decine di euro dovute ai ticket si è voluto far credere loro che la colpa è del medico corrotto e colluso con le Case Farmaceutiche. Medico che prescriverebbe i farmaci non nel loro interesse ma esclusivamente nel proprio. Non merita risposta la CODACONS che invita cittadini e FNOMCEO a denunciare i Medici che prescrivono i farmaci di marca. Un'altra associazione di Consumatori ci chiede viceversa ,attraverso le pagine della Stampa di Torino, di essere più incisivi e di difendere maggiormente i pazienti attraverso le nostre prese di posizione. Così come è da inserire al primo posto nello stupidario l'assunto che con i soldi risparmiati in farmacia i cittadini italiani potranno far girare l'economia nazionale. Chiedo ufficialmente a tutte le associazioni di cittadini e consumatori di darci una risposta su come mai non esistono i generici delle insuline,del coumadin e di altri farmaci cosiddetti “impegnativi”.

E gli iscritti Snami come reagiscono?
Ovviamente c'è sconcerto e si è disorientati. Ma prevale la voglia di reagire e di combattere per la sopravvivenza della professione che svolgiamo,  per la quale abbiamo studiato e ci sacrifichiamo giorno dopo giorno. Le sollecitazioni che riceviamo quotidianamente vanno dalla proposta della disobbedienza civile, al ricorso agli ordini dei Medici perchè venga rispettata la deontologia,alla raccolta delle firme per un referendum abrogativo, all'utilizzo delle nostre sale d'aspetto per informare puntualmente i pazienti sulla verità di queste operazioni.

E le altre forze sindacali?
Credo si possano coinvolgere perchè siamo tutti nella stessa barca e i problemi sono gli stessi anche se abbiamo differenti ideologie. Certamente è impossibile stare con chi dice sempre si a tutto, è entusiasta delle ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette e si accorda per agli ospedaletti di quartiere in Toscana. E' imbarazzante che chi rappresenta tanti Colleghi remi in quella direzione. Comunque noi siamo fieri di essere Snami e soddisfatti che sempre più Colleghi la pensino come Noi.

Un'ultima domanda: fra due mesi e mezzo ci sarà la tornata elettorale. Bilancio e programma.
C'è tanto da fare perchè al risveglio ogni mattina, quando meno te lo aspetti, puoi avere la sorpresa di novità negative che vanno affrontate. Le nostre battaglie saranno quelle di sempre: salvaguardare nostra professione intellettuale e il rapporto duale tra medico e paziente che lo ha liberamente scelto, salvaguardare gli emolumenti dei medici sempre più erosi da tagli ed inflazione, combattere le aggregazioni forzate, risolvere la burocrazia stupida e inutile che ci riempie la giornata, denunciare puntualmente le disfunzioni del sistema senza assume posizioni da zerbino. C'è la possibilità di ampliare e rafforzare il gruppo dirigente favorendo senza condizioni l'apporto di tutti per creare uno SNAMI più forte. Questo è quello che mi chiedono i dirigenti della periferia e in questo senso ci stiamo muovendo, coinvolgendo tutti per un Sindacato che aspira a crescere ancora di più dal punto di vista organizzativo e confermare numericamente il trend positivo di questi ultimi tre anni.

lunedì 20 agosto 2012

PACCO DI UN GIORNO DI PIENA ESTATE

“Regalo” per Medici e pazienti
Il decreto spending review è entrato in vigore il giorno di Ferragosto

Dopo 417 anni dalla scrittura della celebre commedia di Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate “, il Ferragosto del 2012 verrà ricordato per qualcosa di meno nobile, la conferma di una tradizione della politica del passato, cioè l'insulto di imporre in un giorno di piena estate. Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami < Il Governo tecnico è stato sordo alle richieste di buon senso dei Medici e cittadini ed ha utilizzato il periodo di ferie per “ far digerire “ un qualcosa su cui evidentemente non ci si vuole confrontare.> Il riferimento è al provvedimento che disciplina la revisione della spesa pubblica, approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati la scorsa settimana, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 189, le cui misure relative al dl 95/2012 cosiddetto “spending review” saranno in vigore dal 15 agosto. ”Il medico che curi un paziente, per la prima volta, per una patologia cronica, ovvero per un nuovo episodio di patologia non cronica, per il cui trattamento sono disponibili piu' medicinali equivalenti, e' tenuto ad indicare nella ricetta del Servizio Sanitario Nazionale la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco. Il medico ha facolta' di indicare altresi' la denominazione di uno specifico medicinale a base dello stesso principio attivo; tale indicazione e' vincolante per il farmacista ove in essa sia inserita, corredata obbligatoriamente di una sintetica motivazione, la clausola di non sostituibilita' .” <Questa imposizione di Stato non fa risparmiare alla parte pubblica un cent perchè la differenza tra un farmaco di marca ed un generico è a carico del paziente, riduce la discrezionalità del Sanitario nella prescrizione consapevole a beneficio del proprio assistito e riempie di burocrazia quello che dovrebbe essere un atto medico. Toglie inoltre la possibilità al paziente del libero arbitrio in una propria scelta. Allora ci chiediamo “perchè tanto accanimento, quali gli interessi ruotano intorno al mercato dei farmaci “? Ribadiamo che per noi Medici i medicinali non sono tutti uguali e che ci sarà una minor adesione alle terapie soprattutto in pazienti multitrattati che potrebbero essere indotti in errore da frequenti sostituzioni delle confezioni dei farmaci.> Angelo Testa preannuncia un'estate e un autunno sindacale caldo <Da tutto ciò che appare da questo “regalo” estivo si evince, secondo noi dello Snami, l' incostituzionalità della legge e la nostra ferma intenzione di combattere in tutte le sedi per la sua abrogazione. Pensiamo ad una raccolta di firme di Medici e pazienti da inviare al Governo, possibilmente in accordo con le altre forze Sindacali. Confronto serio e non imposizioni, viceversa sarà la morte del Sistema Sanitario Nazionale!

giovedì 9 agosto 2012

GRANDI MANOVRE PER UN SUICIDIO

CAMERA APPROVA ODG: “UN SOLO MEDICINALE PER RICETTA”. E' solo una proposta ma è la spia della morte della politica.

E' per il momento solo una proposta di alcuni parlamentari perché il Governo si attivi a normare la limitazione della prescrivibilità ad un solo pezzo per ricetta per i farmaci in fascia A, con l'esclusione degli antibiotici monodose, i medicinali destinati alla terapia del dolore e delle terapie per gli esenti per patologia. Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami <L'analisi che viene riportata per dimostrare che prescrivere un pezzo a ricetta porta al risparmio è puerile e denota l'assoluta non conoscenza della materia di chi fa proposte del genere. Se un paziente ha necessità di una compressa al giorno per l'ipertensione e la confezione ne contiene 14, il farlo tornare dopo 2 settimane per un'ulteriore prescrizione significa zero risparmio in termini economici per il SSN, punizione per il cittadino che deve recarsi nuovamente dal medico per la ulteriore prescrizione, disagi per tutti i pazienti per il raddoppiarsi dei tempi di attesa in sala d'aspetto, lavoro doppio del medico per l'aumento della burocrazia. A meno che chi ha intravisto il risparmio da un'operazione del genere abbia pensato che si spenda meno quando si valutano i parziali di una spesa o accada che i pazienti per stanchezza ritardino l'approvvigionamento dei farmaci che assumono o ancor di più che per disperazione qualcuno rinunci. Peccato che stiamo parlando di persone da curare e di possibili barriere di regime attraverso percorsi intricati ai bisogni di salute della popolazione.> Angelo Testa conclude rivolgendosi direttamente ai politici <Non siete stati in grado di governare e vi siete fatti commissariare dai tecnici. Non fate altri danni cercando di fare i tecnici senza averne le capacità!>

mercoledì 18 luglio 2012

11/07/12 : UN COMITATO D’AZIENDA DA DIMENTICARE


UNA RIUNIONE ALL’ALTEZZA DEI TEMPI
Una riunione all’altezza dei tempi dove si conclude poco o nulla. Dove la discussione e la concertazione non  esistono più. Dove dirigenti asl improvvisati o funzionari  esperti ma ormai svuotati dal dirigismo regionale e dai vincoli delle ristrettezze economiche espongono decisioni già prese, e volte  per convenienza non fanno neanche quello.  Dove alcuni rappresentanti sindacali si lamentano contro questo malcostume scontrandosi  inutilmente  contro il muro di gomma aziendale e altri stanno zitti aspettando di essere gratificati dalla parte pubblica per il loro silenzio.  L’ordine del giorno è stato stravolto all’ultimo momento per dare modo al DG  di fare la ” presentazione per il miglioramento della rete assistenziale territoriale” dopo le polemiche sui quotidiani locali dei giorni scorsi. Per l’occasione per la “particolarità della materia la ASL ha ritenuto invitare anche i rappresentanti di Snami e Ordine dei Medici”. Snami ha inviato un rappresentante a titolo personale per cortesia nei confronti della responsabile Cure Primarie che personalmente lo aveva invitato, in attesa che la magistratura le restituisca il suo naturale ruolo istituzionale di Sindacato di maggioranza nel  Comitato.

VOTO  QUATTRO IN TRASPARENZA
Chi si aspettava qualche cosa di concreto dalla presentazione è rimasto molto deluso, malgrado le sollecitazioni, prime fra tutte quella di SNAMI, solo fumo, tanto fumo. Probabilmente non si voleva comunicare nulla, ma l’occasione era solo il modo per rimediare la gaffe con il presidente dell’Ordine molto contrariato di avere appreso particolari di questo progetto così rilevante dai giornali. Infatti si sono spiegate in un affannoso racconto esclusivamente le vicende legate al progetto che, nato nel 2008, è stato presentato frettolosamente nel 2009, rinnovato in due riprese nel 2010 e 2012 per adattarlo allo scenario in evoluzione  e finanziato con più di 3 milioni di Euro quest’anno.  In barba alla sbandierata trasparenza della amministrazione non è uscito nulla di concreto sul progetto 2012 malgrado le numerose domande della parte medica del  tavolo  e in maniera ridicola è stato offerta a richiesta il testo della edizione 2009, promettendo finalmente il testo 2012, quando fosse approvato dalla Regione. L’impressione condivisa da molti dei presenti è che nel contenuto ci siano aspetti  sconvenienti e si preferisca posticipare il più possibile per minimizzarne la discussione con la varie parti. Già alcuni esempi portati dal DG seppure confusi hanno fornito aspetti inquietanti come localizzazioni geograficamente poco logiche orientare a sponsorizzare i soliti noti e l’intervento di cooperative (esterne?) 

POSTI A BASSA INTESITA’ DI CURA
E’ stato esposto lo stato dell’arte progetto in provincia di Como. Al momento i posti sono 44: anche se non se ne accorto nessuno, ne sono già stati attivati 12  in  Valduce e 12 Villa Aprica, mentre sono in fase di allestimento quelli del Sant’Anna presso il presidio di Mariano. Alle aziende ospedaliere finora è stata molta discrezionalità nelle modalità e nei tempi , nel prossimo futuro la ASL dice che sarà più stringente specialmente sull’Ospedale Sant’Anna.  La  disponibilità di questi posti  nel decreto regionale è sia in entrata che in uscita dall’Ospedale,  con il coinvolgimento dei MMG per la seconda modalità non si sa ancora in quale maniera. La cosa sembra non piacere agli ospedali, anche se la ASL si è detta decisa a farsi valere su questo punto. Si è deciso che il tavolo ordinistico Ospedale-Territorio sarà la sede della discussione dopo l’estate.

giovedì 14 giugno 2012

GOVERNO CLINICO 2012 , SNAMI CHIEDE RINVIO A SETTEMBRE DELLA PRIMA SCADENZA



Vista la scandalosa gestione della ASL e l’impossibilità derivante dall’accordo firmato dalle altre Sigle di conoscere precisamente gli obiettivi, Snami ha inviato alla ASL la seguente e-mail.


Snami è scandalizzato per il modo  con il quale si sta gestendo lo svolgimento del progetto di Governo Clinico 2012.
Con fastidiosa presunzione si cerca di imporre ai MMG astrusi modelli di lavoro che penalizzano pesantemente l’attività ambulatoriale, senza dare nulla di più alla qualità di cura del paziente.   
Le indicazioni alle SH per la produzione degli applicativi di estrazione dati sono state date con colpevole approssimazione e ciò comporterà inutili costi ai canoni annuali delle utenze dei MMG.
Come ampiamente previsto durante gli incontri preparatori, il non avere definito degli obiettivi numericamente precisi sta creando grande confusione. Ci riferisce un  medico che ha  inviato dei dati secondo le indicazioni ricevute nei seminari preparatori e ha chiesto successivamente all’Ufficio competente se era stato corretto l’invio, è stato inspiegabilmente redarguito non si capisce per cosa.
Il MMG deve potere calcolare l’impegno di tempo per raggiungere l’obiettivo e decidere se gli conviene perseguirlo o meno.
Ci sono gravi problemi di riservatezza dei dati,  in particolarmente di quelli inviati con modalità alternative di invio.
Pertanto si chiede:
1)      di posticipare al 15 settembre il primo invio.
2)      di riattivare immediatamente il Tavolo Aziendale già in essere per condividere gli aspetti tecnici.
3)      di definire numericamente gli obiettivi intermedi  e finali nel prossimo Comitato Aziendale.
Si attende cortese riscontro.
Saluti
G.E. Rivolta
Snami Como

venerdì 8 giugno 2012

SCUOLA QUADRI, COMITATO CENTRALE E CONSIGLIO NAZIONALE

Il nostro Presidente Giovanni L'Ala e il nostro Consigliere Pito Rivolta, hanno partecipato ai lavori Snami di cui si riporta il comiunicato stampa ufficiale.
(Sopra il logo restaurato dello Snami Nazionale
).
Si comunica che si è svolta a Petrosino (TP) una “tre giorni” di lavori sindacali.

Il 31 maggio c'è stata la Scuola Quadri in cui il Responsabile Nazionale Ugo Tamborini e Pino De Gregorio hanno parlato di ENPAM passando dall'aspetto della previdenza alla stabilità dell'Ente pensionistico e poi alla gestione dello stesso.

Hanno espresso la disponibilità a riproporre l'argomento nelle varie provincie.

Il 1 e 2 giugno si sono svolti il Comitato Centrale e Consiglio Nazionale. Si è parlato del prossimo Congresso Nazionale che si svolgerà a Tivoli ad ottobre. Poichè sarà anche elettivo il Presidente Angelo Testa ha espresso il desiderio e la volontà di arrivare alle elezioni con una lista unica rappresentativa di tutte le realtà Sindacali italiane. Si è affrontato poi il problema delle iscrizioni di gruppi anche cospicui di aderenti ad altri Sindacati che si vogliono iscrivere allo Snami.

Domenico Salvago, Responsabile della Consulta delle Regioni, ha illustrato il documento Snami sul riordino delle cure primarie ed integrazione ospedale-territorio e le problematiche sul fondo di ponderazione (il documento in www.snami.org)

Sergio Baglioni, Responsabile del Centro Studi, ha parlato delle tematiche sullo sciopero e di un programma informatico per l'achiviazione degli iscritti.

Pito Rivolta ha illustrato un interessante progetto telematico per razionalizzare e snellire le chiamate in ambulatorio.

Vari ed articolati gli altri interventi e su tutti i temi c'è stato il massimo dibattito. Particolarmente apprezzato l'intervento sull'Enpam di Guido Caprio, Responsabile Nazionale di Snami Esperienza, e sulle sue battaglie per la trasparenza ed il rinnovamento.

All'unanimità si è deciso di mettere a disposizione di Francesco Biavati, Presidente Regionale dell'Emilia  Romagna una somma da utilizzare per i terremotati della sua regione.

Angelo Testa, l'Esecutivo Nazionale e i dirigenti sindacali presenti a Petrosino ringraziano i Colleghi siciliani per la consueta disponibilità, l'accoglienza nella loro terra e l'ottima organizzazione.

LO SNAMI DENUNCIA: I MEDICI DI FAMIGLIA TIRANO LA CARRETTA PER TUTTI. E GLI ALTRI?

Alle ottimistiche enunciazioni di chi sbandiera ai quattro venti che l'informatizzazione sanitaria è utilizzata da una percentuale altissima di Medici, il leader dello Snami replica in maniera secca “Perchè non dire la verità di come stanno veramente le cose e sottolineare la discrepanza tra territorio ed ospedale? Tra circa un anno il Sac, servizio di accoglienza dei certificati on line, e l'Inps dovranno adeguare le loro strutture tecniche destinate al governo delle certificazioni di malattia on line anche per i ricoveri ospedalieri, mentre tra poco meno di due anni le regioni dovranno andare a regime con i loro sistemi di invio. Una sorta di certificato telematico come quello che oggi facciamo per la malattia ed inviamo all'Inps ma che riguarda il ricovero ospedaliero.
All'oggi abbiamo numerosissime segnalazioni da tutta Italia di come i pazienti vengono dimessi dall'ospedale senza che venga compilato il certificato di malattia on line e spesso neanche cartaceo, rimandando il paziente a casa con uno sconcertante e perentorio“il certificato di malattia fattelo fare dal tuo Medico!” .
Ciò in spregio alle normative in vigore, con l'arroganza di chi gioca a proprio favore sul rapporto duale che c'è tra l'assistito ed il suo Medico di famiglia che spesso evita, soprattutto dalla periferia, che il paziente si sobbarchi il disagio di ritornare in ospedale a pretendere la certificazione dovuta per legge. Per non parlare poi di certificati cartacei rilasciati al momento di dimissione dalle strutture ospedaliere ricovero e di Pronto soccorso, incompleti ed insufficienti per giustificare l'assenza dal lavoro per malattia e di fatto nulli".
Chi oggi mette sul piatto della bilancia ulteriore sanità elettronica nel contempo nicchia e non riesce a risolvere e ad intervenire sulle evidenti criticità dei professionisti certificatori degli ospedali e al rispetto delle regole sotto il profilo della responsabilità professionale e deontologica. Lo Snami è favorevole alle innovazioni tecnologiche in sanità ma non con i costi a carico dei Medici di famiglia che si sono fatti carico di sacrifici non indifferenti per sostenere l’informatizzazione del sistema senza alcun riconoscimento economico e soprattutto pretendiamo che le regole valgano e siano rispettate da tutti.
Se questo è l'andazzo,tra i prossimi ricetta elettronica,fascicolo sanitario elettronico ed informatizzazione sanitaria delle Regioni, il sistema andrà al collasso” Provocatoriamente conclude Angelo Testa “Basterebbe che staccassimo la spina per 24 ore per dimostrare che ciò che asseriscono i medici di famiglia è la pura verità”

martedì 29 maggio 2012

LOMBARDIA, SISS SOTTO ACCUSA: SOLO IL 15% DEGLI ASSISTITI HA ATTIVATO LA CARTA

Da anni viene portato in palmo di mano come modello da imitare della Sanità digitalizzata, un mondo alla "Matrix" dove i bit portano efficienza e governance. È il Siss, il Sistema socio informativo della Regione Lombardia, un pozzo elettronico che ingoia i dati provenienti da studi medici e strutture di cura e sputa informazioni a uso e consumo di operatori e aziende sanitarie. Lo si considera il top dell'e-Health pubblica, ora qualcuno potrebbe cominciare a rivedere il giudizio. Colpa dei numeri diffusi ieri alla stampa da due consiglieri regionali del Pd (partito all'opposizione in Lombardia), dai quali risulterebbe che la Carta regionale dei servizi - cioè la smart card con mic rochip che da queste parti sostituisce la tessera sanitaria e funziona da chiave di accesso al Siss- sarebbe stata attivata soltanto dal 15% dei cittadini lombardi: tenuto conto che in media ogni carta è costata alla Regione 160 euro, diventa difficile evitare la parola "flop".
Per i critici, i motivi dell'insuccesso vanno cercati nell'usuale preferenza della burocrazia italica per le cose complesse al posto di quelle semplici: il "pin" per l'attivazione della Carta non viene mandato a casa dei lombardi come accade per il bancomat, tocca all'utente recarsi in Posta o all'Asl e avviare la procedura. «A parte questo» rincara Roberto Carlo Rossi (foto), presidente dell'Ordine dei medici di Milano, da sempre tra i più "freddi" nei confronti del Siss lombardo «sono convinto che molti abbiano evitato di attivare la tessera perché non hanno certezze sull'uso che viene fatto dei loro dati sanitari».
Poi c'è il Siss: senza attivazione della tessera , il paziente può consultare via Internet soltanto ai propri dati anagrafici e, in rete, il suo fascicolo sanitario elettronico rimane inaccessibile a medici e operatori: «Il Mmg invia i dati al fascicolo perché il suo gestionale è integrato nel Sistema» spiega ancora Rossi «ma per quel che sappiamo nessuno dovrebbe potervi accedere. Per esempio, un medico del Pronto soccorso. Ripeto, per quel che sappiamo, perché come già è accaduto per altre cose, potremmo scoprire un giorno che in realtà il fascicolo può comunque essere consultato anche senza attivazione della tessera. Come ho già detto, è uno dei tanti dubbi che in tema di privacy gravano sul Siss e che non siamo mai riusciti a fugare a causa della vaghezza dei tecnici regionali».

venerdì 25 maggio 2012

SNAMI:TROPPE DISPARITÀ TRA I MEDICI PORTANO A UNO SCONTRO GENERAZIONALE


Lo SNAMI analizza le criticità che emergono da una cattiva impostazione e programmazione che sta allontanando i Medici dal corso di formazione specifica in Medicina Generale.

Roma - Emerge in tutta Italia il malcontento dei Medici corsisti che sottolineano le difficoltà insite in un percorso formativo che di fatto mortifica professionalmente ed economicamente chi vorrebbe un giorno diventare Medico di Famiglia.

Roberto Pieralli, Responsabile Snami del 118 Emilia e Romagna, già corsista, che continua a denunciare le criticità del sistema << Sono uno di quelli che a suo tempo ha dovuto lasciare a malincuore la scuola per accedere alla Medicina Generale. Il corso condivide le stesse inibizioni ed incompatibilità con le scuole di specializzazione, di cui non condivide però lo stipendio che risulta essere di circa 11.603,00 euro lordi annui, con assicurazione professionale e infortuni a proprio carico. Tra una cosa e l’altra ogni Medico dovrebbe vivere con 650,00 – 700,00 euro al mese, praticamente impossibile al giorno d'oggi. Questo blocca gioco forza la partecipazione di tutti i giovani colleghi, pur se vincitori di concorso, che hanno famiglia o un mutuo da pagare e non godono di altre entrate. Infatti le attività che si possono svolgere contemporaneamente alla frequenza del corso sono saltuarie, conferite in riserva, spesso per pochi mesi e quindi senza nessuna garanzia. Va preso in considerazione il fatto che qualunque giovane abilitato alla Medicina e Chirurgia possa fare il medico di Medicina Generale, di Continuità Assistenziale, di Emergenza Sanitaria Territoriale con incarichi a termine da graduatoria aziendale, via via rinnovati negli anni. In questa maniera molti medici lavorano da tempo, magari continuativamente anche per 10 anni. Il paradosso è che gli stessi non sarebbero “idonei” per un incarico a termine>>.

<< Ci muoveremo perché le Regioni applichino l'art. 12 del D.M. che prevede la possibilità di attivare il tempo parziale, per un adeguamento degli emolumenti equiparandolo a chi frequenta una scuola di specializzazione e complessivamente perché tutta la normativa, che si è dimostrata inadeguata all'evoluzione dei tempi e ormai obsoleta, sia oggetto di revisione>>. Così Angelo Testa, Presidente Nazionale dello SNAMI, “se si continua in questa maniera – continua - si impedisce ai giovani l’inserimento alla professione con relativo versamento dei contributi, si stimola pesantemente il lavoro nero e si favorisce l'emigrazione”.