giovedì 23 gennaio 2014

Lombardia Informatica nella bufera

Scoppia il caso dei conti della società controllata interamente dalla Regione Lombardia che conosciamo come inefficiente e pessimo gestore del SISS. 

 Dalle «spese ricreative dei dipendenti» per un ammontare complessivo di 222.880 euro che comprendono perfino gli «abbonamenti allo stadio e a teatro» negli anni 2010-2011, ai «regali» di piatti in ceramica Richard Ginori per assessori, consiglieri e dirigenti regionali. Per non parlare delle «spesucce», acconti di 42mila e 300 euro per una convention aziendale a Bucarest, non l’unico viaggio poichè era abitudine farne «quattro volte all’anno a favore di 140 dipendenti» anche in altre capitali europee, Barcellona e Londra. Stavolta a finire sotto i riflettori sono le «spese pazze» di Lombardia informatica, la società di servizi a capitale interamente regionale che come recita la mission, «svolge un ruolo di cerniera» fra la domanda della pubblica amministrazione e le richieste dei cittadini in tema di servizi tecnologici. Tanto per intenderci quella che gestisce da anni la carta sanitaria (che sta andando in pensione sostituita dalla carta servizi nazionale) fiore all’occhiello della progettualità formigoniana, ma pozzo senza fondo delle spese regionali.
Uno spreco di denaro e sono gli stessi revisori dei conti incaricati dalla giunta Maroni a sottolineare che «sono spese palesemente ingiustificabili perchè sostenute da una società a capitale interamente pubblico che al contrario, dovrebbe gestire con estrema accuratezza le risorse derivatele dal prelievo fiscale a carico dei cittadini». Certo, la passata gestione a sua discolpa precisa che si trattava di «attività note e a conoscenza di Regione Lombardia e nessun rilievo è stato mai ricevuto» ma i «controllori» regionali non la pensano così. In particolare, dall’analisi dei dati del bilancio analitico del 2011, finisce nel mirino il conto «spese promozionali» di 977.068 euro per la comunicazione istituzionale effettuate per conto della Come ad esempio la pubblicizzazione della carta sconto benzina (139.830) e l’incarico ad un’altra società privata per la campagna informativa della Carta regionale dei servizi (per complessivi euro 439.138,65). «Spese - osservano i revisori interni a Palazzo Lombardia che naturalmente suggeriscono di astenersi da spese per feste, promozioni e ricorrenze varie - sfuggite ai tagli nell’erroneo presupposto dell’esistenza di un rapporto di alterità fra la Regione Lombardia e Lombardia informatica». Pure l’esame a campione di alcune buste paga (dicembre 2011, gennaio, febbraio e marzo 2013) è risultato interessante. Ad un dirigente è stato riconosciuto un rimborso «spese di affitto» complessivo di 36 mila euro per 24 mesi oltre ad un’indennità «una tantum» per carichi di famiglia di circa 32 mila euro. Motivo? Il dipendente, assunto per la sede di Milano nel 2004, era stato distaccato due anni dopo nella Società lombardia Call Spa a Paternò. Ma poi divenuto dirigente nel 2008 era stato richiamato a Milano e per «tale trasferimento gli viene riconosciuto il rimborso per spese di alloggio». Ma ora il contenimento della spesa pubblica non sfugge all’attuale dirigenza.Regione Lombardia…….. (da QN del 21/01/14)


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