martedì 8 gennaio 2013

LO SNAMI PER LE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE

PROGRAMMI BASATI SU SEMPLICI EVIDENZE E FUORI GLI “ASINI

DALLA GESTIONE DELLA SANITA'

No ai soliti “desiderata” populistici e virtuali ma serietà dettata dalla situazione delicata del momento.

Il sindacato autonomo invia le  proprie proposte   ai leader delle forze politiche che parteciperanno alla tornata elettorale nazionale del mese prossimo. Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami <Mi sembra  opportuno che i sindacati abbiano titolo a dare il proprio contributo  alla politica nella fase prodromica alle prossime elezioni nazionali. Ho visto alcune bozze dei programmi sanitari di varie formazioni politiche e prendo atto che al momento c'è veramente poco su cui dibattere.

Come Snami proponiamo una riflessione che deve fondarsi sulle evidenze e sulle considerazioni tratte dal rapporto dell'OMS del 2008, che a sua volta prendeva spunto dalla dichiarazione di Alma Ata del 1978: maggiore eguaglianza nella salute, accesso universale alle cure e centralità della persona. L'esatto contrario di quello che è stato posto in essere negli ultimi decenni, ovvero: centralità dell’ospedale e delle tecnologie, frammentazione dei servizi con al centro dell'attenzione le malattie e non le persone nel loro insieme, tentativi sempre più pressanti di privatizzazione della salute. In sostanza chiediamo di non scimmiottare una sorta di modello americano il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti e di lavorare insieme per salvaguardare il sistema sanitario nazionale pubblico, che in una società civile deve poter assistere tutti. Per fare tutto ciò vanno salvaguardati due principi che dovrebbero diventare due pregiudiziali: conoscenza dell'assistenza sanitaria del territorio, (appare scarsa quella degli ultimi ministri della sanità e dei loro “consigliori” anche sindacali), e la seria presa di coscienza che troppi “asini” hanno partecipato e continuano a partecipare a vario titolo ed a vari livelli al tavolo della sanità con lo stesso spirito ed intenzioni di chi è seduto ad un banchetto. Faremmo mai aggiustare il motore della nostra vettura a chi cerca il guasto nel bagagliaio e non sa maneggiare una chiave inglese? Certamente no. Allora perché affidarci alla gestione della sanità  a chi al massimo conosce la parte accademica della materia, persegue logiche lobbistiche ed affaristiche e che ha dimostrato scarsa considerazione dei Medici e delle persone malate?
Le nostre proposte alla politica che si avvicina alle prossime elezioni sono innanzitutto di non demolire l'attuale assistenza sanitaria territoriale, dando più forza al pubblico  e rilanciamo come suggerimento per il loro programma elettorale le proposte Snami che abbiamo licenziato al Comitato Centrale e Consiglio Nazionale di giugno 2012 a Trapani>. Lo Snami invia ai leader delle varie formazioni politiche le sue proposte per la riorganizzazione ed integrazione ospedale-territorio, ripropone, articolandole, le 10 domande fatte a suo tempo al Ministro Balduzzi, che non ha dato alcun cenno di risposta, e dichiara la propria disponibilità ad incontrare i leader politici che vorranno “seriamente” parlare di una sanità funzionale e realizzabile.

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