venerdì 25 gennaio 2013

CAMPAGNA ELETTORALE PER LE ELEZIONI POLITICHE. SILENZIO ASSORDANTE E DEMAGOGIA SPICCIOLA SULLA SANITA'



“Di tutte le malattie l'ignoranza è la più pericolosa,
fuori i partiti politici dalle nomine della sanità”

Roma 24 gennaio 2013 - Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami ritorna sul silenzio assordante della politica sulla sanità <Oggettivamente si sente poco parlare in questa campagna elettorale di sanità che invece dovrebbe essere tra i temi più importanti sul cui confronto maturare la scelta ponderata del voto. Se consideriamo il ventaglio dei partiti che potrebbero prendere più consensi è imperante la calma piatta, come se il tema sanità fosse marginale. C'è chi nel proprio programma elettorale non ne fa neanche cenno, c'è chi affronta il tema in maniera generica e superficiale pur dichiarando che è favorevole al sistema sanitario pubblico, arrivando, dulcis in fundo, a chi la spara davvero grossa dichiarando tra l'altro che i medici di famiglia dovrebbero lavorare dentro l'ospedale. Eppure gli argomenti sul piatto della bilancia sono tanti e scottanti: federalismo, ticket, piani di rientro, Lea, ospedale e territorio. Su tutti la spada di Damocle dei tagli economici progressivi, l'interventismo schizofrenico di chi vorrebbe cambiare ad isorisorse e la delegittimazione scientifica del sistema sanitario nazionale di chi vorrebbe lucrare su forme alternative di assistenza sanitaria. Come Snami vogliamo difendere la natura pubblica e solidale del nostro sistema sanitario ricordando che l'Italia è uno dei pochi Paesi con un sistema sanitario pubblico ad accesso universale e vogliamo inoltre rilanciare il territorio, attraverso la tutela dei Medici che vi operano, partendo da una pregiudiziale: fuori i partiti politici dalle nomine della sanità. Non per niente al sondaggio del mese scorso proposto sul sito nazionale del nostro sindacato,alla domanda: LA SANITA' E' DIVENTATA RISERVA DI CACCIA DELLA POLITICA,le risposte sono state SI per il 96% e solo il 4% ha risposto negativamente .Le cronache  dei giornali riportano quotidianamente l’insoddisfazione dei cittadini, delle associazioni, dei sindacati e delle amministrazioni locali per le prestazioni del servizio sanitario gestito da azzeccagarbugli di partito ed eccezionalmente, eclissi di luna in anno bisestile, da professionisti seri, liberi,ed autonomi. Lo SNAMI dice NO  aI Servizio Sanitario dei partiti ,arrogante, sprezzante e supponente,  pieno di incapaci, che rinforza e rinvigorisce ogni giorno di più la sua vera funzione: RIANIMAZIONE DEI POLITICI!

1 commento:

  1. Il medico è un professionista e come tale deve ricevere il provento della propria attività dal soggetto assistito. Noi medici non siamo più i possessori della qualifica che abbiamo ma siamo in dipendenza di uno stato che frapposto tra noi ed i cittadini gestisce i soldi dei pazienti e li usa x fare di tutto eccetto che darci la giusta mercede. E' vero che il medico esprime la sua componente etica accettando un misero compenso pro capite ,che , come diceva un parcheggiatore di un ristorante di fronte alle scuse di uno che uscendo dopo la cena non aveva che pochi centesimi da dare,"con tanti pochi si fa molto" però non si deve esagerare specialmente se il medico vienepoi onerato di una quantità di spese ed obblighi aggiuntivi.

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