mercoledì 29 giugno 2011

L'Ordine dei Medici di Milano contro i CReG

Il Consiglio dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano, nella seduta del 27/6/2011;
- letta la DGR lombarda n° IX/1479 – allegato 2 – del 30 marzo 2011 e letto il Decreto del Direttore Generale n° 4383 del 16 maggio 2011, riguardanti l’istituzione, sul territorio della Regione, di una nuova modalità di assistenza al paziente con patologie croniche denominata CReG (Chronic Related Group), esprime le seguenti considerazioni:
- i meccanismi di premialità e penalizzazione presenti in delibera (pag 6 dell’allegato 2) sono censurabili in quanto prefigurano indebite possibili pressioni verso i Medici Prescrittori al fine di realizzare forme disetiche ed antideontologiche di risparmio e violano l’articolo 4 comma 2 e gli articoli 30 e 31 del vigente Codice di Deontologia Medica
- se il MMG di Assistenza Primaria provider (o esecutore per conto di un provider) indirizzerà i propri pazienti cronici ad un professionista piuttosto che ad un altro, ad una struttura piuttosto che ad un’altra ovvero indurrà prestazioni che favoriranno l’attività professionale propria o altrui si troverà con facilità ad incorrere nella violazione dell'articolo 30 (e probabilmente anche dell’articolo 68 comma 2) del Codice di Deontologia Medica in quanto in palese conflitto di interesse
- se il MMG di Assistenza Primaria provider (o esecutore per conto di un provider) prescriverà ai propri pazienti cronici una specialità piuttosto che un’altra, ovvero una molecola piuttosto che un’altra per ragioni diverse da quelle puramente connesse con la buona pratica clinica, si troverà con facilità ad incorrere nella violazione degli articoli 13, 30 e 31 del Codice di Deontologia Medica
- il meccanismo ideato dalla DGR in cui un provider stringe un contratto con il paziente può determinare per medesime condizioni cliniche, diverse forme di assistenza ed il pericolo è che al cittadino assistito da un provider siano erogate, senza che questi lo sappia, prestazioni di livello inferiore
- se un provider con il suo “coordinatore medico” “assistesse” un paziente cronico si potrebbero creare situazioni conflittuali difficilmente risolvibili con il MMG di Assistenza Primaria relativamente alla scelta della più opportuna strategia diagnostica-terapeutica.

Tutto ciò premesso, il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Milano, per quanto di competenza,
- all’unanimità

DELIBERA

di chiedere all’Assessorato alla Sanità e alla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia un incontro urgente per modificare o ritirare la DGR in oggetto

IL PRESIDENTE
(Dott. Ugo Garbarini)

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